Lalisa correva per la foresta i rami degli alberi e alcuni rovi sferzavano la sua pelle sfregiandola leggermente con graffi tinti di rosso, la ragazza però non accennava a rallentare nella sua corsa disperata.
La bionda correva già da diverse ore e se non errava doveva trovarsi a pochi kilometri dalla sua casa, solamente altri pochi minuti e avrebbe potuto riabbracciare la sua famiglia, in quel momento le tornarono in mente le parole di Jennie "Loro non saranno in grado di riconoscerti", Lalisa si rifiutava di crederle, la sua famiglia non si sarebbe mai e poi mai potuta dimenticare di lei, nemmeno dopo la sua presunta morte.
La ragazza ormai trovava a pochi metri da casa sua, una volta giunta nel prato davanti alla sua abitazione si fermò un attimo, le mani che le tremavano, "Jennie non poteva avere ragione, vero?" Lei non era morta, era tutto solamente un brutto scherzo, sicuramente la sua famiglia non vedendola rientrare si era spaventata a morte e ora sua madre e i suoi fratelli più giovani aspettavano solamente il suo ritorno.
-Hey tu!- Lalisa si voltò all'improvviso, una voce dannatamente familiare era giunta alle sue orecchie
-Sei una viaggiatrice? Un'avventuriera?- La bionda scosse la testa, era buio ma la persona che si era rivolta a lei portava in mano una lanterna così che Lisa poté riconoscerla
-Mi dispiace, ma non posso permettere che tu vada in quella casa a chiedere ospitalità, sono in lutto e inoltre non hanno di che mangiare per loro stessi, quindi non ne hanno nemmeno da dare a te- Lalisa si sentì assalire da un capogiro e per mantenersi in piedi dovette aggrapparsi ad un albero, quella era la voce di Roseanne, la sua amica d'infanzia, nonché la sua migliore amica e come aveva detto Jennie non l'aveva riconosciuta
-Rosie, sono io- Disse la ragazza disperata rivolgendosi alla giovane dai capelli rossi
-Come sai il mio nome? Io non ti conosco? É stato qualcuno del villaggio a dirti di venire qui?- Lisa non riusciva a parlare, le faceva male il petto, le sembrava che una pressione enorme le comprimesse il torace impedendole di emettere qualsiasi suono
-Ok va bene, si é già fatto buio, acconsentirò ad ospitarti per questa sera, ma domani mattina dovrai ripartire, casa mia non é un albergo, dai vieni da questa parte- Lalisa seguì Roseanne senza dire nulla ancora sconvolta dalla rivelazione che aveva appena ricevuto, la realtà l'aveva colpita come un treno in corsa, aveva perso la sua famiglia, la sua migliore amica...~
Una volta arrivate a casa di Roseanne, questa aveva preparato il bagno per Lalisa e le aveva anche offerto un cambio d'abito, dopotutto l'ospitalità era un obbligo al quale nessuno nato da quelle parti poteva dire di no, secondo una credenza popolare trattare male gli ospiti avrebbe portato sfortuna e avrebbe attratto gli spiriti maligni.
-Mi dispiace per prima, non era mia interpretazione spaventarti- Sorrise Rosé mentre era intenta a servire il tè
-Il mio nome è Roseanne comunque- Lalisa rispose senza pensare
-Mi chiamo Lalisa- Ad udire quel nome gli occhi della Rossa si velarono di malinconia
-Che scherzo del destino, anche la mia migliore amica si chiamava così- Lisa notò che Chaeyoung tratteneva a stento le lacrime
-Che... Che cosa é successo alla tua amica? Perché parli di lei al passato?- Lalisa trovò la forza di chiedere
-Oh, lei é mancata recentemente, lei..- Le ragazze vennero interrotte proprio mentre Rosé stava per spiegare, qualcuno aveva appena bussato alla porta
-Aspetta vado a vedere di chi si tratta, tu rimani qui, questo bosco brulica di briganti durante la notte, ma essendo una viaggiatrice probabilmente già lo sai- Prima di recarsi alla porta Rosé passò in cucina, Lalisa poté giurare di aver visto qualcosa di scintillante, come una lama nascosto fra le pieghe del suo Kimono
-Ah, é lei sacerdotessa prego entri, é freddo fuori- Lalisa rabbrividì Rosé aveva detto davvero "Sacerdotessa" e perché l'unica sacerdotessa che le veniva in mente era Jennie?-Lalisa finalmente ti ho trovata!, Ti é dato di volta il cervello? Non sai quanto é pericoloso vagare per i boschi a quest'ora?- Jennie le rivolse il suo migliore sorriso falso, Lalisa intuì che sotto quella maschera la castana bruciava di rabbia
-Chaeyoung devi scusare la mia apprendista, é arrivata da poco al tempio e ancora fa fatica ad orientarsi, l'avevo mandata a fare alcune commissioni e da quanto ho capito si é fatto tardi ha perso la strada di casa- Rosé sorrise
-Non c'è problema, l'avevo scambiata per una viaggiatrice e le ho offerto un posto dove stare per la notte- Spiegó la rossa rivolta a Jennie
-Ti ringrazio del tuo buon cuore, ma ora é meglio che torniamo al tempio, Lalisa andiamo- La castana si rivolse alla bionda facendole cenno di seguirla, Lisa non si mosse di un millimetro
-Lo so che sei spaventata, esserti persa nel bosco deve averti sconvolta, ma ora andiamo una volta a casa mi prenderò cura di te- Jennie parlava in tono gentile ma le sue parole suonavano lontane all'orecchio della bionda che solamente quando Jennie le disse -Alzati, non c'è più nulla per te qua- Si decise a seguirla.Jennie salutó Roseanne con un sorriso gentile che la sua oramai ex migliore amica ricambiò prima di richiudere la porta di casa sua.
La castana si incamminó verso il bosco senza voltarsi indietro e Lalisa la seguì, infondo non aveva nessun altro posto dove andare..~
-Cosa fai non mi urli contro? Non mi aggredisci?- Chiese Lalisa una volta arrivate al tempio, per tutto il viaggio di ritorno Jennie non le aveva rivolto né uno sguardo né una parola, si era limitata a camminare senza guardarsi indietro e Lalisa a seguirla.
-Le parole sono sprecate per coloro che non voglio ascoltare- Jennie le rispose con una frase fatta e poi si allontanò diretta verso il piano di sopra, Lisa la rincorse e la fermò afferrandolo per una delle maniche del Kimono che stava indossando
-Avevi ragione, Lei.. Non mi ha riconosciuta, Roseanne era la mia migliore amica...- Singhiozzò la bionda, Jennie si voltò aveva intenzione di dire "Te l'avevo detto" ma poi le tornarono in mente le parole di Jisoo:
-Anche se me la prendessi con te, se ti urlassi contro, se ti pinissi ora come ora non servirebbe a nulla, sei sconvolta e ferita e infierire come ho detto sarebbe inutile- Disse la Kitsune liberandosi della presa di Lalisa, poi voltandosi e riprendendo a salire le scale, Lisa però si rifiutò di lasciare andare la stoffa delicata della manica di Jennie
-Ti prego, non voglio stare sola-
La castana prese un respiro profondo
-Vieni in camera mia, ti aiuterò con quei graffi, potrai dormire con me, nel mio letto, per questa notte-~💚🌙
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𝐄𝐏𝐇𝐄𝐌𝐄𝐑𝐀𝐋 - JҽɳLιʂα
FanficDove Lalisa non riesce ad accettare la sua morte e Jennie é una Kitsune ~- 𝐘𝐨𝐮 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐲 𝐜𝐫𝐨𝐰𝐧 𝐍𝐨𝐰 𝐈'𝐦 𝐢𝐧 𝐞𝐱𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐞𝐢𝐧' 𝐲𝐨𝐮 𝐨𝐮𝐭 𝐈 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐤 𝐈'𝐯𝐞 𝐬𝐞𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐟𝐢𝐥𝐦 𝐛𝐞𝐟𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐨 𝐈'𝐦 𝐥𝐞𝐚𝐯𝐢𝐧'...