🍃CHAPTER 3 🍃

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-Non mi fido-
-Devi fidarti-
-Ti ho detto che non mi fido-
-E io ti ho risposto che devi-

Lalisa sbuffò alzando gli occhi al cielo
-Non ti sopporto- Scandì la bionda marcando ogni parola, Jennie sollevò gli occhi al cielo
-É reciproco- Tagliò corto la castana -Eppure sono costretta ad aiutarti-
Lalisa sbuffò
-Questo non mi rassicura..- Borbottò la bionda stringendosi nelle spalle
-Dovrebbe arrivare da un momento all'altro- Avvisò Jennie lanciando uno sguardo fuori dalla finestra, era mattina presto, il sole era sorto da poco e la rugiada formatasi durante la notte ricadeva dalle foglie degli alberi creando una pioggia leggera, i raggi del sole si riflettevano su di essa rimandando riflessi arcobaleno dando vita ad un'atmosfera quasi magica, Lalisa aveva potuto ammirare lo spettacolo alcuni minuti prima quando era uscita in giardino con Jennie a posizionare le candele.

Lalisa si trovava al tempio da una settimana e durante la sua permanenza aveva imparato alcune cose sulla sua "Coinquilina" : detestava essere disturbata mentre era occupata nei suoi obblighi da sacerdotessa e sembrava tollerare a malapena la presenza di Lalisa, così la bionda passava tutto il giorno a fissare il cielo, e a cercare di estorcere qualche informazione sulla sua situazione a Jennie che la maggior parte delle volte la mandava semplicemente al diavolo.

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-Ah, ecco é arrivata- Disse Jennie con nonchalance dopo alcuni minuti
-Io non vedo nessuno..- Si lasciò sfuggire Lalisa che si era appollaiata sul davanzale della finestra
-Non mi sorprende che non riesci a percepire il suo arrivo- Borbottò Jennie in tono di scherno, Lalisa cercò di non abboccare alle provocazioni della maggiore.

Mentre stava ancora riflettendo su come ribattere a Jennie una giovane donna si materializzò proprio in mezzo a loro due, Lalisa lanciò un grido e balzò all'indietro, il volto della maggiore si aprì in un sorrisetto divertito prima di focalizzare la sua attenzione sulla nuova arrivata
-Jisoo!, Ti sei fatta attendere, non é da te- Jennie e JISOO si scambiarono un abbraccio veloce, Lisa le osservava mantenendo le distanze
-Non immagini nemmeno quanto sia stata impegnata nelle ultime settimane, mi stavo godendo il mio meritato riposo, ma hey! Quando Nini chiama Jisoo risponde- Jennie scosse la testa
-Non chiamarmi in quel modo- Intervenne la ragazza
-Una volta adoravi questo nomignolo...- Ribatté la corvina con un sorrisetto
-Sí, ma avevo solo trecento anni, ora sono cresciuta- Precisò la castana, Lisa spalancò gli occhi
-Quanti anni hai?- Chiese la bionda sconvolta
-Ohh, tu devi essere il nostro "Problemino"- Ridacchiò Jisoo indicando la bionda
-Si tratta di un caso estremamente raro- Jisoo le lanciò un cenno di approvazione
-Piú unico che raro- La corresse la corvina
-Hey!? Buongiorno io sono qui, posso sentirvi- Si lamentó Lisa agitando le braccia
-Ma certo che ti vediamo, non siamo mica esseri umani- Sorrise Jisoo
-Cosa? Gli umani non possono vedermi?- Chiese Lalisa
-Mhh, non esattamente volevo solamente spaventarti un po', di cosa stavamo parlando? Ah sì gli esseri umani: dovrebbero riuscire a vederti in quanto sei solo per metà uno spirito ma se quando eri in vita ti conoscevano é probabile che non ti riconoscano- Spiegò la corvina
-Perció mia madre, i miei fratelli e le mie sorelle non mi potranno riconosce?- Chiese Lalisa con paura nella voce
-Te l'avevo già spiegato, e anche ripetuto diverse volte- Disse Jennie con il suo solito tono monocorde e proprio in quel momento Lisa scoppiò a per piangere, le lacrime scorrevano copiose lungo i lineamenti del suo viso, Jisoo e Jennie si scambiarono uno sguardo poi la corvina si fece avanti e circondò la ragazza piangente con le sue braccia
-Va tutto bene Lalisa- Sussurrò la maggiore fra le tre e la bionda non respinse il tentativo di consolarla anzi si abbandonò e pianse sulla sua spalla, Jennie rimase in disparte quasi come se si sentisse a disagio.

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Lalisa pianse a lungo poi sfinita si ritirò nella sua stanza senza dire una parola
-Povera ragazza- Commentò Jisoo una volta che lei e Jennie rimasero da sole
-La situazione in cui si trova..., Il non essere né vivi né morti ridurrebbe in brandelli chiunque-
-Mhh- Rispose Jennie
-Va bene facciamo così: la porto con me e provo a vedere se riesco a risolvere- Propose Jisoo
-Cosa? E prenderti il merito davanti alle altre? Quello é il mio caso da "Una volta nella vita"-
-Ma dai Jennie, é una persona, ha dei sentimenti- La castana sollevò le spalle
-Da quando sei così sentimentale?-
-E tu? Da quando sei così apatica?- Jennie sbuffò
-Non sono apatica, faccio il mio lavoro-
-Il tuo lavoro é maltrattare una povera ragazza morta da poco, eppure non del tutto morta? É spaventata a morte e le manca la sua famiglia- Jennie incrociò le braccia al petto
-Mi stai dipingendo come un mostro- Borbottò la Kitsune mettendo il broncio, la castana era adorabile ricordava a Jisoo quando erano ancora entrambe bambine ed erano solite passare giornate intere insieme
-Avanti sii più gentile con lei, non credo ti costi molto, cerca di comprenderla, utilizza un pizzico in più di empatia- La incoraggiò Jisoo
-A volte mi dimentico della tua natura benevola- Si lamentó la minore
-Che vuoi che faccia é quello che sono: uno spirito benevolo- Rise Jisoo
-Giá e a volte é una grandissima seccatura- Sbuffò Jennie
-Ora devo andare, sei sicura che non vuoi che la ragazza venga con me?- Chiese Jisoo per l'ultima volta
-Piú che sicura, me ne occuperò io é il mio lavoro dopo tutto- Le ricordò Jennie
-Dannazione, anche io voglio un caso unico, sono stanca di occuparmi solo di antichi manoscritti..- Piagnucolò Jisoo, la castana sollevò le spalle
-Sembra che questa volta sia toccato a me-

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-Hey!? Non ho intenzione di bussare un'altra volta- Si lamentó la Kitsune davanti alla porta della camera di Lalisa, l'ora di cena era passata già da diverse ore e la bionda non era scesa, nella testa di Jennie continuavano a risuonare le parole di Jisoo "Devi essere più buona con lei"
-Va bene, forse prima ho esagerato, ma scendi ho cucinato la cena- Tentò Jennie appoggiando una mano sulla maniglia della porta, la ragazza aspettó un'altra manciata di secondi
-Lalisa, la mia pazienza ha un limite, sto entrando- Dichiarò Jennie per poi spalancare la porta:
La finestra della camera della bionda era aperta e nella stanza non c'era alcuna traccia della ragazza, Jennie riuscí subito a collegare le cose
-Appena la trovo..., Appena la trovo gliela faccio pagare- Sussurrò la Kitsune fra i denti.

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𝐄𝐏𝐇𝐄𝐌𝐄𝐑𝐀𝐋 - JҽɳLιʂαDove le storie prendono vita. Scoprilo ora