💮CHAPTER 9💮

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-Ah, davvero? Non sembravo disgustarti tanto quella notte- Ribatté Lalisa offesa dalle parole di Jennie
-TU! Tu hai baciato me, tu hai iniziato a parlare di quanto fossero belli i miei occhi, e tutte quelle stronzate- Si difese Jennie
-Sai cosa? Non sembrava che ti dispiacesse- Le gridò la bionda fissandola dritta negli occhi
-Abbassa la voce, finirai per svegliare Jisoo- Le disse Jennie posando un dito sull sue labbra
-Perché? Hai paura che la tua migliore amica si renda conto di che stronza colossale tu sia?- La castana sbuffò
-Senti tu non hai capito nulla, a me non importa niente e odio questa dannata situazione, non vedo l'ora che tu sparisca dalla mia vista- Lalisa si strinse nell spalle: nessuno l'aveva mai trattata con tanta freddezza
-Giusto, perché tu non hai bisogno di nessuno..- Mormorò la minore
-Esatto.- Confermò Jennie e poi aggiunse -Sei sempre tu: sei tu che mi cerchi, sei tu che mi parli e per l'ennesima volta sei tu che hai baciato me!-
-Jennie io..- Iniziò Lalisa realizzando che continuare a discutere con Jennie non l'avrebbe portata da nessuna parte
-Lasciami parlare per una volta Lalisa!-
-Hai parlato abbastanza, ora tocca a me-
-E chi ti ha fatto credere che io sia minimamente interessata a quello che hai da dire?- La attaccò la castana
-Sfogare le tue frustrazioni e il tuo odio per gli esseri umani su di me non ti porterà da nessuna parte- Lisa accennò un sorriso triste, Jennie si voltò dalla parte opposta rifiutandosi di accettare la realtà
-Non mi importa- Borbottò la Kitsune
-E invece dovrebbe, questa situazione è soffocante e non fa bene a nessuna delle due, non riusciremo mai a convivere pacificamente se continuiamo in questo modo- Osservò Lalisa
-Cosa ti importa? Tu qui piaci a tutti, i visitatori ti adorano, infondo tutti amano Lalisa, lei è perfetta, una giovane donna davvero per bene, anche Jisoo prova simpatia nei tuoi confronti, ma tanto a lei piacciono tutti quindi non la conterei - La derise Jennie
-Che problema hai? Potremmo andare d'accordo, gestire questo posto insieme se solo tu cessassi le ostilità- Le propose la ragazza
-Non mi interessa, te l'ho già detto, non voglio avere a che fare con né con te, né con nessun altro essere umano- Ribadì Jennie
-Cosa ti ho fatto? Perché mi disprezzi a tal punto- Lalisa aveva le lacrime agli occhi, non sapeva se per la rabbia o per la tristezza
-Non sei tu in particolare, sono quelli come te- Lisa scosse la testa
-Non puoi scaricarmi addosso le colpe di tutto il genere umano, non è giusto Jennie- Sussurrò la bionda mentre una lacrima solitaria scivolava lungo il suo viso
-Sai cosa non è giusto!?- Gridò Jennie avvicinandosi minacciosamente a Lalisa -Essere cacciate dalle proprie case, cacciate e uccise! Quelli che credevi amici voltarti le spalle e perché, per quale motivo?!- La castana spinse la bionda contro la parete afferrandola forte per le spalle -Dimmi perché Lalisa, sto aspettando! Perché! Dammi solo un motivo! Solo uno! Perché la mia famiglia è stata uccisa? Perché ci hanno emarginato? Perché all'improvviso è cambiato tutto?- La voce di Jennie si faceva sempre più debole, fino a quando prese a singhiozzare disperatamente mentre le lacrime scorrevano lungo il suo volto luminoso
-Jennie..- Sussurrò Lisa prima di avvolgere le braccia attorno alla figura tremante della Kitsune
-Non.., Non ho bisogno della tua pietà- Borbottò la castana fra le lacrime, Lisa non la ascoltò e continuò ad abbracciarla.

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-Jennie? Cosa era tutto quel baccano?- Borbottò Jisoo assonnata affacciandosi dalla porta della sua camera
-Nulla, ho rotto una tazza- Inventò una scusa Jennie
-Sei sicura? Stai bene? Sembri sconvolta- Si preoccupò la corvina strofinandosi gli occhi per scacciare il sonno residuo
-Sto bene, smettila di preoccuparti per me e torna a letto- Ordinò la castana
-Dove è Lalisa?- Chiese allora Jisoo
-Non ne ho idea, sai non sono la sua babysitter, ha 24 anni- Si difese Jennie
-E ora vado a dormire- Tagliò corto la Kitsune chiudendosi la porta della sua stanza alle spalle.

-Cosa c'è? Mica potevo dirle che eri qui- Borbottò Jennie infilandosi sotto le coperte accanto a lei c'era Lalisa
-E perché no?- Ridacchiò la bionda
-Avrebbe fatto domande "Scomode"- Spiegò Jennie voltandosi dalla parte opposta rispetto all'altra ragazza
-Ahh, capisco-
-Non fare quella faccia- Jennie si voltò improvvisamente verso Lalisa
-Quale faccia!?- Domandò la ragazza indicando il suo viso
-Come se io e te avessimo qualcosa da nascondere, una specie di "Segreto in comune"-
-E non lo abbiamo? Intendo questa "Cosa" Che c'è fra di noi- Jennie inarcò le sopracciglia
-Non c'è NIENTE fra di noi, ASSOLUTAMENTE niente- Tagliò corto Jennie
-Allora cosa siamo? Nemiche che ogni tanto si baciano? Due persone che vivono sotto lo stesso tetto e cercano di andare avanti?-
-Una sola volta, ci siamo baciate una sola volta, e tu continui a parlarne- La attaccò Jennie
-Lo sai, te l'ho detto: era il mio primo bacio- Si difese Lisa arrossendo
-Oh Mio Dio Lalisa, dormi adesso- Disse la Kitsune, più la bionda parlava più le stava sui nervi
-Non è così semplice-
-È semplicissimo, dormi adesso- Cercò di chiudere il discorso Jennie, la castana non era stanca, c'era una certa elettricità nell'aria che le impediva di prendere sonno, quasi una tensione impercettibile.

Jennie cercava di spezzare la catena dei suoi pensieri, dannazione dovevano essere passare le tre del mattino e ancora non aveva chiuso occhio, Lalisa accanto a lei faceva finta di dormire ma la sacerdotessa sapeva che anche lei era sveglia
-Ok basta, ho chiuso- Lalisa si alzò improvvisamente a sedere
-Dove vai?- Scattò Jennie
-Non lo so, devo solamente uscire da questa stanza-
-Ora non riesci nemmeno a sopportare la mia presenza?- Sbottò Jennie afferrando Lalisa per la spalla e tirandola verso di lei
-Tu hai un problema, ma io non voglio farmi condizionare, mi hai stancata: tutto questo non dire e la tuo atteggiamento aggressivo passivo, sono piena, me ne vado- Jennie sbuffò cercando di nascondere quanto le parole di Lalisa l'avessero toccata
-Credevo non ti dispiacesse passare la notte qui, passare il tempo con me- Osservò la castana
-E non mi dispiace, senti Jennie- Lalisa prese un respiro profondo -Tu mi piaci ok? Sei intelligente e profonda e anche se non vuoi sentirtelo dire sei anche bellissima, ma sei così incasinata e piena di problemi che mi stai facendo impazzire, sono stanca dei litigi e delle urla e del tuo atteggiamento- Jennie era rimasta a bocca aperta
-E che vuoi che faccia? Che ti chieda scusa?- Lalisa si avvicinò alla porta e la spalancò
-Fai quello che vuoi, come sempre del resto-

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𝐄𝐏𝐇𝐄𝐌𝐄𝐑𝐀𝐋 - JҽɳLιʂαDove le storie prendono vita. Scoprilo ora