Come saremo tra qualche tempo?
È una domanda che mi affligge i pensieri da sempre.
Potremmo essere sposati con pargoletti che gattonano per casa e avere una vita prospera o sotto Notre Dame a chiedere l'elemosina a qualche malcapitato.
La vita è imprevedibile.
Nessuno può sapere per certo cosa accadrà dopo.
È tutto in costante aggiornamento.
Nessuno può predirlo ne cercare di evitarlo.
La scia degli eventi ci porta in dei luoghi , in dei momenti , che solo tramite essa siamo riusciti a raggiungere.
Come adesso , la scia degli eventi mi ha portata qui , in questa asta di beneficenza al Louvre con una flûte di champagne in mano a osservare la "Monnalisa".
Non è un quadro particolarmente bello , ma ha una storia al quanto avvincente , per questo tutti vogliono averlo.
Non interessa a nessuno del quadro in se ma vogliono solo comprare il suo vissuto e poter dire che si sono permessi ,con i loro guadagni, di acquistare il quadro donato , poi rubato , poi ritrovato , poi consegnato e in fine venduto."Che fai sorellina , ti imbamboli seriamente davanti un quadro così banale ?" Mi domanda Ares poggiando il mento sulla mia spalla.
"Non sono il tipo lo sai , stavo solo pensando alla sua storia" ribatto appoggiando il mio capo al suo.
"Ti conviene venire nella sala conferenze sta per iniziare l'asta , non vorrai perderti i pezzi migliori"seguita staccandosi e porgendomi il braccio da bravo gentiluomo.
Acconsento al farmi accompagnare e stringo la mia mano sul suo avambraccio.
Ci incamminiamo verso il salone sotto gli occhi di tutta la alta classe sociale parigina.
Il silenzio cala e l'unico rumore che si sente sono i ticchettii delle mie Louboutin.
Tutti intorno stanno a fissarci non azzardandosi nemmeno a bisbigliare.
È sempre stato così.
I Genevois , la famiglia più ambita di Parigi.
Zio sindaco, padre imprenditore multi miliardario , madre stilista per Dior, una banalità per noi.
Ma per loro no.
Cercano sempre di avvicinarsi.
Di unirsi alla nostra famiglia , di sedurre noi per farci cascare in qualche malsana trappola.
Ma come ho già detto per noi è la normalità.
Siamo totalmente apatici difronte a queste provocazioni, qualsiasi tipo di approccio viene troncato sullo sbocciare.
Non c'è modo di accalappiarci o raggirarci , fin da piccoli siamo stati educati nel modo tale di non dover provare emozioni ed è questo quello che facciamo.
Gli unici con la quale ci è concesso aprirci sono i membri della famiglia, gli altri ,a parte pochi fortunati, sono totalmente esclusi dalla nostra vita emotiva.
Ci è stato insegnato a farli temere di noi fino al punto di farci diventare i loro incubi più terrificanti.
"Fai pietrificate tutti , sei stupenda" dice Eros , nostro fratello , non che gemello di Ares avvicinandosi a noi e porgendomi a sua volta l'avambraccio.
Un cameriere un po' impacciato e spaventato al tempo stesso si avvicina porgendomi il vassoio affinché possa
appoggiarvici là flûte.
Alzo un angolo delle labbra raggomitolando un sorriso di gratitudine e afferro il braccio di mio fratello.
"Poseidon e Ade sono già arrivati?" Chiedo mentre finivamo il nostro percorso verso la sala aste.
"Li conosci , sono sempre in perfetto orario" risponde Ares.
Arriviamo e ci accomodiamo subito nei posti a noi riservati in prima fila.
"A quanto pensi sarà venduto quel collier di tormalina?" Chiedo guardando uno dei pezzi più importanti di tutta l'asta che è conservato all'interno di una teca di vetro.
"Non so quanto mi costerà.
Non vedo l'ora di vedertelo indosso"
Una voce proveniente dalle mie spalle mi fa girare il capo.
Mio fratello Poseidon con le mani nei pantaloni del completo e lo sguardo rivolto verso la teca richiama la mia attenzione.
"Che generosità, di solito non sei così gentile" seguita Ade alla sua destra che si gode uno degli ultimi tiri della sua black devil.
Accosto il braccio sullo schienale della sedia ruotando il busto per parlare con loro.
"Monella dimmi cosa vuoi , qualsiasi gioiello e te lo compro , non sono tirchio come lui" dice Ade che dopo aver buttato il mozzicone della sigaretta mi mette una mano dentro i capelli accarezzandomi la nuca.
"Grazie ragazzi ma non ho bisogno di un uomo che mi paghi i gioielli , tantomeno di voi due, posso fare da sola" dico per poi girarmi.
"Ho capito ti comprerò quel collier e anche gli orecchini, e tu , Poseidon , non provare a fare un offerta, devo prenderglieli io." Dice Ade per poi venirsi a sedere accanto ad Eros.
Dopo una decina di minuti si sono tutti accomodati ai loro posti e l'asta inizia.
Vengono venduti alcuni gioielli e quadri tra qui un bellissimo anello di diamanti neri che è finito subito nelle mie grinfie.
"Cari ospiti adesso vorrei presentarvi il pezzo più importante dell'asta di questa sera, direttamente proveniente dalla corona francese , superstite di trecento anni di storia , il collier di tormalina della regina Maria Antonietta d'Asburgo" annuncia il presentatore mentre degli addetti dai guanti bianchi si affrettano a tirare fuori il collier.
"L'offerta base è di otto milioni di euro" ribatte il presentatore.
Subito mio fratello Ade alza la paletta per lanciare un offerta ma viene superato da Poseidon.
Per circa dieci minuti si sono contesi a vicenda il gioiello fino ad arrivare alla modica cifra di trentacinque milioni di euro.
"Cinquanta milioni" dice una voce lontana.
Mi giro e vedo una paletta alzata nella zona delle ultime file.
Un uomo, al quanto giovane , avrà un età compresa tra i venti e i ventiquattro anni ,fa la sua offerta senza temere la reazione della mia famiglia.
Solitamente a questi eventi se facciamo qualche offerta nessuno si azzarda minimamente controbattere ma lui, quell'uomo coraggioso si è azzardato a farlo.
"Aggiudicato al signor..."disse il presentatore lasciando la frase in sospeso.
"Partridge" concluse l'uomo misterioso abbassando la paletta per poi guardare verso di noi e rivolgere un sorriso come quasi di sfida.
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𝐼𝑙 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑎 || 𝐿𝑜𝑢𝑖𝑠 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑟𝑖𝑑𝑔𝑒
FanfictionArtemis è una ragazza parigina nel pieno della sua crisi esistenziale. Di notte street artist , di giorno una delle più importanti e affluenti personalità francesi. Tutto viene sconvolto quando per colpa di una malefatta incontra il pittore Louis Pa...