Con un poco elegante movimento dei piedi tolgo i tacchi e scalza mi dirigo verso il carrellino dei liquori.
Prendo dalla alta credenza in legno un bicchiere da rum e mi verso del cognac alle pere.
"Monella non sei un po' troppo piccolina per bere?" Ares mi toglie il bicchiere di mano bevendone un sorso.
"Devo pensare..." dico riprendendolo.
"A cosa ? Quali saranno mai i problemi di una diciassettenne ricca ,bellissima e con uno splendido fratello."si siede sulla poltrona facendomi segno di venire in braccio a lui.
Mi siedo sulle sue ginocchia e mi rannicchio.
"Sono tanti i problemi di una diciassettenne ,sai?"
Dico iniziando a giocare con i suoi capelli corvini.
"Per esempio?"mi chiede incoraggiandomi ad entrare in qualche discorso che poi mi pentirò di aver aperto.
"Non puoi farti gli affaracci tuoi?
Coccolami e basta." Dico mettendo il broncio e adagiando la testa sulla sua spalla per poi addormentarmi.⚜️⚜️⚜️
I raggi del sole di prima mattina filtrano dalle tende.
Avverto un corpo abbracciarmi totalmente.
Sono nella camera di Ade e lui e il suo metro e novanta mi stanno avvolgendo comodamente.
L'odore delle sue lenzuola è spettacolare, è un tipo abbastanza esigente.
Fa sempre spruzzare alle cameriere sul suo bucato un essenza al muschio bianco.
"Buongiorno monella" dice liberandomi e stampandomi tanti bacini sulle tempie.
"Ok...basta..." non contento inizia a farmi il solletico.
"Ade!" Mi lascia perdere dopo avermi fatta incazzare di prima mattina.
Mi guardo allo specchio e noto che indosso la maglietta di un suo pigiama.
"Sappi che me la tengo" dico per poi uscire dalla sua stanza e dirigermi verso la mia.
Guardo l'orologio nel muro della mia camera è vedo che sono già in ritardo.
Mi catapulto nella doccia non facendo caso a dove butto i vestiti.
Faccio una crocchia sulla testa per mantenere i capelli ed entro in doccia.
Mi bagno velocemente il corpo e applico il bagnoschiuma su di esso, mi sciacquo ed esco dalla doccia il più in fretta possibile.
Ancora con l'asciugamano addosso e il corpo gocciolante mi dirigo verso l'armadio.
Sto per un minuto a guardare con occhi sgranati l'armadio e alla fine opto per un paio di 501 e una maglia degli "AC/DC".
Avrei messo i pantaloncini se non fosse stato per le mie gambe che sono più pelose di quelle di big foot.
Altro che lametta , qua ci vorrebbe il decespugliarore.
Metto le Air Force 1 bianche e afferro il mio zaino.
Scendo le scale alla velocità della luce e prendo la mia Yamaha 125.
Non tutti hanno la capacità di andare dall'altro capo della città in cinque minuti, ma io sono un caso eccezionale.
Selene mi aveva detto di essere puntuale in boulangerie, è il compleanno di Ecatrina.
Entro e vedo che la festeggiata non è ancora presente.
Mi dirigo verso il tavolo di Selene e mi siedo.
"So cosa regalarti per il compleanno" dice Selene senza neanche salutarmi.
"Cosa ?" Rispondo accavallando le gambe.
"Una cazzo di sveglia, sei sempre in ritardo , Artemis Dio!"
"Ok, ok , calmati ora"le dico mentre infilo i Ray ban neri.
Madame Matilde è la miglior pasticceria di Parigi , fanno dei macaron squisiti, per non parlare dei croissant.
Il posto rilassa molto , è un vecchio bar con arredamenti tipici dell'Inghilterra del 800.
Il divano in cui sono poggiata ora ha ospitato i più grandi politici della Francia.
Tra questi salottini da tè del pomeriggio sono nate rivolte, brillanti progetti e partiti politici.
Ecaterina entra sistemandosi i capelli e venendo verso di noi con andatura veloce.
"Cos'è Antoine ti sta influenzando con il suo stile pancabestia?" Chiede Selene guardando l'outfit di Eca.
"Hey non essere così cattiva , non è colpa sua se si è innamorata di uno che mette i pantaloni sotto il ginocchio" rispondo io e scoppiamo a ridere tutte tranne la diretta interessata.
"Ok, la smettiamo" dico facendo segno di resa.
"Tanti auguri neo diciottenne" diciamo in coro io e Selene abbracciando la festeggiata.
"Ti ho ordinato i macaron alle more e il tuo solito cappuccino alla soya senza schiuma" seguita Selene.
"Sei la migliore" le stampa un bacetto sulla guancia.
"Ed io scusa ?"chiedo fingendomi offesa.
"Tu sei migliore in altro"mi fa l'occhiolino.
"Con Antoine?"
Quell'essere, veramente insopportabile.
È il figlio di un banchiere della Provenza e lo mandano dagli zii qui a Parigi da giugno in poi.
Non ho bei ricordi con questa persona.
L'ultima volta che l'ho visto era ubriaco marcio con una sciaqquetta nel bagno del libertin.
Un vero idiota.
"Bene , sta sera mi porta a cena fuori.
Un giorno di questi lo faccio conoscere ai miei genitori"
"A meno che tu non voglia fare prendere un infarto ad Anny ti consiglio di non portarlo a casa dai tuoi."rispondo iniziando a sorseggiare L'Espresso appena arrivato.
"Perché ?"chiede ingenua del fatto che sia un completo idiota e completamente cieca davanti alle apparenze.
"Hai presente quella volta in cui mia cugina Lucille presentò ai miei zii quel ragazzo dell'erasmus- Eca annuisce- beh , potrebbe andare a finire proprio in quel modo." Risponde a porto mio Selene.Continuiamo a parlare fin quando non ci accorgiamo che sono le dodici e mezza , quindi ci affrettiamo per tornare a casa.
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𝐼𝑙 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑎 || 𝐿𝑜𝑢𝑖𝑠 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑟𝑖𝑑𝑔𝑒
FanfictionArtemis è una ragazza parigina nel pieno della sua crisi esistenziale. Di notte street artist , di giorno una delle più importanti e affluenti personalità francesi. Tutto viene sconvolto quando per colpa di una malefatta incontra il pittore Louis Pa...