Capitolo 7

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La macchina riparte producendo un piccolo rombo, ma è come se le mie orecchie fossero insonorizzate , dato che tutta la mia attenzione è direzionata verso i miei fratelli schierati davanti la porta di casa come fossero una muraglia.
"Che ci facevi con lui ?" Chiede subito Poseidon a denti stretti.
"E soprattutto perché ti ha toccata"continua Ade che apparentemente sembra il diavolo in persona.
"Stavo ritornando dopo aver fatto quella cosa e vedendomi sul ciglio della strada mi ha offerto un passaggio, tutto qui.
E comunque non so perché abbia reagito così"mento cercando di essere il più convincente possibile.
"Cosa pensi ? Che siamo nati ieri? Dicci la verità , avete fatto qualcosa" sta volta a parlare è Ares che sembra aver capito il tranello.
"No, è successo per filo e per segno quello che vi ho detto prima."dopo varie spallate riesco a raggiungere il portone aperto e a correre in camera mia."
Sfilo le scarpe lanciandole in aria ed entro dentro la doccia.
Bagno bene la testa e mi faccio trasportare dal rumore dell'acqua corrente che sbatte sulla lastra del box doccia.
Non sono sicura di quello che sto facendo, forse dovrei dirlo ai miei fratelli e fare finire questa pacchia ma non sono in vena di farlo.
Mi farà bene un po' di aria fresca e in oltre mi manca la Sicilia , quindi non sarebbe un male se andassi lì per il resto dell'estate.
Chiudo il miscelatore dell'acqua e appoggio i miei piedi sgocciolanti al tappetino di spugna affiancato alla doccia.
Con un gesto frettoloso afferro l'asciugamano e lo infilo stringendolo forte a me.
Con un asciugamano più piccolo creo un turbante per fare assorbire l'acqua dei capelli al tessuto.
Esco dalla toilette e mi stravacco poco delicatamente sul letto.
Afferrò il mio telefono tintinnante e controllo le notifiche.

Partiamo col mio jet , quindi non ti preoccupare se il bagaglio a mano supera i 5kg.

Un numero sconosciuto, ma so che sicuramente il mittente di questo messaggio non mi è sconosciuto.

Adesso chi è colui  che invade la privacy di chi ?

Mi sistemo a pancia in giù sul letto , ancora in asciugamano.

Beh signorina Genevois , in qualche modo dovevo farglielo sapere.

Mi alzo velocemente dal letto e butto gli asciugamani per terra restando completamente nuda.

Infilo la biancheria intima e la mia camicia da notte per poi sistemare tutto il disordine da me prodotto in bagno.

Scendo velocemente in cucina e incontro Darla , la cuoca , intenta a cucinare la cena ai miei fratelli.

"Darla , io sta sera non mangio con loro,mi preparo un toast" dico aprendo il frigo.

"È sicura ? Se vuole  le posso preparare le sue patatine preferite , quelle nella friggitrice ad aria."

Chiudo l'anta del frigo e mi rivolgo a lei.
"Sei un angelo"

Munita di tutto il coraggio e capacità recitative che sono riuscita a racimolare dal fondo della mia ormai corrotta mente mi reco in sala da pranzo dove tutti i miei fratelli sono seduti al tavolo.

Schiarisco la gola e mi appoggio allo stipite della porta.

"Ho deciso che mi serve un po' di aria fresca, domani mattina parto per Santa Fe  insieme a Lilà per andare a casa di sua zia." dico atona guardando i miei piedi.
Se guardassi in faccia i miei fratelli probabilmente gli sputerei in faccia la verità è mi chiuderebbero a chiave in camera mia per tutta l'estate.

"Ti farà bene stare un po' lontano da casa e da certe persone" afferma Poseidon riferendosi ovviamente a Louis.

Mi dileguo prima che mi si possano essere fatte altre domande.

Non che io abbia seriamente voglia di partire con lui o di posare per ore e ore al caldo ma cosa non si fa per salvarsi la pelle.
Basterà fare la carina , acconsentire a qualche carezza e farmi bella per lui.
Donna trofeo.
È questo che sarò per i prossimi tre mesi.
Una donna tirata sempre perfetta e pronta a compiacere quello stronzo cha la ricatta.
Che bastardo, non mi sarei mai immaginata che un uomo potesse ridurmi in questo stato.
Questa sarebbe stata l'ultima cosa che avrei desiderato.
Io sono uno spirito libero, che vive il momento, non una snob che sarebbe troppo preziosa perfino per lavare un piatto.

Inizio a preparare le valigie e a mettere tutto il necessario in esse.
Miriadi di costumi da bagno, tonnellate di vestitini con stampe estive e colorate, maree di top , pantaloncini e gonnelline, vagonate di scarpe , borse , gioielli e cappelli, questo è il contenuto che le mie valigie saranno costrette ad ospitare.

Dopo ore e ore di preparazione finisco il mio lavoro, due valigie da stiva e un trolley vuoto per sicurezza.

Dopo aver finito di mangiare le patatine preparatemi da Darla, mi metto a letto e imposto la sveglia.

Domani sarà il giorno più brutto della mia esistenza.

𝐼𝑙 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒  𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑎 || 𝐿𝑜𝑢𝑖𝑠 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑟𝑖𝑑𝑔𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora