Don't hide.

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Harry

La campanella che segnava la fine della quinta ora suonò e finalmente potei uscire dalla scuola. Anche quel giorno Louis non era venuto, sarei tornato a casa e lo avrei chiamato.

Uscendo dal cancello tre ragazzi in divisa da football mi spinsero facendomi cadere a terra.

"E voi chi siete? Che volete?" urlai contro di loro.

"Ehi sta calmo femminuccia! Ti abbiamo visto ieri, sotto quell'albero." dissero indicando il punto in cui Louis il giorno prima mi stava aspettando.

"Stavi abbracciando un ragazzo, e poi sei andato via con lui".

"E quindi? Cosa c'è di male!?" risposi urlando sempre di più.

Mi porsero una mano per rialzarmi e camminammo fino ad arrivare in una via un pò più appartata.

"Perchè sei così gentile con il nuovo arrivato? Per caso ti piace? State insieme?" iniziarono a farmi settecento domande al secondo alle quali non risposi nemmeno ad una.

"Dovete smetterla." dissi cercando di andarmene.

"Ehi ehi, dove vai? Non abbiamo mica finito di parlare!" mi risposero.

"Cosa volete sapere?".

"State insieme?" il loro tono era indecifrabile, sembrava arrabbiato e sorpreso allo stesso tempo.

"No. Ora posso andare?" mi stavano urtando, e non poco.

"Non ti lasceremo così semplicemente Styles. Adesso vattene, prima che ci ripensi." disse il ragazzo al centro.

I tre ragazzi indossavano una divisa, probabilmente della squadra di calcio della scuola. Il primo era biondo, anche se probabilmente non era il suo colore naturale, i suoi occhi erano azzurri, molto particolari; sembrava un tipo tranquillo. Il secondo tizio era ricoperto di tatuaggi da capo a piedi. Aveva capelli ed occhi neri, scurissimi. Il suo sguardo ti metteva a disagio e poteva incutere paura ma in fondo sapeva anche lui di essere una brava persona.

L'ultimo ragazzo era il più silenzioso del gruppo; portava i capelli corti e aveva gli occhi color nocciola, davvero belli.

In realtà non sapevo cosa volessero quei tre idioti da me, ma qualunque cosa fosse dovevano lasciare in pace sia me che Louis.

Tornato a casa chiamai Louis.

Dopo uno squillo rispose subito.

"Lou che succede? Come mai non sei venuto a scuola?" gli chiesi.

"Ero , sono in imbarazzo Harry. Dopo ciò che è successo ieri non so come comportarmi, cosa devo dirti, cosa siamo, cosa non siamo, non capisco niente scuami". Anche se non stavamo parlando faccia a faccia potevo immaginare che avesse le lacrime agli occhi ed io dovevo tranquillizzarlo.

"Devi stare tranquillo Louis, non è successo nulla, non devi provare imbarazzo." non avrei potuto dirgli dei tre ragazzi che mi avevano fermato fuori scuola,  non sarebbe più uscito di casa.

"Harry non so cosa stia accadendo tra di noi, so solo che non riesco più a vederti come un semplice amico".

Dopo quelle parole il mio cuore esplose di gioia, ero felicissimo.

"Anche io Lou, anche io".

Louis

Il giorno dopo andai a scuola. Avrei rivisto Harry dopo quello che successe nel parco.

Dopo essere entrato in classe ed essermi seduto al mio banco Harry mi si avvicinò; "buongiorno" mi sussurò nell'orecchio.

Non potei fare a meno di sorridere, sarò sembrato stupido agli occhi degli altri ma era troppa l'emozione che provavo per tenermela dentro.

Finite le lezioni Harry mi disse che dovevamo parlare, ci avrebbe messo del tempo quindi aveva pensato di fermarci a mangiare una pizza nel bar di fronte scuola.

Ci sedemmo l'uno di fronte all'altro e chiesi

"Di cosa devi parlarmi?" un pò impaurito.

"Non volevo dirtelo ieri per telefono, avrei peggiorato il tuo stato e non volevo crearti altri problemi".

"Cosa è successo Harry?" dissi seriamente preoccupato.

"Ieri , dopo scuola , tre ragazzi della squadra di football mi hanno fermato e mi hanno chiesto cosa ci facevo con te , perchè ti davo tante attenzioni e se eravamo una coppia".

"Harry, dopo aver parlato al telefono con te ieri mi hai dato sicurezza su moltissime cose. Mi hai fatto capire che non dobbiamo fregarcene del giudizio degli altri. Se succede qualcosa nella nostra vita privata rimane nella NOSTRA vita privata! A loro non deve importare niente di niente. Qualunque cosa farai sarai sempre giudicato e per questo non dobbiamo rinunciare a un bel nulla! Vuoi scrivere un libro ma ne hai paura perchè verrai giudicato dai tuoi amici una 'femminuccia'? Fallo lo stesso se è ciò che ti piace! Vuoi cantare o ballare ma non hai il coraggio perchè sarai guardato in modo diverso da tutti gli altri? Fallo, perchè poi sarà troppo tardi! Vuoi baciare un ragazzo seduto davanti a te, dai bellissimi occhi e un sorriso stupendo che farebbe cadere ai suoi piedi chiunque? Beh, questo non farlo, perchè è quello che farò solo io adesso."

Ciaao a tutte! Oggi doppio aggiornamento. Nella mia città le scuole sono chiuse domani e quindi sono rimasta sveglia più a lungo e di notte mi vengono le idee migliori ahah. Spero che il capitolo vi piaccia. Per qualsiasi cosa potete scrivermi sul mio profilo, un bacio xx.

In The MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora