We Can't.

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Harry

Chiamai Louis.

Dovevamo parlare.

Rispose subito e decidemmo di vederci nel bar vicino alla scuola.

Uscii subito di casa, ero molto nervoso ma dovevamo discuterne.

Appena arrivai vidi Louis seduto in un tavolino da solo, aveva uno sguardo di un bambino sperduto, e un sorrisino stampato sulle labbra.

Mi sedetti di fronte a lui prendendogli le mani e guardandolo negli occhi.

Louis

Harry appena arrivato si sedette di fronte a me e prendendomi le mani mi disse 'dobbiamo parlarne'.

Non capivo cosa intedesse, qual'era l'argomento che lo preoccupava così tanto, così chiedi 'di che si tratta'.

"Di noi due Louis. Ormai stiamo insieme ma non capisco perchè dobbiamo nasconderci dagli altri, non dovremmo aver paura. Sei il mio ragazzo e vorrei che questa cosa non fosse più riservata, insomma, voglio raccontarlo a mia mamma e mia sorella! Voglio girare per la scuola abbracciato a te senza che nessuno ci guardi male! Voglio passeggiare per le strade con la mia mano intrecciata nella tua Louis!" mentre diceva quelle parole i suoi occhi si riempivano mano a mano di piccole lacrime.

"Hai ragione Harry, hai perfettamente ragione. Il problema è che non saprei come dirlo ai miei genitori, proprio questa mattina mi hanno fermato e mi hanno chiesto perchè mi vedessi così tante volte con te. Ho dovuto rispondere con la scusa dello studio ma dopo un mese stanno iniziando a capire che non è l'unico motivo" dissi.

Lui mi guardava, con i suoi occhi verdi leggermente arrossati che stavano per scoppiare. La sua espressione di tristezza rendeva triste anche me, non potevo vederlo così.

"Parlerò con i miei genitori questa sera", dando questa risposta vidi un piccolo sorriso che stava per spuntare sul suo viso.

"Grazie Louis, farò lo stesso" disse stringendo le mie mani sempre di più.

Harry

Tornato a casa mi allungai sul divano cacciando dalla tasta dei miei jeans il cellulare, digitai il numero di mia mamma e incrociai le dita.

Non sapevo di preciso cosa dirle, come spiegarle cosa era successo tra me e Louis, speravo solo che potesse accettarlo.

"Mamma?"

"Harry!! Da quanto tempo non chiami! Io e Gemma avevamo intenzione di contattarti entro domani. Come stai? È tutto ok?" , era sempre la stessa. Mi mancava molto, avevo una tremenda voglia di rivederla e riabbracciarla, e poter sentire le sua voce anche se eravamo a chilometri e chilometri di distanza mi confortò molto.

"Si mamma, tutto bene. Voi come state?" chiesi.

"Harry devi dirmi qualcosa? Dopo 20 anni riesco a riconoscere ancora il tuo tono da bambino preoccupato" sorrisi a quella risposta.

"Non so bene da dove iniziare. C'è un nuovo ragazzo a scuola, si chiama Louis. È arrivato un mese fa e abbiamo legato moltissimo da subito, abbiamo iniziato a uscire e si è instaurato un rapporto tra di noi. Molto probabilmente ti starai arrabbiando e non vorrai più sentirmi ma non cambierà niente tra me e Louis." ero preoccupatissimo e tremavo dall'ansia.

"Amore, non c'è nulla di sbagliato in questa cosa! Mi basta sapere che tu sei felice, il resto non conta." ero sollevato dalla comprensione di mia madre, la amavo più di me stesso.

Louis

Entrai in casa e mi diressi in cucina.

Mia mamma e mio padre stavano preparando la cena e le mie sorelle erano nelle loro camere probabilmente.

"Mamma, papà, devo parlarvi." non so con che coraggio li stavo affrontando ma lo stavo facendo solo per Harry.

Loro si sedettero e mi lasciarono parlare.

"Bene, allora, come sapete da quando ci siamo trasferiti ed io ho iniziato a frequentare un nuovo liceo sono cambiate un po di cose. Sapete che sono uscito e che sto uscendo molte volte con il mio compagno di classe e... Ecco, siamo diventati più di semplici amici". Alzai lo sguardo, facendomi forza per guardarli negli occhi.

"Va fuori da casa mia." furono le uniche parole di mio padre.

Guardai mia mamma disperato ma l'unica risposta che ebbi fu un dito alzato che indicava la porta.

Anche lei voleva che me ne andassi.

Non cercai di farli cambiare idea, sarebbe stato inutile.

Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance e corsi nel bel mezzo del nulla fino ad arrivare alla stazione metropolitana.

Mi sedetti su una panchina vicino ad una donna con una bambina in braccio che dormiva.

Stavo chiamando Harry, dovevo raccontargli l'accaduto.

Harry

Finita la conversazione con mia mamma ricevetti un'altra chiamata.

Era Louis.

"Louis, è andata benissimo! Non vedo l'ora di raccontarti" dissi urlando dalla gioia.

La risposta che ottenni però fu ben diversa da quella che mi aspettavo.

"Harry mi hanno cacciato di casa.  Non vogliono più vedermi." sentii che tirava su con il naso ed era segno che stava piangendo.

"Louis, dove sei? Ti raggiungo immediatamente" dissi alzandomi dal divano.

"Sono alla metro, non so dove andare, non ho un posto dove stare Harry". La sua voce era interrotta da singhiozzi e mi si spezzava il cuore sentendolo così.

"Prendi il primo tram che passa e vieni a casa mia. Stai tranquillo Lou, risolveremo tutto insieme".

Ciaao a tutte, molto probabilmente aggiornerò anche dopo ma non ne sono sicura, vedrò.
Spero che il capitolo vi piaccia e per ogni cosa potete scrivermi, un bacio xx

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