Ero sdraiata sul letto della mia stanza, immersa nella quiete della mia casa a Beacon Hills, la città dove sono nata e cresciuta. Non ho molti amici; la gente mi considera strana, ma per fortuna ho due persone su cui posso sempre contare: Stiles e Scott, i miei migliori amici. Stavo sistemando le ultime cose per l'inizio del secondo anno di superiori. A quindici anni, con un certo orgoglio e un pizzico di ansia, scrivevo il mio nome sul libro di chimica, e nel farlo non potevo evitare di pensare al mio odio profondo per il mio insegnante di chimica. Senza un vero motivo, ce l'ha a morte con me e con i miei amici. Con uno sbuffo scrissi con decisione il mio nome: Julia Beaker. Si legge "Giulia", e non in quegli altri modi strani in cui molti professori continuano a storpiarlo.Era circa l'una di notte. Per distrarmi, avevo deciso di guardare tutti i film della saga di Harry Potter. Sono otto, e in qualche modo riescono sempre a risollevarmi il morale. Dopo aver visto Voldemort sbriciolarsi, iniziai a preparare lo zaino per l'indomani. Sistemato tutto, mi infilai in bagno per una doccia veloce, poi mi lavai la faccia e i denti. Infine mi misi il pigiama, pronta a concedermi qualche ora di sonno.
Appena rientrai in camera, però, notai qualcuno seduto sulla poltrona: era il mio migliore amico dal naso pronunciato e con la testa rasata, Stiles Stilinski.
«Stiles, che diavolo ci fai qui?» gli chiesi, mantenendo la voce bassa per non svegliare i miei.
«Nulla di strano,» rispose lui con un sorriso che tradiva una certa eccitazione, «ho sentito una telefonata di mio padre... è stato trovato mezzo cadavere. Andiamo da Scott e lo convinciamo a venire con noi nella riserva.»
Lo guardai, incrociando le braccia e assumendo un'aria diffidente, ma sapevo già che sarebbe stato difficile opporsi. Stiles-voglio-sempre-ficcare-il-naso Stilinski non cambia idea così facilmente.
«Dai, andiamo! Tanto qui non hai niente di meglio da fare,» insistette con un sorrisetto.
Non aveva torto. In fondo, non avevo nulla di interessante in programma per il resto della notte, per cui, tanto valeva passare il tempo con lui. «Va bene, fammi solo cambiare, aspettami giù,» dissi con un cenno della mano.
Lui annuì e, con agilità, uscì dalla finestra come un perfetto intruso. Mi infilai una tuta nera e una felpa che avevo dimenticato di possedere, poi uscii dalla finestra per raggiungerlo.Salii sulla sua Jeep e ci dirigemmo verso casa di Scott. Arrivati, Stiles decise di entrare di nascosto nella proprietà dei McCall. L'ultima volta che avevamo cercato di fare una sorpresa a Scott in piena notte, sua madre Melissa ci aveva scambiati per ladri e aveva chiamato lo sceriffo, cioè il padre di Stiles. Non volevamo ripetere quella figuraccia, per cui cercai di muovermi senza fare troppo rumore, anche se le foglie secche sembravano voler rendere impossibile ogni tentativo.
«Julia, puoi fare meno rumore?» sussurrò Stiles, infastidito.
«Tranquillo, Melissa non è in casa, ha il turno di notte,» risposi con un sorrisetto.
«Oh, meglio così,» commentò lui, sorridendo a sua volta.Non appena Stiles si voltò verso la porta, questa si aprì di colpo, e Scott apparve davanti a noi armato di una mazza da baseball. Lo spavento ci fece urlare tutti e tre.
«Volete abbassare la voce?» sibilai, cercando di riprendere il controllo. «Non è il caso di svegliare tutto il vicinato alle due di notte.»
«Va bene, ma cosa ci fate a casa mia a quest'ora?» chiese Scott, visibilmente confuso.
«Non guardare me, è tutta opera sua,» risposi, indicando Stiles.
«Sì, lo ammetto, è stata una mia idea. Ma ora muoviamoci e andiamo nella riserva a cercare... beh, mezzo cadavere,» disse Stiles, con un entusiasmo inopportuno.
Scott sospirò. «No, mi stavo allenando per entrare nella squadra di lacrosse. Quest'anno ci riuscirò.»
Mi lasciai sfuggire un sorriso ironico. «Scusa, ma... davvero pensi di farcela?»
Scott abbassò lo sguardo, ma con convinzione replicò: «Quest'anno non resterò in panchina.»
Stiles sospirò, mettendosi in mezzo. «Su, Scott, dici sempre che non succede mai nulla di interessante qui. Ora che abbiamo qualcosa da fare, vuoi startene a casa?»
Dopo qualche esitazione, alla fine acconsentimmo tutti e tre, e in pochi minuti eravamo nella Jeep di Stiles, diretti verso il bosco.Arrivati nella riserva, accendemmo le torce e ci inoltrammo tra gli alberi.
«Esattamente cosa stiamo cercando?» chiese Scott, con una nota di incertezza.
«Eh... non ne sono sicuro,» ammise Stiles. «Non ci ho pensato.»
Lo fissai, puntandogli la torcia in faccia. «Quindi stai dicendo che siamo nel bosco a notte fonda, con un assassino in libertà e i nostri padri in giro?»
«Più o meno,» rispose, togliendomi la torcia di mano e camminando davanti a me.
«Scott, ricordami come ha fatto a convincerci?» mormorai.
«Non ne ho idea, Julia.»A un certo punto, indicai qualcosa tra gli alberi. «Stiles, credo di aver visto tuo padre.»
Lui mi afferrò la mano, cambiando rapidamente direzione, ma lo sceriffo ci beccò comunque. Con un cenno, Stiles si avvicinò a lui, e io lo seguii.
«Ah, ecco... io e Julia eravamo solo... a fare una passeggiata notturna, sai, per l'ultima notte d'estate,» improvvisò.
Sorridendo, cercai di sostenere la finta. «Esatto, volevamo goderci la notte prima che ricominciasse la scuola.»
Lo sceriffo ci guardò scettico. «E dov'è Scott? Non siete mai separati, voi tre.»
Cercando di mantenere la calma, risposi: «Scott è a casa, si sta allenando per il lacrosse. Quest'anno vuole entrare nella squadra.»
Lo sceriffo sembrò accettare la scusa e ci ordinò di tornare a casa.Ci voltammo, e Stiles non mi lasciò la mano mentre correvamo per uscire dal bosco. Anche se dovevamo andar via, non saremmo mai partiti senza Scott.
«Stiles, dov'è finito Scott?» chiesi preoccupata.
«Non lo so, ma torniamo alla Jeep e lo cerchiamo,» mi rispose.Girando per la riserva almeno una ventina di volte, però, non trovammo nessuna traccia di lui. Il sole stava sorgendo, mancavano solo due ore all'inizio della scuola. Stavamo per rinunciare, quando vedemmo una figura che si avvicinava alla Jeep: era Scott, sfinito ma sano e salvo. Stiles gli aprì la portiera, e lui si sedette accanto. Nessuno di noi disse una parola per tutto il tragitto, eravamo esausti.
Una volta arrivati a casa, i miei amici si accorsero che mi ero addormentata. Mi svegliarono delicatamente, e io li salutai. Salendo in camera, crollai sul letto, esausta, ma con il cuore stranamente più leggero.
||ciao a tutto il mondo di wattpad.. No ok così sembro una youtuber fallita quindi rifamo.. Ciao ragazzi, questo è il primo capitolo della mia prima storia, spero vi piaccia. Byee||
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Them and me | Stiles Stilinski [1]
FanfictionSeason 1 "Julia Beaker è una ragazza che vive da sempre a Beacon Hills, una cittadina tranquilla, insieme a sua madre, medico, e a suo padre, poliziotto. Julia non ha molti amici, ma al suo fianco ci sono sempre Stiles Stilinski e Scott McCall, i su...