Them and me | Stiles Stilinski [1]

PRIMO APPUNTAMENTO

Era appena suonata la campanella segno che le lezioni della mattina erano appena terminate, così presi la borsa e mi diressi verso il mio armadietto, posai il libri e mi diressi in mensa.
Presi il vassoio e pagai il mio pranzo: pasta in bianco, filetto di carne, insalata mista, cubetti di mela e come bevanda una semplice acqua. Vidi Allison chiamarmi da lontana, così mi avvicinai a lei e a Lydia, questa mattina tutte e tre abbiamo avuto lezioni diverse, quindi non abbiamo potuto parlare più di tanto.
Mentre parlavamo di come era andata la verifica che ha dovuto fare la mora seguimmo Lydia, che andò a sedersi allo stesso tavolo dove già Stiles e Scott stavano mangiando. La biondo fragola ha rivalutato la possibilità di diventare loro conoscente, siccome Scott è sia titolare che il ragazzo della nostra migliore amica, mentre Stiles è semplicemente il ragazzo che mi piace, è ha deciso di cedergli il così famoso "privilegio del dubbio".

<<inventare che cosa?>> chiese Lydia sedendosi di fianco a Scott, esattamente come fece Allison dall'altro lato, decisi di sedermi alla sinistra di Stiles, e di conseguenza di fronte alla mora, che iniziò subito a mangiare.
<<parlavamo di compiti>> disse Scott rispondendo a Lydia, ma dallo sguardo complice che si lanciarono i miei migliori amici potei capire che c'era dell'altro <<si esatto>> disse la mia cotta appoggiando il lupo.
<<di cosa stavate parlando?>> domandai a sottovoce, sapendo che stavano mentendo <<Scott vuole chiedere aiuto a Derek per capire meglio cosa è successo questa notte>> rispose Stiles utilizzando lo stesso mio tono. Derek era uscito di prigione, dopo che noi siamo andati a casa sua di nascosto, abbiamo disseppellito il cadavere, lo abbiamo incastrato e fatto arrestare e ora Scott voleva chiedere il suo aiuto
<<cosa?!>> chiesi urlando attirando l'attenzione di tutti i presenti al tavolo <<oh..eh scusate, non volevo interrompervi>> dissi infine, per uscire dallo stato di imbarazzo in cui mi trovavo. Presi la forchetta quando qualcuno iniziò a ridere <<stai zitto, è tutta colpa tua>> dissi puntandogli un dito contro mentre cercavo di trattenere le risate per risultare più minacciosa, fallendo miseramente, così mentre ci guardavamo negli occhi continuammo a sorridere.

<<alzati>> ordinò Jackso <<perché non lo chiedi a Danny>> chiese scocciato Sean <<perché io non guardo le tette della sua ragazza>> rispose Danny, lo avevo conosciuto durante la lezione di storia, avevo sbagliato classe, così lui stesso si offrì di accompagnarmi all'aula giusta, anche se era una scusa per saltare l'interrogazione, è simpatico, ma non posso dire molto per quei pochi minuti che abbiamo parlato, posso solo dire che è follemente perso per un ragazzo di terza.
Buffando Sean si spostò, cedendo involontariamente il posto capotavola al capitano della squadra, decidendo di sedersi vicino a me.
<<ciao Julia>> iniziò così a parlare con l'unica persona che adesso aveva vicino, cioè me <<ciao anche a te Sean>> risposi svogliata. Non sono quella ragazza che odia socializzare e parlare con nuove persone, ma molte ragazze mi avevano raccontato di come le invitava ad uscire con lui per poi farsele senza scrupoli, e sinceramente non sono molto invogliata a fare amicizia con uno così <<so che sei single, me lo ha detto Lydia>> con uno sguardo incenerì la rossa, anche se era troppo impegnata a parlare di altro, quindi non mi notò, annuì e basta alla sua affermazione, fingendo di non poter rispondere a causa delle bocca piena di pasta <<ti indirebbe di uscire uno di questi giorni?>> alla sua domanda mi strozzai, ora voleva provarci anche con me? Non ci tenevo <<emh, ho già un appuntamento>> mentì allora io, ma sembrò insistere <<penso abbia detto che non ha voglia di uscire>> intervenne Stiles, e di questo me sono molto grata <<tu chi saresti scusa?>> gli chiese di rimando Sean <<il suo appuntamento, e preferisce uscire con me che con te, quindi lasciala stare>> gli sorrisi notando che il ragazzo ero ritornato partecipa al discorso "attacco di animale" lasciandomi stare.