LA PARITA PIU' IMPORTANTE

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La mattina seguente mi svegliai al dolce suono degli uccellini che cantavano. Scherzavo. Mi sono svegliata dopo aver udito le urla di mia mamma che implicavano di alzarmi dal letto, e che era la terza volta che l'arnese dell'inferno, chiamato anche sveglia, continuava a suonare.
Così decisi di alzarmi, mi sedetti sul letto, notando che avevo dormito abbracciata alla felpa che ieri sera mi aveva prestato Stiles, scrollai le spalle e mi diressi in bagno per vestirmi. Mi misi dei leggings, mi tolsi la maglia del pigiama e mi infilai la felpa della mia cotta, poteva essere un modo per affrontare meglio questa giornata, pensai mentre mi feci un cipollotto, poi presi lo zaino e scesi di sotto.

Arrivai in cucina, e notati che c'era già la mia colazioni sulla penisola, come farei senza mia mamma.
<<giorno>> dissi salutandola e dandogli un bacio sulla guancia <<non capirò mai la moda di voi giovani>> disse mentre si versava il caffè nella tazza, alzai confusa la testa, chiedendogli cosa intendesse, mentre masticavo un pezzo di toast <<come fanno a piacerti le felpe tre volte più grandi di te?!>> mi domandò, essendo mattina e non connettendo ancora, ricontrollai cosa mi fossi messa  <<ah no è di Stiles, me l'ha regalata perché ieri avevo freddo>> gli spiegai io mente bevvi un sorso di succo, a quella risposta ammiccò un sorriso, sentendomi osservata alzai lo sguardo, domandandole perché mi guardava così <<tutti i film visti quando ero un'adolescente, come per esempio Gossip Girl o Gilmore Girls, insegnano che i ragazzi, se danno la loro felpa a una ragazza, la maggior parte delle volte è perché gli piace>> rispose spiegandomi "la legge delle serie tv", o almeno così l'ha chiamata mia mamma, basa la sua vita come se io fossi Rory e lei Lorelai. <<appunto, lo hai detto tu stessa, la maggior parte delle volte può essere come dici te, mentre una piccola percentuale è solo perché è il mio migliore amico ed è gentile con me>> le dissi, certo sarebbe tutto più semplice se fosse un libro, ma spoiler, questa è la vita reale <<penso che entrambe speriamo nella maggior parte dei casi>> sospira mentre un ghigno nasce sulle sue labbra, alzo gli occhi al cielo cercando di non ridere alla sua affermazione <<mi spiace, ma sta volta ti sbagli, io vado, che Allison mi aspetta fuori>> così la saluto, mi infilo la giacca e entro nella macchina della mia amica.

Allison parcheggiò la macchina, subito dopo scese, seguita da me. Buttai fuori un enorme sospiro prima di essere catturata dalla risata della mora <<è solo una giornata di scuola come le altre, andiamo non sarà così tremenda>> disse prendendomi a braccetto, le sorrisi anche se non credevo a una sola parola, anche quest'anno doveva essere l'anno dei buoni voti e l'anno senza distrazioni, e indovinate? Un lupo mannaro ha deciso di mordere il mio migliore amico trasformandolo in una mostruosa creatura della notte, ah e in più i miei sentimenti hanno deciso di capire solo ora che a me piace Stiles, un anno perfetto e senza distrazioni oserei dire.
Dopo di che entrammo a scuola e subito veniamo raggiunte da Lydia, odio doverlo ammettere, ma è davvero una bella ragazza, e non mi dispiace averla come amica, anche se penso sappiate il perché fatico un po' ad aprirmi con lei come con Allison. <<ma dove eravate finite? Ho dovuto sistemarmi i capelli senza di voi, un consiglio dalle mie due migliori amiche lo avrei accettato>> disse prima di ricontrollarsi un'ultima volta allo specchietto portatile che ha sempre in borsa. Mi voltai verso la mora, notando che anche la sua attenzione era rivolta a me, Lydia Martin, la ragazza più popolare di tutta la scuola, ci aveva appena definito le sue migliori amiche, in una settimana di scuola? Quindi adesso loro sono le mie migliori amiche? Un sorriso si allarga automaticamente sul mio volto <<scusa, la prossima volta verremo prima>> disse Allison, così annuì soltanto, continuando a parlare di altro.

<<hey guarda che Stiles ti sta fissando>> mi disse Allison indicandolo con la testa e facendomi l'occhiolino <<Okay vado a parlargli, ora o mai più>> dissi cercando di incoraggiarmi, camminai verso la sua direzione, ma qualcosa me lo impedí facendomi cadere a terra, e quel qualcosa era la bretella della mia cartella che avevo appoggiato a terra, la persone accanto a noi si misero a ridere mentre la mia, ormai, migliore amica mi aiutò ad alzarmi, invece Lydia una volta in piedi mi sistemò al meglio i vestiti e i capelli, come per non dare traccia dell'accaduto, le sorrisi prendendo la cartella e decidendo che avrei parlato più tardi con Stiles.

Them and me | Stiles Stilinski [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora