RICHIESTA

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Erano le 8:00 a.m. e Stiles si trovava a casa mia. I miei erano già a lavoro ed essendo ancora in punizione non potrei invitare nessuno a casa mia. Ieri Harris mi ha interrogata e sono riuscita ad alzarmi la media dopo la F, i miei erano davvero orgogliosi, così decisero di accorciarmi la punizione, oggi sarebbe stato l'ultimo giorno, a patto di passare più tempo con loro.

<<Quindi non avete ancora risolto con Jackson?>> domandai incredula, era passata una settimana da quando si erano proposti di occuparsi loro del ragazzo, e ancora non avevano trovato una soluzione
<<Ascolta; è più difficile del previsto, ma ci stiamo lavorando. Altra novità: Scott non potrà neanche esserci al ballo, per questo ha minacciato Jackson di andare con Allison, non so spiegare, ma ha più senso di quel che sembra>> finì il discorso portandosi alla bocca un pezzo di waffle. Lo avevo invitato da me a fare colazione, così che potesse aggiornarmi su ciò che era accaduto i giorni in cui non potevo uscire, anche se dopo aver ascoltato le novità, pensai fosse stato meglio non chiedere.

Stavo lavando i piatti per non lasciare prove quando Stiles, che mi stava aiutando asciugando le stoviglie, ruppe il silenzio <<Senti Julia, hai già dato l'okay a qualcuno per il ballo?>>
<<A dire la verità mi ero dimenticata, ma no, non ho ancora detto nulla a nessuno>>
<<In questo caso stavo pensando, magari, sempre se tu vuoi, che forse, non sei obbligata a dire di sì, potresti venire al ballo con me>> smisi per un momento di fare quello che stavo facendo girandomi verso di lui, sorrisi e annuì <<Certo, ci vengo volentieri al ballo con te>> sentì le guance accaldarsi e non riuscì a nascondere l'enorme sorriso che era spuntato, per questo motivo finsi di grattarmi la gota con la spalla <<Oh grandioso. Ti sei imbarazzata Julia? Perché hai le guance rosse>> mi prese in giro, così per infastidirlo gli schizzai un po' d'acqua prima di chiuderla avendo lavato tutto ciò che c'era di sporco <<Julia, dobbiamo andare a scuola, ora ho la maglia fradicia>> mi sgridò, lanciandomi in faccia lo straccio che oramai era umido <<Che fastidioso, si può asciugare con l'asciugacapelli, aspettami in camera mia>> risi per poi andare in bagno a prendere l'oggetto, quando entrai in camera notai Stiles guardare le foto di quando ero bambina per poi sorridere, non appena mi notò si allontanò da quella parete tutto imbarazzato grattandosi la testa.

Attaccai l'asciugacapelli alla presa, ed inizia ad asciugargli la maglia. Seguiva con il suo sguardo il movimento dall'alto verso il basso che compivo con l'oggetto, senza accorgermi tirai fuori la lingua, come mio solito quando ero concentrata, sentì il suo corpo vibrare a causa di una dolce risatina, ma feci finta di niente.
Quando ebbi terminato alzai la testa e persi un battito quando i miei occhi caddero nei suoi color miele, dolci, le pupille dilatate, con un sorriso da ebete e feci cadere lo sguardo proprio su quel sorriso, che si avvicinò con una velocità esagerata al mio viso, per poi fermarsi per qualche secondo, chiusi gli occhi abbandonandomi al tocco delicato della sua mano, che stava accarezzando la mia.
Fui costretta ad aprire gli occhi quando il mio telefono vibrò nella tasca dei miei pantaloni, un colore rosso scarlatto stava colorando la faccia di Stiles, si allontanò immediatamente balbettando qualche "scusa" impacciato, io staccai la chiamata che mi stava arrivando da parte di Scott, poi scappai in bagno e rimisi al suo posto l'asciugacapelli.
<<Tra venti minuti iniziano le lezioni, dovremmo andare a scuola. Sì, ti aspetto in macchina, sì così chiudi sai, la casa, la porta, chiudi tutto>> balbettò ed imbarazzato scese di corsa le scale.
Salì in macchina ed il viaggio fu estremamente silenzioso, una volta arrivati a scuola vidi Scott venirci incontro <<Mi sta chiamando Seamus, è per il lavoro di tecnologia, ci vediamo>> e frettolosamente Stiles si allontanò da noi.

<<Sbaglio o è appena scappato? Perché è scappato a gambe levate?>> mi chiese Scott stranito continuando a fissare la direzione da cui poco fa la mia cotta è scappato
<<Perché ci stavamo per baciare, ma poi tu hai chiamato>>
<<Voi due cosa... vi stavate per baciare... voi due... però, si evolvono in fretta le cose>> mi picchiettò la schiena per congratularsi <<No! Non si deve evolvere niente. Questa è tutta colpa tua, questa è colpa tua che è da due settimane non ti fai mai vivo. Salti un sacco di lezioni, giri per i boschi con Derek e fai le tue cose da lupo lasciando me e Stiles da soli. Siamo sempre insieme, se ci fossi stato tu questo non sarebbe successo, io ti avevo invitato, dovevi venire. Questa è una strage, la fine del mondo, e sarà tutta colpa tua. Tutta>> ripresi fiato dopo aver detto tutto ciò ad una velocità anormale <<Frena. Che male c'è nel baciare Stiles, tu muori dalla voglia di farlo>>
<<Che c'è di male?! C'è di male che è il mio migliore amico, non posso baciare il mio migliore amico, è come un fratello, non bacerei mai mio fratello... ew>>
<<Ma questo migliore amico ti piace>>
<<Da morire>> Scott rise circondandomi le spalle con un braccio, poi ci dirigemmo in aula, ascoltando le sue continue rassicurazioni.

Vidi il mio solito posto vicino a Stiles libero, me lo aveva tenuto lui, tutto come sempre, amo la nostra normalità. Mi sedetti e non appena arrivò la prof di storia aprì il mio quaderno. Stavo prendendo appunti quando qualcosa mi fece girare dietro di me, osservai un poster appeso in quest'aula, raffigurava l'impero romano durante quegli anni, sotto la data riportata 1017. Sbattei più volte le palpebre per essere sicura di aver letto bene, perché rivedo questo numero ovunque? Perché mi accorgo di questo numero solo ora?
<<Stiles - sussurrai attirando la sua attenzione - quel poster, è sempre stato così? È sempre quello dall'inizio dell'anno? Sempre con la stessa data?>> lui annuì confuso, così mi voltai ancora verso il poster, la data sembrava essersi fatta più grande, scossi la testa, decisi di segnarmi questo numero su un post-it, non poteva più essere solo una coincidenza.
<<Julia - questa volta fu Stiles a richiamarmi, ma si girò anche Scott che si trovava davanti a me - cos'ha di strano quel poster? Stai bene?>> Scott si voltò, capendo di quale poster stessimo parlando <<Sì sto bene, solo che continuo a vedere ovunque la stessa sequenza di numeri, è già la terza volta>> spiegai facendogli vedere il mio post-it <<Potrebbe essere un'avvertenza, non so come e non so perché, ma le tue visioni prevedono sempre qualcosa, e scommetto che anche questa sequenza di numeri è qualcosa che stai prevedendo>> spiegò Stiles, un brivido mi percorse la schiena <<Come hai fatto ad accorgerti di questi numeri?>> mi chiese Scott <<Non lo so, in realtà non è niente di strano. Il mio intuito mi dice "girati e osserva quei numeri, sono importanti", ma non so né perché né per cosa sono importanti>>
<<Silenzio! Se volete parlare fuori dalla mia classe>> la professoressa ci rimproverò, così piegai il bigliettino e lo misi dentro l'astuccio, continuando ad ascoltare la lezione.

Le lezioni della giornata finirono, così Stiles mi riaccompagnò a casa. Feci merenda e chiamai Allison e Lydia con una videocall. Raccontai anche a loro il quasi-bacio e l'invito di Stiles al ballo. Parlammo per qualche oretta poi decidemmo che domani saremmo andate a prendere gli abiti per la serata, dopo di che staccai e mi sdraiai a letto. Devo dire che questi sei giorni di riposo dalla faccenda alpha mi hanno fatto davvero bene.

||Scusate è un po' corto, i prossimi saranno più lunghi. Saranno anche gli ultimi due ihihi||

Them and me | Stiles Stilinski [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora