3 - Primo Giorno

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Harry finalmente arrivò in campo. Era senza fiato, sentiva che la sua testa sarebbe potuta esplodere da un momento all'altro e l'allenamento non era ancora iniziato. Harry vide i ragazzi riscaldarsi e chiaccherare intorno alla panchina, facendolo sentire sollevato per non essere arrivato troppo tardi. Gettò la borsa sulla panca e vi si sedette accanto, cercando di riprendere aria e dare ai suoi occhi un secondo per adattarsi.

"Oh! Gentile da parte tua onorarci con la tua presenza, Popstar!" Louis rise dall'altra parte della panchina. Le sue braccia toniche erano incrociate e sorrideva. Gli mancava il berretto oggi, aveva i capelli raccolti in una fascia e sembrava così bello che Harry avrebbe voluto piangere. I suoi occhi azzurri erano fissi sul ragazzo dai capelli ricci, Harry si sentì un po' intimidito.

Poi Harry si ricordò cosa fosse successo la notte prima. Louis lo aveva praticamente minacciato di cacciarlo dalla squadra, ora era di nuovo arrabbiato. Roteò gli occhi in modo drammatico, anche se i suoi occhiali da sole lo tenevano nascosto. "Quando vuoi, Piccoletto." Disse impertinente prima di afferrare un guanto dalla panchina.

Erano momenti come questo in cui Harry desiderava davvero che Louis fosse meno attraente e cattivo. Ciò avrebbe reso ad Harry molto più facile avere un brutto comportamento, stava facendo fatica ad essere scortese con Louis, dato che era probabilmente l'uomo più bello che avesse mai visto. L'attrazione fisica si stava mettendo in mezzo ed Harry la disprezzava.

Louis lo osservò, occhi come pugnali mentre Harry lo superò per dirigersi verso il campo. Harry si sentì orgoglioso di se stesso, contento di non essersi tirato indietro come avrebbe fatto di solito. Vide Liam e Luke lanciare una palla avanti e indietro da due basi. Harry si diresse dritto verso Luke.

"Buongiorno, Raggio di sole. Sono sorpreso che tu sia qui. Eri in pessime condizioni la scorsa notte. Come va con il post sbornia?" Chiese Luke, facendo segno a Liam di unirsi a loro.

"Harry! Sei vivo! Lo giuro, non ho mai visto nessuno vomitare come te e bere ancora così tanti shots! Hai battuto tutti nella gara, amico! È stato impressionante." Esultò Liam, togliendosi il cappello per aggiustarsi i capelli.

Harry prese la palla da Liam, facendo una leggera smorfia. "Non ricordo nemmeno di aver partecipato ad una gara di bevute. Ma ricordo sicuramente il vomito. È stato così imbarazzante." Borbottò. "Non bevo spesso, quindi quando lo faccio, quasi svengo." Si sforzò di ridere, prendendosi a pugni mentalmente per aver partecipato ad una gara di shots. Chi si credeva di essere, un ragazzo di una qualche confraternita?

"Va tutto bene. Nemmeno io ricordo nulla dopo che me ne sono andato." Replicò Liam a cuor leggero, riprendendo la palla da Harry con un sorriso giocoso.

"Immagino che i miei postumi confermino tutto, sicuramente un promemoria che non posso dimenticare." Mormorò Harry, ancora annaspando.

Luke diede una pacca sulla spalla ad Harry. "Non preoccuparti, presto andrà meglio-"

Prima che il biondo potesse finire la sua frase, una voce forte e arrabbiata gridò alla squadra. "Questo è un allenamento di baseball, non un tea party! Mettetevi al lavoro ora! Tomlinson, controlla la tua squadra!"

Harry si voltò velocemente, vedendo un uomo alto e imponente che li osservava tutti dalla prima fila di sedili dello stadio che si affacciava sul campo. Aveva i capelli grigiastri e un'espressione dura, indossava una camicia bianca che accentuava il fischietto nero che gli pendeva dal collo. Harry lo riconobbe come l'allenatore della squadra, sembrava ancora più spaventoso di persona.

Louis si alzò di corsa dalla panchina, quasi volando attraverso il campo con alcuni altri ragazzi che lo seguivano. "Avete sentito tutti Cowell, andiamo. Preparatevi." Urlò Louis severamente, sbattendo il guanto.

Rivals  {L.S.}                                             [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora