Rivals {L.S.} [Italian Translation]

5 - In Fuga

L'allenamento era appena finito, Harry era seduto sulla panchina nello spogliatoio mentre si toglieva le scarpe. Infilò le scarpe scomode nel suo armadietto e tirò fuori il suo cambio di vestiti. Harry si era appena infilato i jeans neri sui fianchi quando sentì qualcuno schiarirsi la gola dietro di lui.

Come al solito, Louis era la faccia che Harry vide quando si voltò. Il ragazzo indossava una canotta nera con la scritta 'skate hard' in bianco sul davanti con jeans attillati e le sue solite vans. Aveva un debole sorriso sul viso, le mani nelle tasche dei jeans mentre guardava Harry. "Ehi." Disse Louis lentamente.

"Ciao." Rispose Harry casualmente, tirandosi sopra la testa una delle sue magliette preferite dei Rolling Stones.

"Ti piacerebbe andare fuori a pranzo?" Chiese Louis, massaggiandosi goffamente la nuca. Sembrava nervoso o imbarazzato o un po' entrambe le cose.

Harry era sorpreso, persino scioccato, che Louis volesse davvero uscire con lui. Sì, avevano parlato di ricominciare da capo e cercare di essere amici, ma Harry non credeva che sarebbe successo davvero. Tossì e annuì rapidamente con la testa. "Sì, uscire a pranzo mi va bene." Rispose Harry, sorridendo dolcemente a Louis.

Il viso di Louis si illuminò per un momento, un sorriso felice sulle labbra, prima che cercasse di calmarlo e di agire con nonchalance. "Bene. Quando sei pronto, possiamo uscire, okay? Sarò all'ingresso." Spiegò Louis, parlando come se fosse una cosa di tutti i giorni per loro.

Harry annuì. "Okay, sarò lì in un secondo."

Guardò Louis andarsene, sentendosi stranamente confuso ed eccitato allo stesso tempo. Harry si infilò rapidamente gli stivali e rimise l'uniforme nell'armadietto prima di prendere la borsa. Salutò i ragazzi rimasti negli spogliatoi e si precipitò nel corridoio dietro a Louis.

Il ragazzo era appoggiato al muro, gli occhi puntati sul telefono, e sembrava quasi un modello. Harry si chiese se Louis sapesse di avere quell'aspetto o se non fosse consapevole della propria bellezza. Harry immaginò che se avesse assomigliato a Louis, si sarebbe fatto delle foto senza sosta. Poi, iniziò a chiedersi quanti selfie avesse Louis sul suo telefono. Harry avrebbe voluto vedere i selfie di Louis, avrebbe scommesso un milione di sterline sul fatto che sarebbero stati belli.

"Ehi. Mi stai fissando piuttosto bene, Riccio. Magari fai una foto, durerà più a lungo." Chiamò la voce di Louis, strappando Harry dai suoi pensieri. Louis stava sorridendo consapevolmente, come per dire che sapesse che Harry stesse pensando a lui.

Harry alzò gli occhi al cielo, anche se poteva sentire un rossore sulle sue guance, e disse: "Passerò. Un servizio fotografico di Louis Tomlinson non è nei miei programmi per oggi." Sorrise scherzosamente e si mise la borsa in spalla.

"Ragazzo impegnato, eh Popstar? Beh, anche se il mio servizio fotografico non ce l'ha fatta, mi sento comunque onorato che la mia offerta per il pranzo abbia funzionato." Lo prese in giro Louis leggermente, suonando sarcastico.

Harry iniziò a camminare, facendo segno a Louis di seguirlo. "Sei fortunato, Capitano." Disse Harry per prenderlo in giro. "Non sprecarlo."

Louis si mise al passo accanto a Harry, emettendo un sospiro felice e disse: "Farò del mio meglio per non farlo."

Uscirono in silenzio dallo stadio verso il parcheggio. Harry non sapeva davvero dove stessero andando, stava solo camminando e si stava adattando a tutte le svolte che Louis faceva. "Ho una macchina qui se vuoi, il mio autista può portarci dove vuoi mangiare." Suggerì Harry, calciando un sasso con la scarpa mentre andavano.

"Hai un autista? Cavolo, questo è un livello completamente nuovo di roba da ragazzini ricchi. La mia macchina è parcheggiata proprio qui sotto. Che ne dici di buttare dentro le nostre borse e camminare? Sai, salvare l'ambiente giusto?" Si offrì Louis, tirando fuori dalle tasche un mazzo di chiavi.