You are the Reason

CAPITOLO 2

                    LA MIA NUOVA VITA

EDA:
Oggi è una giornata splendida, non vedo l'ora di cominciare il nuovo lavoro così potrò dimenticare quel maledetto giorno e iniziare una nuova vita. Ho sempre amato l'Italia, mi da tanta spensieratezza, soprattutto amo i luoghi, ognuno di essi esprime un concetto eccezionale, l'ultima volta che ci sono stata era il mio compleanno ed eravamo a Pisa.  Si parlo al plurale perché con me c'era anche Serkan quindi meglio non pensarci più.

M=Eda tesoro ci sei?
E=Melo mi hai spaventata, dimmi!
M=Eda devi servire al tavolo 6 i clienti si stanno lamentando sono 10 minuti che aspettano.
E=Amica mia, me ne ero completamente dimenticata grazie sei la migliore.
M=Di niente adesso vai su!!

EDA:
E indovinate cosa è successo alla donna più fortunata di questo mondo? Sono inciampata è ho rovesciato il caffè su una delle migliori clienti del locale, la donna era super antipatica, sicuramente una giovane in carriera che credeva che il mondo fosse suo, ha iniziato a darmi contro come una matta, io ovviamente le ho fatto le mie scuse, ma non è servito a niente ha chiamato il titolare è mi ha fatta licenziare. La mia giornata non poteva Iniziare meglio!

M= Tesoro cosa ti è successo?
E=Melo parliamo a casa non mi sento tanto bene.
M= Non se ne parla io adesso vengo con te, ti prepararo un bel tè caldo e ti riposi, cercheremo un'altro lavoro, migliore di questo.
E= Melo non puoi rinunciare  per me ti prego.
M= Amica abbiamo fatto sempre tutto insieme e non permetterò che ti trattino così, quindi andiamo a casa.
E= Grazie sei la migliore andiamo.

EDA:
Così tornammo a casa, io stavo davvero male, non capivo a cosa era dovuta questa influenza, avevo una forte nausea, mal di pancia e spesso mi girava la testa. Nemmeno il tempo di chiudere occhio, suonò il campanello e con mia grande sorpresa era mia zia Ayfer.  Era venuta da Istanbul per farci una sorpresa, ma io non stavo per niente bene, infatti corsi in bagno e vomitai tutto quello che avevo mangiato, a quel punto il buio.

OSPEDALE (ORE 14:25)
E= Che ci faccio qui? Cosa mi e successo?
D= Signorina si è sentita male, è abbiamo fatto alcuni esami, fra due minuti arriveranno i risultati.
E= Niente di male? Non sto per morire vero? Sono giovane ho solo 27 anni. Mi scusi che ha da ridere questa è una questione molto seria per me.
D= Signora non è niente di grave non si preoccupi, anzi le faccio le mie congratulazioni è incinta di 3 settimane.
E= come incinta? Ora come farò? A Serkan cosa dirò?

EDA:
Non potevo credere a ciò che mi stava accadendo, come potevo dimenticare Serkan se in grembo avevo suo figlio?