Lucia

Capitolo 10

Qualche tempo dopo la partenza di Hugo, Lucia si svegliò perché aveva bisogno di usare il bagno. Si issò e tirò una corda per chiamare le cameriere. Soffriva di bruciore di stomaco a causa del forte consumo di alcol. Come se le cameriere fossero in standby proprio fuori dalla stanza, apparvero un secondo dopo.

"Vostra Grazia, buongiorno."

"Vorrei usare il bagno, aiutami ad alzarmi."

Appoggiandosi alle cameriere, Lucia riuscì ad alzarsi dal letto. Quando ha cercato di reggersi in piedi, un dolore le è salito attraverso il corpo, facendole fare una smorfia.

"Ti senti male? Chiamiamo il dottore?"

Lucia osservò per un attimo le espressioni delle cameriere. Le cameriere osservavano la più alta forma di rispetto mentre parlavano, ma non poteva fare a meno di sentirsi come se le stessero dicendo "Sappiamo dove e perché stai soffrendo".

Forse era il suo stesso complesso di inferiorità, visto che le espressioni delle cameriere non cambiavano mai. Era un sollievo che le vecchie cameriere si occupassero di lei. Se alcune delle cameriere più giovani sui vent'anni si fossero prese cura di lei, sarebbe stata molto a disagio a causa del suo imbarazzo.

Lucia conosceva ogni aspetto della vita e delle abitudini di una domestica. Di fronte ai loro Signori, si comporteranno con cortesia, poiché sono educati a mantenere sempre un'espressione vuota. Tuttavia, si attenevano a quella pratica solo quando erano di fronte ai maestri. Alle spalle del loro padrone, ridevano e deridevano come qualsiasi altro essere umano normale.

Le cameriere spesso si imbarcavano nella stessa villa dei loro padroni ed erano limitate nella loro stessa libertà. Pertanto, il loro interesse e la loro fonte di intrattenimento sarebbero naturalmente diretti verso gli affari di famiglia del loro padrone. Le loro vite erano una ripetizione del prestare attenzione alle parole e alle abitudini del loro padrone. Nella loro esistenza mondana, quei momenti sembravano eventi per loro.

Ai tempi in cui Lucia lavorava come domestica(1), era concentrata sui suoi compiti. Era stata una domestica tranquilla e sincera. Alla fine, era diventata la serva prediletta del suo padrone e aveva spesso assistito il suo padrone durante i grandi eventi sociali. Quando Lucia era diventata la prediletta del suo padrone, le altre ancelle l'avevano guardata con disprezzo e l'avevano ostracizzata.

Se la personalità di Lucia fosse stata più vivace, avrebbe chiesto al suo padrone di punire gli altri servi e sarebbe andata in giro a testa alta. Tuttavia, tutto ciò che le importava era fare il suo lavoro al meglio delle sue capacità.

Si potrebbe pensare che gliene sarebbero grati per questo, ma non era così. L'avevano trattata come un insetto. Anche così, Lucia non si era sentita ferita nel vedere il loro comportamento. Se si ascoltavano con attenzione le loro parole, non si tenevano conversazioni eleganti. Ciò era particolarmente vero le mattine dopo che i loro padroni uscivano dalla stessa camera da letto. I pettegolezzi delle cameriere diventerebbero particolarmente cattivi. Lucia si limitava a sospirare ascoltando le risate delle altre cameriere.

Queste erano le ancelle del Duca, ma non sarebbero state diverse. Tuttavia, se le cameriere non fossero state viste parlare in quel modo, non avrebbe potuto fare nulla per punirle.

Era solo un po' stressante, perché conosceva tutti i segreti oscuri e sporchi che sarebbero accaduti dietro le quinte.

"...Non c'è bisogno. Andrà bene se mi aiuti per un po'. Esatto, ieri ho rotto una tazza".

"L'abbiamo già ripulito. Ma si assicuri di indossare le pantofole per precauzione".

Aveva dormito come un ghiro per tutte quelle ore, senza sapere che le cameriere entravano e uscivano dalla stanza. Era possibile che fosse svenuta. Lucia stava tornando a passi lenti in camera da letto, quando si fermò davanti alla finestra. Anche le cameriere, che la sostenevano, si fermarono e la aspettarono in silenzio.