Capitolo sedici.

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'Tutta Los Angeles sa di voi due.'

Le parole di Chris turbarono così tanto Ellanie da tenerla distratta tutto il tempo, persino dopo il lavoro.
Era un bene oppure un male che la gente sapeva di lei e Jared?
"Tesoro, mi stai ascoltando?"
La voce di Cassie la distrasse dai pensieri, "Uhm, sì scusami." Rispose mordendosi un' unghia.
La sua amica sospirò, "Ti sento turbata. Qualcosa non va?" Chiese all' improvviso.
Lei storse le labbra, "Penso ogni minuto alle parole di Chris. Secondo te è un bene che tutti sappiano di me e Jared? Insomma, lui è popolare e-"
"Quindi? Dov'è il problema?" Cassie si fermò al semaforo rosso e si voltò a guardarla, "Jared ci tiene a te, le parole della gente non contano niente per lui, ne sono sicura."
Ellanie annuì e si accese una sigaretta, "Forse hai ragione."
"Ho ragione." Cassie tornò dritta, "Jensen mi dice sempre che suo fratello non fa altro che parlargli di te e credimi, è la prima volta che lo vede così preso da una ragazza."
Ellanie arrossì, "Non lo sapevo."
Rimasero in silenzio fino a quando non arrivarono davanti all'appartamento di Ellanie.
Prima di scendere dalla macchina, strinse Cassie in un abbraccio e le sorrise, "Grazie che ci sei sempre."
La brunetta sorrise, "Grazie a te, amica mia."
Una volta entrata in casa, Ellanie si tolse la divisa di dosso, prese una canottiera bianca da indossare come pigiama e si infilò sotto le coperte. Era veramente stanca, talmente tanto da addormentarsi non appena poggiò la testa sul cuscino.
Qualcuno pensava ogni minuto a lei, mentre se ne stava seduto su un divanetto di un locale intento a bere un cocktail.
Jared.
Era il compleanno di un amico di Ryan ed era stato invitato anche lui.
Sbuffò: Era lì solo perché faceva parte di una famiglia importante ed era popolare, ne era sicuro.
Qualcuno si sedette accanto a lui, porgendogli una sigaretta.
Melissa.
"Ciao stuzzichino, anche tu qui?"
Lui chiuse le mani in pugni, "Già." Rispose secco cercando di nascondere la tensione.
La rossa riaprì bocca, "Sai, qualcuno ti ha visto in compagnia di una ragazza l'altra sera. Come mai l'hai portata nella foresta? Non è meglio fare sesso su un comodo letto?"
Jared serrò la mascella, "Non ti deve interessare dove scopo." Disse scorbutico sorseggiando il drink.
"A me non interessa ma, a Megan forse sì."
Lui quasi non si strozzò al nome della sua ex.
Non perché gli facesse effetto, anzi, gli faceva schifo solamente a sentirne il nome.
"Neanche a lei deve importare." Stava per alzarsi ma la rossa le bloccò il braccio, "Ti conviene restituire la cocaina a Steve, prima che qualcosa andrà storto."
Jared scosse il braccio liberandosi dalla presa della ragazza, "Sai benissimo quanto me che a rubargli la cocaina è stata quella puttana della tua amica." Ringhiò a denti stretti afferrandola per i polsi, "Niente andrà storto. Tu non mi conosci." Lasciò andare la ragazza e si allontanò dai divanetti con l'adrenalina che gli ribolliva nelle vene.
"Amico,!" Chaz, il quale non lo vedeva da un bel po', lo stava chiamando dal bancone dei cocktail.
Jared finse un sorriso e andò a sedersi vicino a lui, "Fratello, come vanno le cose?"
Il ragazzo fece spallucce, "Come sempre. Tu piuttosto? Con quella ragazza come va?"
Jared sorrise senza volerlo, "La sto conquistando."
Chaz gli diede una pacca sulla spalla, "Anche lei sta conquistando te, amico mio. Non tocchi una tipa da quando l'hai incontrata."
"Non ricordarmelo." Rise Jared.
"È diventato un romanticone!" Qualcuno gli diede una pacca sulla spalla, "Non è vero fratellino?"
"Senti chi parla." Ribatté Jared guardando divertito suo fratello.
"Io almeno scopo." Disse Jensen facendo spallucce.
Jared serrò la mascella, "Se Cassie è così tanto facile, sono felice per te."
Jensen socchiuse gli occhi in due fessure, "Non è per niente una facile, te lo assicuro. Comunque, non era mia intenzione offenderti fratellino, anzi, sono contento."
Chaz si lasciò sfuggire una risata, "Sei contento che tuo fratello non scopa?"
"No! Sono contento perché Ellanie mi piace. Sembra una brava ragazza."
"Non dire il suo nome quando c'è tutta questa gente, cazzo." Lo rimproverò Jared guardandolo storto.
"Jar, pensi che la gente non sappia di voi?" Chaz gli diede una pacca sulla spalla, "Los Angeles parla, fratello."
Lui chiuse le mani in pugni, " Ha parlato anche troppo: Megan sa di lei."
Il suo amico spalancò gli occhi, "Che stai dicendo?"
"Ovvio - Jensen ordinò una birra - ti ricordo che ha preso a pugni Steve per lei, davanti a tutti."
Chaz sbuffò, "Cazzo."
"Sistemerò tutto, vedrete." Jared fece per alzarsi ma suo fratello lo afferrò per un braccio, "Dove credi di andare?"
"Vado a cercare quella puttana di Megan e le dirò di restituire la cocaina a Steve se non vuole ritrovarsi su una sedia a rotelle."
"Non ci provare - Ryan sbucò alle sue spalle-ho sentito abbastanza per dirti che stai per fare una stronzata."
Jared lo squadrò un istante, "Cosa dovrei fare, allora?"
"Per ora, fammi cercare un rifornitore che possa darmi tutta la quantità necessaria per azzittire quel coglione. Megan tienila fuori; quella è una strega." "Tu pensa ad Ellanie, okay?" Ryan gli diede una pacca sulla spalla e sorrise, "Sono il tuo migliore amico o no?"
Jared ricambiò il gesto, "Il migliore, cazzo."
Passarono il resto della serata a bere e scherzare tra loro e quando arrivò il momento di lasciare dal locale, una volta fuori, la rabbia si impossessò di Jared.
Qualcuno aveva rigato la sua auto.
Corse verso di essa e diede un calcio ai battistrada, sferrò un pugno sul tettuccio e iniziò a ad imprecare ad alta voce. " Se scopro chi è stato lo ammazzo con le mie stesse mani."
Ryan lo guardò dispiaciuto, "Fratello, domani la riavrai come nuova. La porteremo da mio fratello e-"
"Non mi interessa se domani sarà come nuova", Jared sputò per terra e guardò il suo amico con occhi fuori dalle orbite, "Nessuno, e dico, nessuno deve toccare ciò che è mio."
Un istante dopo le sue parole, un Jeep nero passò a tutta velocità accanto a loro osservando la scena con un sorriso divertito sul volto.
Steve.
"Figlio di puttana!"
La rabbia prese il sopravvento su Jared. "Questa volta ti ammazzo!"
Salì a bordo della sua macchina e mise in moto, premette il pedale dell' accelerazione e iniziò ad inseguire la Jeep.
I suoi occhi erano colmi di rabbia e le sue mani stringevano così forte il volante da diventare bianche.
Accelerò ancora un po' e quando raggiunse la macchina davanti a sé, la sorpassò stando davanti ad essa per qualche metro fino a quando non lasciò il pedale dell' accelerazione, tirò con forza il freno a mano e sterzò.
La sua macchina girò un istante su se stessa e Jared riuscì a fermarla al centro della strada, bloccando il passaggio della Jeep.
Sorrise beffardo quando vide la macchina frenare di botto.
Aveva Steve in pugno.
Prese il coltellino da sotto al sedile e scese dall'auto andando verso la Jeep nera.
"Scendi se hai le palle, brutto stronzo." Gridò guardando Steve con gli occhi fuori dalle orbite.
Il ragazzo scese dalla macchina e sorrise, "Hai una bella auto, White."
Jared stava per sferrargli un pugno ma si limitò a guardarlo storto, "Tu dici? Vuoi vederla da più vicino?"
Il ragazzo chinò la testa di lato e gli fece un occhiolino, "Prima, mi piacerebbe vedere Ellanie."
Quelle parole bastarono per fargli perdere completamente il senno.
Jared lo afferrò per il colletto della camicia e gli puntò il coltello contro la vena giugulare, "Ripeti se hai il coraggio." Ringhiò a denti stretti guardandolo in cagnesco.
Il ragazzo ridacchiò, "Mi piacerebbe vedere Ellanie."
Jared perse totalmente il controllo: Conficcò con forza la lama nella sua spalla e gli sferrò un pugno in pieno viso. Lasciò cadere il ragazzo a terra e poi lo afferrò per i capelli, "Non scherzare con me, Brown." Disse avvicinandosi pericolosamente al suo viso, "Giuro che ti renderò a brandelli se oserai di nuovo avere il suo nome in bocca."
Una macchina frenò all' improvviso a pochi metri da loro e da essa scesero alcuni ragazzi che iniziarono a correre nella loro direzione.
Jared riuscì a notare un' espressione allarmata sul volto di suo fratello.
Roteò gli occhi al cielo e lasciò la presa su Steve, il quale sbatté la testa sul brecciolino ed emise un grido di dolore.
Jensen lo afferrò per un braccio, "Lo hai ammazzato?!"
Lui ridacchiò, "Certo che no. Purtroppo."
Ryan sospirò, "Jared, credo che sta volta tu abbia superato te stesso."
Jared guardò il suo amico e poi sorrise, "No, credimi." Poi tornò a guardare il ragazzo a terra "Sai Steve, nonostante io ti avessi avvisato diverse volte di lasciarmi in pace, non l'hai fatto."
Lui lo guardò in cagnesco, "Mu-Muori stronzo."
Jared sospirò e lo afferrò per i capelli, "Non istigarmi ancora Brown, tu non mi conosci."
Mollò la presa sul ragazzo e si alzò in piedi.
"Pensateci voi, io torno a casa."
Jensen gli diede una pacca sulla sua spalla e gli fece cenno di andarsene.
Una volta arrivato a casa, Jared si diresse in cucina e afferrò due bottiglie di birra dal frigorifero. Le bevve entrambe in soli cinque minuti e quando suo fratello fece rientro mezz'ora dopo, lo accolse con una canna d'erba tra le labbra.
Era da tanto che non fumava ma, in quel momento ne sentiva il bisogno.
"L'abbiamo lasciato a bestemmiare nella sua splendida auto," Iniziò a parlare Jensen sedendosi sul divano accanto a lui, "I suoi stupidi amici stavano andando a prenderlo."
Jared sorrise a mezza bocca, "Grazie, fratello."
Il biondino fece spallucce, "Se l'è meritato: Ha ridotto la tua macchina uno schifo."
Jared serrò la mascella, "Ha persino osato parlare di Ellanie."
"Piuttosto, sai benissimo che prima o poi, anche lei verrà a sapere di ciò che è appena successo, vero?"
"Non credo sia un problema. Lei ha capito benissimo che tra me e Steve non-"
"No, invece è un problema. Secondo te le piacerà sapere che il suo amato stava per uccidere una persona?"
"Non ho ucciso nessuno." Ribatté secco Jared aspirando un tiro.
"Certo, se non fosse stato per me, Ryan e Chaz l'avresti fatto." Controbatté suo fratello accendendosi una sigaretta.
"No Jens, non l'avrei fatto. Quel bastardo merita di soffrire lentamente, non di morire."
"Nessuno merita di morire ma-"
"Ma nessuno deve mettersi contro di me."

Questione di sguardi. [I] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora