Capitolo

222 15 2
                                    

"Alessandro, ma oggi non ti dovevano incoronare imperatore?"

"Si, Jordan, ma stasera, sono solo le dieci di mattina!"

"Ah, è vero scusa"

"Non fa niente... Avrei una domanda da farti"

"Dimmi pure"

"Io ho sempre sentito che i servi della gleba fossero uomini..."

"È vero ma io ero povera e allora mi hanno dovuto fare serva quando mia madre morì...."

Dico quando una lacrima riga il mio viso.

"Non ti preoccupare, non pensarci più e andiamo"

Dice Alessandro sorridendo.

"Grazie mille"

"Niente"

Risponde Alessandro abbracciandomi forte. Sento qualcosa nello stomaco... No, non è possibile amarlo...non è nella mia natura!
Scendiamo le scale appena ci lasciamo da quel favoloso abbraccio. Usciamo dalla porta di acciaio e passiamo dietro alla porta dove ero stata prima di incontrare Alessandro e dietro ad essa c'è un giardino immenso di un verde molto chiaro.

"È bellissimo!!"

Dico ridendo come una bambina.

"Lo hai già curato, si vede benissimo"

Aggiungo sorridendo verso di Alessandro.

"Si a dire la verità. Ti piace davvero?"

"Moltissimo"

"Sono contento"

Risponde Alessandro sorridendomi.
Non riesco a farne a meno... Devo buttarmi a terra ma no no noooo....

"Jordan che fai?"

Quando esco dai miei pensieri mi ritrovo già sdraiata nell' erba a rotolarmi.

"Non potevo? Ah mi dispiace molto..."

"Ma no, fai pure"

Dice Alessandro quasi ridendo. Allora mi ributto nell' erba anche sporca di fango e la mia tunica bianca si sporca tutta, ovviamente. Anche il mio viso è sporco. Sono oscena!
Mi rialzo dopo un po' di tempo e Alessandro per tutto quel tempo è rimasto li ad osservarmi divertito.

"È ora di andare"

Dico io.

"Ti sei divertita abbastanza?"

"Si, quanto tempo è passato?"

"Tre ore"

"Che cosa?! Sembravano cinque minuti! Ci dobbiamo preparare!"

"Ah, quindi ti preparerai anche tu?"

"Certo sono impresentabile"

"Non è vero, sei bellissima, come sempre..."

A queste parole Alessandro si imbarazza davvero molto, come me d'altronde.

"G-grazie"

Bisbiglio, ma credo che mi ha sentito comunque.
Ci alziamo per ritornare nella reggia per prepararci.... C'è un sasso a terra e non vedendolo, naturalmente cado non riuscendomi più ad alzare. A quel punto Alessandro si avvicina a me con aria amichevole e mi prende in braccio.

"Cosa stai facendo?"

Dico ad Alessandro.

"Ti sto aiutando, vuoi che ti metto giù?"

"No, mi piace"

Dico sorridendo.

Mi porta in braccio fino in camera da letto e mi appoggia delicatamente sul letto.
Anche lui si siede affianco a me.

Alessandro's pov:
È proprio bellissima, credo di essermi innamorato di lei, ma non è al mio stesso grado d'importanza... Non potrò mai stare con lei.

Parliamo per molto tempo di cose a caso quando ormai arrivano le cinque di sera, ed è proprio tardi.

"Grazie per la bella giornata, Alessandro."

Dico arrossendo un po'.

"Prego"

Dice lui anche un po' imbarazzato. Restiamo lì fermi a guardarci negli occhi quando ci avviciniamo per chissà quali ragioni fino a quando le nostre labbra si toccano...

Ciao ragazzi!!! Scusate se la settimana scorsa non ho aggiornato... Ma ho fatto il capitolo più lungo che potevo e spero vi piaccia!! Commentate e mettete mi piace. Salutiiiiiii
Alesswami :)

Un amore da servoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora