Un amore da servo

Capitolo quindici

Scusate. Scusate tantissimo! Non ho aggiornato per tantissimo tempo...e alcuni utenti mi stanno anche unfollowando (se così si scrive) scusate ma non riesco più a vedere chi mi segue e quindi non riesco a seguirvi "di ritorno"...vi volevo anche ringraziare per le visualizzazione e per i mi piace ma ci sono davvero pochi commenti...quindi ditemi se dovrò smettere di scrivere o se è meglio continuare...ora vi lascio al capitolo :)

Non lo lascio finire di parlare che subito scendo dalle scale chiudo la porta e prendo la carrozza e mi dirigo a Latina, in via delle spighe 78.
Sono vicino alla reggia che sembra molto ricca. Busso alla porta e mi apre un uomo molto magro e vestito con degli straccetti.

"Salve desidera?"

Resto zitto e guardo che persona ho davanti. La sua voce tremava e lui sembrava molto spaventato. Mi tolgo il cappello e mi chino. Capisco quando una persona merita la mia stima.

"Buon uomo lei è lo schiavo o il servo?"

"Si, lo sono..."

"Volevo chiederle dove si trova la serva della gleba"

"Quella presa ieri?"

"Si."

"È nella sua camera con Antonio "

Sono stato immobile a pensare se conoscevo qualcuno di nome Antonio...non mi sembra...

"Vuole entrare?"

Chiede l'uomo. Io annuisco ed entro.
Giro a destra e vedo un ragazzo con la testa piegata in avanti che esce da una stanza.

"Quello è Antonio"

Dice l'uomo. Ancora non mi viene in mente qualcuno che si chiama così.
Ma se Antonio è uscito dalla stanza, allora lì dentro c'è ancora Jordan.

Non dico una parola e corro fino alla porta, la apro e li c'è Jordan

"Jordan!"

Grido con tutta la mia voce.

Allora il ragazzo di prima, quell' Antonio entra nella stanza.

An: "Ma cosa succede qui?!"

Al:" Antonio!?"

An:" Alessandro!"

Al:" cosa sta succedendo!?"

Scusate tanto ancora per l'assenza. Seguitemi mettete mi piace e soprattutto: commentate!! :))