Un amore da servo

Capitolo tredici

Ciao ragazzi!!! Scusate se non ho aggiornato da quasi un mese ma il mio i-Pad si è più o meno rotto e ho aspettato quasi un mese prima che fosse aggiustato...vorrei tantissimo arrivare a 3K!!! E a proposito vi ringrazio per le 2K!!!!!! Vi amo ragazzi grazie mille :)))) ma ora passiamo al capitolo...

"Stai zitta"

Con queste parole Riccardo mi mette una benda sul naso e sulla bocca facendomi svenire. Dove mi sta portando?
Quando mi sveglio sono nella carrozza di Riccardo, quella bellissima carrozza trainata da due stupendi cavalli bianchi.. Cerco di guardare dove sono ma sono ancora stordita...vedo molto sfuocato che stiamo viaggiando. Mi guardo i polsi che sono legati con una benda, che male!
Chiudo nuovamente gli occhi perché ormai non posso fare niente. Quando li riapro siamo al mercato, si, il mercato dove mi aveva portato il mio precedente padrone... Riccardo Mi prende in braccio e mi fa scendere dalla carrozza. Mi toglie la benda dal viso e si avvicina al mio orecchio.

"Scusa Jordan...non volevo maltrattarti ma ti devi vendere così diventeremo ricchi. Più ricchi di ora...non aprire bocca e non lamentarti o il tuo futuro padrone penserà che sono una cattiva persona che ti fa male o cose del genere..."

Una lacrima scende dal mio occhio rigandomi il volto. Sento tanta rabbia e tristezza, e quindi mi devo sfogare...senza esitazione dico:

"Ero al settimo cielo quando sono venuta qui, perché finalmente mi sentivo apprezzata da qualcuno... Ho fatto amicizia con cassandra e con Alessandro..."

Mi blocco e penso che non è ancora il caso di dire che io e Alessandro ci frequentiamo...

"Comunque... Avevo fatto amicizia con tutti, e tu adesso vuoi portarmi via dalla vita che io avevo sempre sognato?"

Grido piangendo. Riccardo mi guarda molto arrabbiato, mi mette una mano sulla bocca e mi dice di tacere.

"Non me ne frega niente! Stai zitta! Non volevo arrivare a questo punto ma mi spingi tu a farlo..."

Quando dice questo scoppio a piangere e Riccardo mi tira un pezzo di legno molto duro in testa per farmi svenire.
Apro gli occhi ancora stordita e vedo un signore che paga il mio padrone, credo ex padrone, poi però il signore inizia a parlare dopo avermi guardata:

"Ma che fa? Sta bene? Non voglio una serva che non curi la terra!"

"Ehm...si beh...sta dormendo..."

"Ah ok allora"

Sto zitta per non rischiare di finire nei guai. Immobile, finché il signore non mi prende in braccio saluta Riccardo e mi porta in una carrozza.

...

Siamo arrivati nella sua reggia, ma io rimango comunque zitta e ferma finché non mi porta in camera mia e se ne va... Ti prego Alessandro, aiutami...

Intanto al castello dell'imperatore Alessandro...

"Jordan, Jordan!!! Dove sei?"

Chiede Alessandro andando dal padre.

"Padre, dov'è Jordan?"

Chiede Alessandro a Riccardo.

"Beh... Visto che non volevo portarla al mercato per venderla... L'ho fatto io"

"Disgraziato!!"

Urla Alessandro furibondo.

"Come hai potuto?!"

"È molto semplice..."

Inizia a spiegare Riccardo.

"Mi avrebbero pagato una fortuna!"

Alessandro si gira intorno incredulo.

"Fuori! Fuori di qui! È la mia reggia.. Il mio castello, e faccio quello che mi pare quindi fuori vai via da qui fino a che non riuscirò a perdonarti!!"

Grida Alessandro. Sbuffa e prima di sbattere la porta ed andarsene dice al padre:

"Domani...se domani non sarai fuori di qui chiamerò le guardie!"

In quel momento Riccardo capisce che ha fatto un errore, un grave errore...

...

Fuori dalla reggia Alessandro sta pensando:

"Preparerò un agguato! Riuscirò a scoprire dov'è la mia Jordan e poi manderò via quello stolto che me la vuole rubare, e la porterò via con me, è una promessa!"

Ciao ragazzi scusate ancora se non ho aggiornato... Vi ho spiegato il perché... Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mettete le stelline! Grazie ragazzi, di tutto...
Un bacio
Alesswami :)