Capitolo 25

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Non sapevo precisamente cosa eravamo,ma quel poco mi faceva sentire così bene e a casa.Dopo quel giorno,non ci eravamo baciati più;scherzavamo,uscivamo insieme,rimanevamo nella stessa stanza a dormire,solo dormire,nient'altro.

Eravamo nella sua stanza,sdraiati sul letto che parlavamo di quello che capitava.Lui aveva poggiato la sua testa sul suo braccio e mi guardava mentre io ero sdraiata con la pancia rivolta al soffitto.

Si stava avvicinando piano piano e nel frattempo sorrideva.Aveva gli occhi luminosi e sorrideva per davvero,non sembrava una finzione,anzi,sembrava che ora fosse davvero felice.

Stava per toccare le mie labbra ma io girai la faccia in modo da farmi baciare una guancia.Vedendo la sua espressione delusa Risi,Risi un sacco.

Mi ricomposi,ridacchiando ancora un po' e lui si sdraiò dandomi la schiena,con il broncio.

Mi aggrappai alle sue spalle e iniziai a dargli dei baci sulla guancia e sul collo.

"Ehi biondino"gli sussurai nell'orecchio.

"Vai via"rispose con la voce da offeso

Scesi dal letto e feci per andarmene ma sentii prendermi per la maglia e riportarmi sul letto.
Mi sdraiai di nuovo sorridendo e lui mi si mise sopra sorreggendosi con le mani per non schiacciarmi.

"Scherzavo"mi sussurrò,questa volta lui,in un orecchio.sorrisi,se possibile,ancora di più e lo baciai.

Ma com'era possibile che i suoi baci mi toglievano sempre il fiato ?

Sentimmo una voce schiarirsi e,io scattai mandando via Danilo da sopra di me,mentre lui non si scompose ma si lamentò soltanto.

"Che vuoi Dean ?"disse arrabbiato

"Scusate piccioncini,ho dimenticato il telefono,buon proseguimento"lo salutai con un bacio volante e uno cenno con la mano mentre il ragazzo accanto a me lo fulminò con lo sguardo .

"Ehi,rilassati,non ha fatto niente"dissi sussurrando.si girò verso di me e si mise nella stessa posizione di prima.Ci baciammo ancora.

Ormai avevo accettato che per me non era solo un amico,ma non glie lo avrei detto,avevo paura che mi scoppiasse a ridere in faccia per essermi illusa,oppure avevo paura che lui non provasse lo stesso.Stavo bene in questo momento e non lo avrei rovinato.

"Usciamo stasera ?"uscivamo tutte le sere,a volte mangiavamo insieme,andavamo in qualche posto oppure una semplice passeggiata,ma era da un po' che non stavo nella mia stanza con la mia migliore amica quindi per questa volta lo avrei abbandonato.

"No"dissi soltanto.lui mi guardò alzando un sopracciglio.

"No?"chiese sempre con lo stesso sguardo

"No"risposi ancora.

Si alzò un po' con il busto e iniziò a farmi il solletico.iniziai a ridere come una scema e a pregarlo per farlo smettere ma lui rideva e negava.

Mi liberai dalle sue mani e corsi per la stanza e poi uscii dalla porta per andare nel corridoio.sentii qualcuno prendermi per i fianchi e quando fui girata mi ritrovai un bellissimo ragazzo che sorrideva con dei stupendi occhi verdi.

Mi prese per le guance e mi baciò ancora.

Avrei voluto che questa felicità non sarebbe finita mai.

Nonostante tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora