5.

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Pov Tancredi

È tutto questo benessere a cosa lo devo?
A quel caffè?
Anzi ad un caffè portato a letto da un amico?
O forse dal fatto che reputo ora Aka un mio amico?
Oppure lo devo a quel sorriso?
Oddio se ci penso mi tremano le gambe, ma no dai non a rebbe senso.
Perché dovrei essere così entusiasta per quel sorriso, quel grazie e quel caffè, dopotutto molte volte ho aiutato i miei amici e ne sono stato felice però ora perché reagisco così?!
Se ripenso al suo sorriso provo qualcosa di travolgente, un terremoto che mi sta facendo vivere.
Mentre sistemo la camera perso in tanti pensieri e canticchiando, arriva Sam, che aveva trascorso la notte precedente a consolare Giulia in piena crisi con Sangio, prepara la sua sacca per andare a lezione e nel frattempo continua a fissarmi, poi con un sorriso malizioso mi dice:
"Tancredi ti sei mica innamorato?"
Come un un fulmine a cielo sereno...non sapevo cosa dire, non pensavo a questo, non poteva essere questo, non aveva senso, no no..
"No!"
Samu scoppia a ridere e mi dice:
"Stavo scherzando, però se reagisci così probabilmente ho fatto centro.
Dai poi mi devi dire tutto, stanotte dormirò ancora da Giulia, ma appena si riprende torno di qua con te e Aka e mi dovrai raccontare tutto.
Ora vado a lezione."
Esce ridendo e io rimango lì a fissare nel vuoto con in mano la stessa maglietta che sto spiegazzando nervosamente.
Oddio stanotte sarò da solo con lui..

Mi sono realmente innamorato?
Avrà ragione Samuele?
Ma dai è impossibile, io sono etero e anche lui, non ho mai provato interesse per un ragazzo, perché dovrei iniziare ora?
Sarà solo un momento così, il bisogno di affetto che fa sì che io lo cerchi da ogni fonte, un po' di attenzioni fanno sempre piacere, si si è solo quello.
Basta, basta devo uscire da questa stanza se no potrei soffocare con tutti questi pensieri, apro la porta e mi trovo davanti Luca che sta per entrare, ci scontriamo, come era capitato altre decine di volte, per un'istante i nostri corpi sono vicini, praticamente siamo l'uno contro l'altro, io rimango immobile sovrastato da un piacere travolgente, incosciamente sto per allungare su di lui le mani per toccarlo, ma lui mi riporta alla realtà parlando, credo abbia detto qualcosa tipo che sono sempre sbadato e in mezzo, ma non so perché io ero ancora in una fase come di transizione, nella mia realtà lo avevo spinto verso di me e baciato, lui non aveva fatto nessuna resistenza e m'aveva stretto a se, ma nella realtà era già in stanza, m'aveva schivato passando ed era entrato in bagno ed io ero ancora lì sulla soglia della porta in preda ad una frenesia mai provata.
Solo il vociare degli altri mi aveva risvegliato dai mie sogni, ma cosa stavo pensando?
Sono davvero impazzito?
Però quel pensiero di baciarlo mi continua a ronzare in testa e mi rende davvero felice.
Anche se rimarrà solo un'utopia provo una gioia immensa a questo pensiero.
Ci sono giorni che trascorrono velocemente e altri che sembrano eterni, chissà come sarà questo?
Questo che mi servirà per capire se provo qualcosa e soprattutto cosa provo.
Questo che mi porterà alla notte con lui..



spazio autrice:
Ecco anche il secondo capitolo come promesso!
Buona lettura, e lasciate la stellina, graziee!

𝑀𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙'𝐴𝑙𝑏𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora