he's back.

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louis

"Ti amo." Mi dice lasciando un bacio sulle mie labbra. Ridacchio e lo stringo tra le mie braccia.

"Voi due siete così carini che mi fate venire voglia di uccidermi, fanculo." Dice Niall mangiando una fetta di pizza.

Tutto il gruppo è riunito attorno alla televisione e sta guardando un film su dei ragazzi che hanno il cancro. È uscito qualche anno fa, ma non ricordo il nome.

Volevamo tutti prenderci un giorno di riposo. Praticamente un'intera giornata in cui stare seduti, lontani dal lavoro, a guardare film.

"Questo film mi fa venire ancora più voglia di uccidermi." Dice Niall.

"Smettila di fare il drammatico." Risponde Zayn accoccolandosi a Liam.

Niall è seduto da solo tra le due coppie, e ad essere sincero mi dispiace per lui. Ma sembra essere felice del suo cellulare e dell'enorme fetta di pizza che ha in mano.

Nella seconda parte, quando uno dei ragazzi col cancro muore, sentiamo bussare alla porta.

"Merda, qua stiamo tutti piangendo e c'è qualcuno fuori!" Mi asciugo le lacrime. Harry ridacchia e mette in pausa il film.

Zayn, Liam, Niall e Harry mi guardano mentre apro la porta, ma faccio un passo indietro quando vedo chi c'è.

Guardo gli altri, spaventato.

"Louis?" Harry si alza. "Chi è?"

"Ciao Lou." Dice entrando in casa senza permesso. Rimango fermo, scioccato, col cuore che martella nel petto. "Pensavi che non ti avrei trovato?" Ride Austin, un ghigno maligno sulle labbra.

"C-che cosa vuoi..." Balbetto. Vedo Harry che si sta avvicinando a me, ma alzo la mano per farlo fermare. Austin non può vedere gli altri a causa della porta, ma io sì.

"Dov'è il tuo ragazzo succhia cazzi?" Sbotta spingendomi indietro. Esalo un respiro, scuotendo la testa quando Harry riprova ad avvicinarsi.

Muovo la mano in modo che possano uscire dalla stanza e nascondersi da qualche altra parte.

Lo fanno tutti in silenzio, tranne Harry che si piazza dove può vederci, ma ad una buona distanza.

"Non hai risposto alla mia domanda." Dico.

"E tu non hai risposto alla mia." Sbotta, spingendomi nuovamente. Ignoro le sue azioni e mi massaggio la spalla che ha colpito il muro.

"L'ho chiesto per primo." Dico con coraggio. Non sono mai stato così terrorizzato.

Immagino che sia normale dopo essersi trovati davanti lo zio che ti abusato.

"Volevo solo punirti. Un frocetto come te merita una lezione dopo avermi fatto finire in galera." Mi dà uno schiaffo.

Sussulto dalla sorpresa.

"Ma che cazzo." Urlo tenendomi la guancia.

"Dov'è lui?" Sbotta, avvicinandosi sempre di più.

"Via! Se n'è andato!" Grido.

"Ti ha lasciato?" Mi provoca, ridendo. Scuoto la testa.

"No! È a lavoro!" Dico. Si guarda intorno.

"Non ti credo. Sono sicuro che ci sia qualcun altro qui."

"No, sono solo. Tutti quelli con cui vivo hanno un lavoro e sono lì." Mento, le mani iniziano a tremare.

"Louis, ti consiglio di non dirmi menzogne." Tira fuori qualcosa dalla tasca.

Sento il respiro che si blocca e il cuore che salta qualche battito. "Austin, non farlo." Lo prego.

"Non dirmi cosa devo fare!" Urla. "Mi hai fatto finire in carcere. Non ti ho fatto niente!" Mi spinge contro il muro, portando il coltello che ha tirato fuori dalla tasca alla mia gola.

Deglutisco. È meglio non discutere.

"Non. Fargli. Del. Male." Dico tra un respiro e l'altro.

"Non sono qui per ferire loro." Risponde. "Ma per mettere le cose al loro posto."

Non puoi mettere a posto a casa di un disordinato.

Smettila Louis! Non è il momento di scherzare quando hai un coltello puntato alla gola.

"Come? Che hai intenzione di fare?" Dico. "Uccidermi? Picchiarmi? Già lo hai fatto e ti ho fatto sbattere dentro per la merda che hai combinato." Gli urlo direttamente in faccia.

E con questo mette via il coltello e mi dà un pugno in faccia. E poi un altro, e un altro ancora. Cerco di coprirmi il viso con le braccia ma questo non lo ferma dal colpirmi.

Non cerco neanche di rispondere alle sue azioni. Sono disarmato e due volte più piccolo di lui. Non ho alcuna possibilità contro di lui.

"Fermo!" Grido. "Fermo!"

"Per l'amor di Dio, fermati!" Sento la voce di Harry.

Cazzo. Cazzocazzocazzo.

I suoi pugni si fermano. Sento dei passi venire verso di noi, immagino siano Liam, Zayn e Niall.

Asciugo il sangue dal mio viso e noto che il mio naso sta sanguinando lungo il collo e le labbra.

"Mi hai mentito?" Mio zio mi osserva nuovamente. Abbasso la testa, pronto ad un altro colpo, trattenendo il sangue che esce dal naso.

"No! Fermo!" Harry lo spinge via.

"Non toccarmi!" Spinge Harry contro la parete.

"Basta!" Lo supplica Liam.

Niall mi aiuta a tenere la testa chinata mentre porta un asciugamano al mio naso. Inizio a vedere sfocato.

"Non fargli del male!" Lo prego, spingendo via Niall delicatamente.

Lui ride, tirando nuovamente fuori il coltello. "Tornerò presto." Dirige un occhiolino a Harry e corre via.

In quel momento scoppio in lacrime. Non dal dolore o dalla paura che mi possa colpire di nuovo, ma perché può fare del male a Harry o ai miei amici.

È colpa mia se loro non sono al sicuro. È colpa mia se le loro vite sono in pericolo come la mia.

"Louis." Harry si siede accanto a me, guardandomi e asciugandomi le lacrime. Allontano l'asciugamano dalle mie labbra.

"Andate tutti via e non tornate."

soggy fries 》larry au [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora