CAPITOLO 9

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Hermione' s POV

Avevo le lacrime agli occhi, ma non potevo mostrarmi debole davanti a lui, cosí inspirai profondamente con respiro tremante  e mi voltai, decisa ad andarmene senza degnarlo di uno sguardo. Come un fulmine, mi esplose la voglia di dargli un pugno sul naso, come feci 2 anni prima, così mi girai verso di lui.
Poi vedendo i suoi occhi che mi guardavano con colpevole tristezza feci sparire l'idea ed una lacrima serpeggiò sulla mia guancia proveniente dall' occhio sinistro.
Draco mi si avvicinó di colpo allungando un braccio e prese fiato, come per dire qualcosa, ma si bloccò di colpo. Mi diede le spalle e con passo elegante e fiero si allontanò.

Mi avvicinai velocemente a Ginny e lei esclamò con entusiasmo: - Com'è andata?! -
- Andiamo, o faremo tardi a cena. - dissi cercando di non tralasciare alcuna emozione.
Lei non disse altro. Aveva capito che non era il momento. L'ho adorata per questo. Volevo solamente restare da sola, da sola con me stessa.
" Come ho potuto farmi mettere così nel sacco?! Eppure avrei dovuto saperlo! Ma perché era così arrabbiato?! É impossibile che la lettera sia già arrivata. In teoria sarebbe dovuta cadergli vicino al piatto a colazione.
Beh una cosa é certa: ho chiuso con lui. Non manipolerà più la mia mente come un parassita!  Perché è questo che lui é: un virus, un batterio. Consuma tutte le risorse del luogo dove si stabilisce per poi trasferirsi in un altro posto da distruggere. " Stavo solo mentendo a me stessa, ma ero troppo devastata per ammetterlo in quel momento.
"Ma come posso aver perso così tanto tempo e sciupato il mio rendimento scolastico per un biondino?! Sono proprio una stupida. Ronald ha ragione: Ho bisogno di rivedere le mie priorità! Ed é quello che farò.
LISTA DELLE PRIORITÀ
1. Studiare ciò che ho trascurato in questo periodo e concentrarmi sulla scuola.
2. Ronald.
Non permetterò che un ragazzo mi distrugga. Che si intrometta nella mia lista. Che si intrometta nella mia vita, nel mio credo, nel mio IO, nel mio modo di essere, di pensare, di comportarmi. Non permetterò che un ragazzo sia un parassita. "

- Siediti qui! - Disse Ron indicandomi un posto vicino al suo. -Hey... Cos'hai? -
Posai lo sguardo sul cibo. All'improvviso il mio piatto divenne COSÌ interessante: -Oh... Ehm... nulla, nulla. Sto bene -
Gli altri non dissero altro. Gli ero davvero grata per questo.
Avvertii la presenza di un viso che si avvicinava al mio con qualche ciocca rossa qua e là: - Dopo ne riparliamo. Ci vediamo nella Sala Comune all'una. - Mi sussurrò Ronald all'orecchio destro.
Gli altri sembrarono non accorgersene, o comunque facevano finta, perché non dissero niente.  Doppia gratitudine.
"Fantastico, cosa dirò a Ron quando mi chiederà spiegazioni?! Che sono triste perché ho rifiutato l'invito di un ragazzo, per lo più Draco Malfoy, e che lui é arrabbiato per questo, quindi mi ha trattato male ed è per questo che soffro?!
In che situazione mi sono cacciata..." Dissi a 'Me stessa' che ultimamente stava diventando un'ottima amica con cui parlare.

Lo scoppiettante fuoco nel camino della Sala Comune stava per spengersi così decisi di andare a letto.
Ero così piena di pensieri che mi sembrava quasi di poterli vedere girarmi intorno.
Eppure, in tutto quel trambusto, riuscii ad addormentarmi...
***
- Ti amo anch'io Ron-
dissi premendo le labbra su quelle del ragazzo mentre gli accarezzavo i rossi capelli con la mano destra e gli stringevo il colletto della camicia candida con la sinistra.
Finalmente ero felice, finalmente stavo iniziando ad lasciarmi andare quando udii un: - Hey! -.
Un ragazzo dalla figura snella con i capelli biondo platino si avvicinó a noi.
Mi tiró per il maglione via da Ronald e mi spinse al muro più vicino.
- Tu sei solo mia, Hermione. -
- E questo chi lo dice, Draco?! - Aggiunsi ridacchiando, con una punta di sarcasmo. Quasi come se stessimo insieme da mesi.
I suoi capelli scintillavano alla luce dei pallidi raggi lunari che filtravano dalle strette finestrelle. I suoi occhi brillavano e le sue labbra... beh, si stavano avvicinando alle mie...
***
Mi Svegliai.
Erano le 01:15.
Cavolo! Ci eravamo dati appuntamento io e Ron nella Sala comune all'1!
E così con i capelli spettinati, gli occhi socchiusi e la testa ancora mentalmente sopra il cuscino a dormire, scesi le scale lentamente.
Una volta giunta nella Sala Comune, vidi Ron che  ravvivava un po' il fuoco ed io mi misi a sedere in una poltrona di fianco a lui.
- Finalmente sei arrivata! -
Una fioca luce gli illuminava il volto e non potei far a meno di notare quanto fosse carino.
- Miseriaccia Hermione, cosa ti prende ultimamente?! Mangi poco,  sei distante, pensi sempre a chissà Cosa o... CHI - e con una punta di tristezza sottolineò l'ultima parola.
- Sai che puoi fidarti di me. Dimmi, cosa c'é che non va? A me puoi dirlo -
Ed era proprio quello il punto. Mi sentivo in colpa per questo. Lui si fida di me ed io dovrei fidarmi di lui. Ma non potevo dirgli la verità, non potevo ferirlo così.
- Io... Io... -
- L'ho capito sai. -
- Cosa? Capito cosa? -
- Perché ultimamente ti comporti così. Non vuoi dirmelo per non ferirmi ma so la ragione: non vuoi venire alla festa con me, ma non vuoi dirmelo. Tranquilla, non ce l'ho con te, tu mi pia... Ehm Cioè.. mi.. PIACEREBBE andarci con te, ma evidentemente... -
- No! Cosa hai capito! Io voglio andarci con te, eccome se lo voglio. -E poi borbotta: - Ed é questo il punto -.
Lui, che sembró sentirmi, disse: - Cosa? Spiegati. -
- Io.. Ron, il fatto é che... anche un altro ragazzo mi ha chiesto di andarci con lui ed io... gli ho risposto un "no" per andarci con te e... beh mi sento in colpa. -
Per un attimo mi prese la mano e disse: - E chi é questo ragazzo? -
Mi si gelò il sangue. Non potevo mica dirgli che era Malfoy!
- Non credo che tu lo conosca. È un... Tassorosso! Un Tassorosso, già. Io non l'ho mai visto prima, so solo il suo nome, che era scritto infondo alla lettera che mi ha inviato. -
- Mmhh io conosco alcuni di quella casa. E.. qual'è questo nome? -
- Mi pare si chiamasse... Nicholas. -
- Non conosco nessun Nicholas. -
- Beh non è un ragazzo molto popolare. -
- Hermione, sei sicura che sia realmente questo il motivo? -
- Certo! -
- Io vado letto,  é tardi - disse lui, scontento e probabilmente insoddisfatto. - Domani é il grande giorno, non vorrei addormentarmi a mezzanotte -
- Già... Beh Notte allora ! -
- Sì... notte. - disse lui, sconsolato.

Nota autrice
Ciao a tutti!
Intanto, vorrei ringraziarvi per le visualizzazioni, commenti e votazioni. Per me vuol dire davvero tanto quindi... grazie infinite, siete fantastici ♡
Come avete potuto vedere, il capitolo precedente era scritto sotto il punto di vista di Draco. Non so se accadrà di nuovo, ma se sarà così, vi prometto che mi ci impegnerò di più.  Non sono riuscita a cogliere al pieno la mentalità e la psicologia del personaggio. Ci tengo molto a descrivere al meglio ogni persona coinvolta, specialmente Draco ed Hermione.

Se vi é piaciuta accendete una ☆ stellina e se vi va commentate o inviatemi un messaggio.
Al prossimo capitolo!
Vi voglio bene ♡

P.S. scusate se il capitolo é un po' corto

DRAMIONE: Sono le scelte ad esprimere il nostro essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora