CAPITOLO 1

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CAPITOLO 1

É mattino e mi si protende un'altra giornata qui ad Hogwarts. Ormai sono cinque anni che frequento questa scuola, eppure ad ogni nuovo sorgere dell'alba penso a quanto io sia fortunata ad esser qui. Per dimostrarlo mi impegno ogni giorno nello studio. Un po' per curiosità, un po' perché é come se mi sentissi in debito con questo posto, con questo mondo. Sono nata e cresciuta assieme ai babbani e mi sembra tutt'ora surreale il fatto di trovarmi qui, ad Hogwarts, nel mio dormitorio Rosso - giallo a ringraziare il mondo magico per avermi dato quest'opportunita.

Mi metto a sedere sul letto e noto che la mia migliore amica, Ginny, si sta svegliando proprio ora.

- 'Giorno Herm..- annuncia la rossa sbadigliando.

- Ben svegliata Ginny!-

-Che... Che ore sono?-

-07:15 Ginny. Dobbiamo sbrigarci-.

Dopo esserci lavate, aver indossato le uniformi rosse ed oro, ed aver annodato le cravatte, ci siamo incamminate verso la Sala Grande.

C'erano studenti ovunque che si confluivano verso un grande portone.

Io e la mia amica ci sediamo al nostro tavolo dove ci raggiungono il mio migliore amico Harry e... Ronald. Entrambi ci si siedono davanti, il ragazzo dai capelli corvini parallelo a me con Ron accanto a lui, davanti a sua sorella Ginny.

Come al solito era tutto delizioso ed.. ovviamente Ronald si ingozzava come un senzatetto babbano affamato.

-Smetti di rimpilzarti così!- rimproverai il ragazzo dai capelli rossi per l'ennesima volta.

I ragazzi, che ovviamente si erano aspettati una mia reazione, ridacchiarono e la loro risata contagió anche me.

-Hey ragazzi, mi spiace interrompere il vostro farneticare, ma ci tengo a ricordarvi che fra meno di 10 minuti abbiamo lezione di pozioni. Chi lo sente il professor Piton se arriviamo in ritardo!?-

Il mio ammonimento li scosse come un uragano. Harry prese le sue cose e Ron si infiló in bocca quanto possibile per poi iniziare a camminare piuttosto velocemente verso i sotterranei. Magari saremmo arrivati lievemente in anticipo, ma sempre meglio che arrivare in ritardo!

Ci stavamo dirigendo verso l'aula del signor Piton. Fisicamente ero in corridoio, ma non mentalmente. I miei pensieri viaggiavano in oscuri territori arcani ed inesplorati della mia mente. Com'è possibile che gli altri intorno a me fossero Così spensierati, così ingenui. Magari sono io la pecora nera, con le sue riflessioni inutili e vagabonde, senza una meta precisa. Possibile che nessuno si fermasse a riflettere solo per un attimo?!

E poi, mentre inconsciamente subentravo in oscuri e remoti luoghi della mia scatola cranica, andai a sbattere contro di lui, proprio LUI.

-Ma guarda un po'! L'occhialuto, pel di carota e la mezzosangue! Siete il riflesso perfetto della feccia di questo mondo voi tre insieme e la Granger da' un grosso contributo! A cosa stavi pensando, magari a quanto ti resti difficile l'esame di babbanologia? Perché non chiedi ad i tuoi insulsi genitori un aiutino? -

- Dimmi Malfoy, se siamo così sfigati come tu dici, perché non te ne vai? Potresti rimetterci la reputazione a farti vedere con noi. Perché non te ne torni a pomiciare con uno dei tuoi amichetti?! Ops! Non dovevo dirlo?! -

Harry e Ron vicino a me inizialmente erano sorpresi dalla mia reazione, poi iniziarono a ridacchiare.

Draco mi si avvicinó lentamente per poi avvicinare le sue labbra al mio orecchio destro.

- Ricorda queste mie parole Granger: Non-Finisce-Qui! -

E poi, sicuramente per errore, mi sfiorò la mano che ricadeva lungo i fianchi.

In quel momento l'oscurità non esisteva più, perché mi era come esplosa una supernova dentro, irradiando tutto con un'immensa luce.

DRAMIONE: Sono le scelte ad esprimere il nostro essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora