Le avventure di Dante e Virgilio - Gli invidiosi

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Dante e Virgilio arrivano nella seconda cornice.

Dante Narratore: Noi eravamo in cima alla scala che porta alla seconda cornice, che ha un diametro più piccolo della prima.

Virgilio: E pe' forza, è 'na montagna, mica se po ingrandi' mentre salimo! Ma da 'ste parti nun ce sta nessuno?

Dante Narratore: Lì non c'è ombra né immagine che si manifesti.

Virgilio: Grazie ar cacchio, l'ho detto mo io! Se aspettamo ecco che scappi fori qualcuno nun affittemo più!

Dante: Duce mio, allora che facciamo?

Virgilio: E che ne so? Ah, ho trovato! Alza gli occhi al cielo. Oh Sole mio, nun è che ce poi fa' da guida pe' du' secondi? 'N aiutino?

Dante Narratore: Quanto nel mondo dei vivi dista un miglio, tanto di là eravamo...

Virgilio: Ma te voi sta' zitto che sto a aspetta' 'n'illuminazione?

Anima 1:Vinum non habent.

Anima 2: Io sono Oreste.

Dante: Si avvicina spaventato a Virgilio. Padre, cosa sono queste voci?

Anima 3: Amate chi vi ha fatto il male.

Dante: Si nasconde dietro a Virgilio e chiude gli occhi. Duce mio?

Virgilio: Ma che cagasotto! Qua ce stanno le anime degli invidiosi: pe' la legge der contrappasso 'a pena loro se basa sulla carità. E poi nun vedi che ce sta gente addossata alla parete della montagna?

Dante Narratore: Allora aprii gli occhi e vidi ombre con mantelli color pietra.

Virgilio: C'avemo du' occhi, nun ce serve 'a telecronaca! E stamo a ducento!

Dante Narratore: Ed è la duecentesima volta che ti spiego che...

Dante: Ci risiamo! Face palm.

Anime: Maria, prega per noi. Michele, prega per noi. Pietro, prega per noi. Santi tutti di Dio, pregate per noi.

Dante osserva meglio gli invidiosi e scoppia a piangere.

Virgilio: Me so' distratto 'n attimo! Mo che è successo?

Dante Narratore: Mi sembravano coperti di un umile silicio e, così come i ciechi chiedono l'elemosina e l'uno si appoggia all'altro, allo stesso modo...

Virgilio: Avemo capito, taglia! Cerca di consolare Dante come può. 

Dante Narratore: A tutti quanti un filo di ferro chiude gli occhi e li cuce...

Dante: Ti prego, me Narratore, basta! Continua a piangere. Che cosa crudele! Non sopporto quando lo fanno ai falchi per addomesticarli, figuriamoci alle persone!

Virgilio: Meno male che te dovevi esse' d'aiuto! Su, su, coraggio! Nun voi parla' co' questi?

Dante: Sì, ma non vorrei essere offensivo e...

Virgilio: E allora sii breve e acuto!

Dante: Deglutisce. Oh gente sicura di vedere Dio, ditemi se qui c'è un'anima italiana.

Sapia: Fratello, ognuno è cittadino solo del Paradiso, quindi suppongo che tu voglia dire qualcuno che è stato pellegrino in Italia...

Virgilio: Borbottando. Quanta scortesia!

Dante Narratore: Tu lo prendi in giro e lo correggi ogni tre secondi da due cantiche!

Virgilio: Ma è diverso! Io so' la guida sua, lo posso cazzia' e pijia' 'n giro quanto me pare e a modo mio, okay?

Dante Narratore: Se lo dici tu.

Dante: Chi sei tu?

Sapia: Io sono stata senese e mi chiamo Sapia, anche se in vita sono stata una vera stupida: quando i nostri nemici sconfissero l'esercito senese, alzai gli occhi al cielo e dissi: "Ah, non ti temo più!".

Virgilio: Che deficiente!

Sapia: Lo so! Per fortuna mi sono pentita in punto di morte e Pier Pettinaio mi ricorda sempre nelle sue preghiere, altrimenti non sarei qui! Ma tu chi sei? Perché ti comporti come se fossi vivo?

Dante: Dio Onnipotente ed Eterno ha voluto che io compissi questo viaggio nell'aldilà prima della mia morte.

Sapia: E chi ti accompagna?

Dante: La mia guida, che è qui con me.

Virgilio: Salve signo'.

Sapia: Quindi lui è il tuo compagno?

Dante Narratore ridacchia e Virgilio alza gli occhi al cielo.

Dante: Sì, mi accompagnerà fino al Paradiso Terrestre. Vuoi che faccia qualcosa per te?

Dante Narratore: Sottovoce. A parte comprendere le domande ambigue.

Virgilio: Nun sei divertente.

Sapia: Questa sì che è nuova! In ogni caso, ti sarei grata se mi ricordassi nelle tue preghiere. Ah, e se passi in Toscana ristabilisci la mia buona fama!

Dante: Lo farò senz'altro! Cosa stavate confabulando prima tu e il me Narratore, duce mio?

Virgilio: Niente, l'altro te è un imbecille!

Dante Narratore: Oppure lui è troppo ingenuo...

Virgilio: Ma la pianti! Meno male che mancano poche cornici ar Paradiso Terrestre, così me te levo dalle palle!

Dante: Ehm, okay? Scusate se ho chiesto.

Dante e Virgilio continuano il loro viaggio nel Purgatorio.

Scleri da classico - il ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora