Ludovica è una ragazza italiana che inizia l'università dei suoi sogni a Parigi. Nella città dell'amore incontrerà nuove persone e inizierà una nuova vita, e chissà se incontrerà anche l'amore?
Scendo le scale lentamente mentre continuo a tremare dall'ansia. Sono entusiasta di rivedere Kylian, ma allo stesso tempo ho paura. Insomma lui è un calciatore, sarà pieno di ragazze che lo vogliono, mentre io sono solo una semplice ragazza.
I miei pensieri mi conducono al portone che apro lentamente. Appena esco vedo subito Kylian appoggiato alla macchina. Indossa dei semplici jeans blu con le sneakers, una camicia e sopra un maglione nero. È davvero bellissimo.
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Mi avvicino a lui e ci fissiamo per pochi secondi ma che mi sembrano secoli.
"Sei bellissima." Dice guardandomi attentamente per poi aprire la portiera della macchina e farmi entrare.
Lo ringrazio e arrossisco per poi sedermi sul sedile e chiudere la portiera.
"Dove mi porti?" Cerco di rompere il silenzio imbarazzante che si è creato facendo una domanda che mi incuriosisce da giorni.
"È una sorpresa, lo vedrai presto." Continua a guidare e a guardare avanti mentre io mi perdo ad ammirare le luci che illuminano la città.
Quando arriviamo al ristorante Kylian mi viene ad aprire la portiera. Mi prende la mano e insieme entriamo nel locale. Rabbrividisco appena le sue dita si intrecciano nelle mie e sorrido, così come il ragazzo.
Rimango sbalordita non appena arriviamo. Il nostro tavolo è illuminato da varie candele e la vista verso la Tour Eiffel è magnifica. Mi perdo ad osservare Parigi di notte e rimango davvero sbalordita.
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Ci accomodiamo al tavolo e Kylian mi spiega che ha fatto preparare dei tipici piatti parigini, non vedo l'ora di assaporarli.
"Allora come è andata la giornata?" Mi chiede il francese.
"Bene, oggi sono andata all'università e poi ho pranzato con delle ragazze che ho conosciuto in questi giorni. Diciamo che sto cercando di ambientarmi."
"Sono felice che ti trovi bene qui a Parigi. Vedrai che andando avanti col tempo ti innamorerai di questa città."
"Tu invece cosa hai fatto?" Domando volendo scoprire di più su di lui e sul perché non mi abbia detto tutta la verità.
"Niente oggi ho lavorato al mattino e oggi pomeriggio sono andato a casa di un mio amico." Dice velocemente siccome sono arrivati i piatti da mangiare.
Nel frattempo il ristorante inizia a riempirsi di persone. Molte di queste quando entrano osservando Kylian e poi si siedono spettegolando tra loro. Ad un certo punto arriva una famiglia con due bambini che immediatamente si catapultano dal francese e gli chiedono una foto. Il ragazzo acconsente e si alza sorridendo al padre che col telefono in mano scatta la foto.
Kylian si risiede e lo osservo aspettando una spiegazione da lui.
"Scusa, penso di doverti dare una spiegazione." Attendo un suo chiarimento che non tarda ad arrivare.
"Mi chiamo Kylian Mbappé ed è vero che lavoro nel calcio. Sono un calciatore, gioco nel psg e nella nazionale francese." Non dice più niente, attende una mia risposta.
"Lo so. Una mia amica mi ha parlato di te e io ho collegato le cose." Affermo ammirando i suoi occhi.
"Scusami. Non te l'ho detto perché volevo che mi conoscessi come Kylian e non per il mio cognome o per cosa faccio nella vita." Abbassa lo sguardo, sembra triste.
"Tranquillo, all'inizio mi sono offesa ma ora capisco la tua motivazione e probabilmente avrei agito proprio come te." Sorrido e Kylian inizia ad accarezzare la mia mano per poi sorridermi e continuare al meglio questa serata.
Verso le 11 lasciamo il ristorante e Kylian mi riaccompagna a casa siccome domani ha allenamento presto e non può fare troppo tardi.
Quando arriviamo davanti al palazzo mi volto a guardarlo e mi perdo nuovamente nei suoi occhi neri.
Kylian mi osserva e si avvicina al mio viso. Le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza. La tentazione di unirle alle sue è davvero tanta ma ho anche paura. Paura che per lui sia solo una semplice uscita o paura di non rivederlo più se faccio una mossa così avventata. Decido di lasciarli un bacio sulla guancia per poi scendere dalla macchina e salutarlo, promettendogli di rivederci presto.
Appena entro in casa mi appoggio alla finestra e guardo la sua macchina allontanarsi per le vie parigine. Cosa mi stai facendo Kylian Mbappé?