Il sole splende in cielo e illumina dall'alto il paesaggio che sto sorvolando con l'aereo che mi sta portando a Parigi.
Osservo le nuvole fuori dalla finestra, mentre nelle mie orecchie la musica si propaga fino ai miei pensieri. Nel frattempo scorro le foto sulla galleria del telefono e capito su una foto della piazza della mia città: Firenze. Firenze mi mancherà così tanto: avevo la mia famiglia, la mia vita e tutti i miei amici. Ora invece sono sola. Sono lontano da casa e non avrò nessuno pronto a sostenermi. Ho ansia, ma è un'ansia bella. Ho voglia di mettermi in gioco e di iniziare un nuovo percorso da sola, per dimostrare alla mia famiglia e a me stessa che posso farcela senza l'aiuto di nessuno. Insomma studiare giurisprudenza a Parigi è il sogno che ho da quando ho cinque anni e finalmente lo sto per realizzare. Non posso farmi scappare questa occasione.Atterro a Parigi alle 10 del mattino e appena esco dall'aeroporto salgo su un taxi che mi porta al mio appartamento. Si trova in una delle vie principali di Parigi quindi è facile da raggiungere. Apparteneva a mio zio; si era trasferito a Parigi per amore, ma quando mia zia ha chiesto il divorzio lui ha deciso di tornare in Italia mentre zia se n'è andata in Germania lasciando così l'appartamento a mia completa disposizione.
La mia abitazione si trova al terzo piano e purtroppo, essendo un palazzo antico, non ha l'ascensore. Le scale sembrano infinite, mentre le salgo ammiro il palazzo in stile classico e inizio a fantasticare su questa nuova vita.
Finalmente io e le mie mille valigie arriviamo davanti alla porta e la apro, trovandomi davanti un brutto spettacolo. L'appartamento era praticamente vuoto e lasciato senza cura da tempo. Al centro c'era solo un divano, un piccolo comodino e più in là la cucina con un piccolo tavolo e una sedia. La mia camera aveva un letto singolo e una cassettiera dove mettere i vestiti. Il bagno era davvero minuscolo e le pareti bianche erano ormai gialle.
Decisi però di non essere negativa e iniziai a pensare che era una bella occasione per ristrutturare il luogo e decorarlo nel mio stile.Mi faccio una doccia veloce, indosso degli shorts e una semplice maglietta blu con delle sneakers per poi uscire e scoprire la mia nuova città!
Dopi quasi un'ora di camminata, senza accorgermi minimamente dello sforzo in quanto troppo impegnata ad ammirare la gente sui balconi, i piccoli bar e i ristorantini tipici del luogo, l'orologio segna le 13 così decido di fermarmi a mangiare qualcosa e godermi l'atmosfera di un sabato pomeriggio di settembre.
Il cameriere mi accompagna al tavolo e mi lascia il menù: c'è davvero di tutto e io non so assolutamente cosa ordinare.
"Ha scelto signorina?" Mi raggiunge il ragazzo di prima.
"Veramente no, sono così indecisa." Faccio una smorfia e inizio leggere per la quinta volta il menù.
"Posso consigliarti il pollo alla basca?" Mi volto e vedo seduta accanto a me una ragazza più o meno della mia età che mi sorride.
"Va bene, mi fido di lei." Porgo il menù al cameriere e ringrazio la ragazza.
"Piacere mi chiamo Lola. Non sei di quà vero?" Mi presento e le spiego il motivo del mio soggiorno a Parigi e alla fine decidiamo di pranzare insieme e passare il pomeriggio in compagnia.
Parigi già mi piaceva!
Ciaooo! Allora spero via sia piaciuto il primo capitolo. Fatemi sapere nei commenti.🥰
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Paris~Kylian Mbappé
RomansaLudovica è una ragazza italiana che inizia l'università dei suoi sogni a Parigi. Nella città dell'amore incontrerà nuove persone e inizierà una nuova vita, e chissà se incontrerà anche l'amore?