«Anche un piccolo fremito di contatto può contorcere tutta me stessa in un modo surreale.»Per fortuna, sono riuscita a trovare la classe e ad arrivare in tempo prima dell'arrivo del professore e dei miei compagni, così ho la libera scelta su dove sedermi. Nel mentre che aspetto che qualcuno arrivi, osservo meglio l'interno di quest'aula. Le pareti sono di un azzurro pastello e le diverse finestre, danno proprio sull'esterno dove ci sono tutti gli studenti più grandi.
Dopo vari minuti, comincia ad arrivare qualche persona che non conosco, ma so che sono delle matricole proprio come me, perchè si guardano attorno spaesati e osservano ogni angolo di questo posto con occhi stupefatti. Gli unici che oggi faranno lezione siamo noi, i nuovi arrivati, mentre il resto degli studenti ha il giorno libero. Beati loro e beata me, così non devo scontrarmi con Mr. occhi pungenti. Non voglio di certo che mi prenda in giro e passare per la sfigata di turno di questa scuola. Stavolta non mi sarei fatta mettere i piedi in testa.
Aspetto qualche altro minuto e finalmente la classe si è riempita di tutti i partecipanti.
«Buongiorno miei nuovi studenti!» esclama, facendo il suo ingresso in aula il professore.
Porta in mano una marea di libri e sull'altra, una piccola valigetta in cuoio. A primo impatto è un uomo robusto molto buffo, con indosso una giacca multicolor abbinata a dei pantaloni cachi. Porta inoltre degli occhiali da vista più grandi di lui che fanno risaltare la sua calvizia.
«Io sono il professor Lancaster e oggi vi spiegherò come funziona la magia.» con il suo indice fa svolazzare un pennarello, così da scrivere sulla lavagna il nome della materia.
«La magia... qualcuno saprebbe spiegarmi che cos'è?» domanda il professore osservando ognuno di noi, solo che nessuno osa alzare la mano. C'è un silenzio tombale.
«Niente di niente?» richiede ancora, ma dalla nostra parte c'è ancora silenzio. Io di certo non saprei rispondere, perchè tutto ciò è nuovo, strano e bizzarro per me.
«Allora, ve la spiegherò dal mio punto di vista. Per me la magia è un modo di percepire ciò che ci circonda. La vita è piena di magia, per chi la vuole vedere. Ed è quando inizi a guardarti intorno con occhi diversi che iniziano ad accadere cose meravigliose.» punta la mano sopra di lui, facendo spuntare dal soffitto della classe una pioggia di petali bianchi. Meravigliata da ciò, cerco di acchiapparne uno con le mani, ma fallisco miseramente, siccome appena cade sul palmo della mia mano sparisce magicamente.
«Come potete notare, appena ne toccate uno sparisce. Ma per riuscire a prendere il petalo dovete credere nella magia, pensate che sia reale tutto ciò che può essere immaginario.» Finisce di spiegare mentre tutti noi siamo speranzosi a raccattarne uno.
Così, decido di chiudere gli occhi e pensare alla speranza che possa esistere un mondo pieno di magia, che possa esserci un tale forza da sovrastare le altre. Tendo le mie mani a forma di cucchiaio e continuo a pensare alle parole del professor Lancaster, fino a quando non sento un petalo posizionarsi sopra i palmi delle mie mani. Apro gli occhi, entusiasta di avercela fatta e noto che il mio è di un miscuglio di colori molto illuminati.
«Complimenti signorina...» si complimenta il professore posizionandosi davanti a me e guardando con uno strano luccichio il lavoro che ero appena riuscita a compiere.
«Maila, mi chiamo Maila Scott.» rispondo semplicemente e noto che la maggior parte dei miei compagni, cerca ancora di riuscire a prenderne uno in mano. Sono stata la prima a farcela, non ci credo ancora!
«Maila...da quanto vedo dal suo petalo colorato, lei ha il dono dell'arte, è la sua passione più grande che porta con sé da tanto tempo e che senza di ciò non ce la farebbe ad andare avanti o mi sbaglio?» acconsento con la testa, non sapendo ancora come cavolo ha fatto ad indovinare. Ah giusto, è un professore specializzato in questa materia.
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Academy of Bloodwynd
FantasyViviamo sempre con la percezione che le fantasie non esistano, che le storie e le favole siano soltanto frutto della nostra immaginazione. Quest'ultima, può condurci in mondi surreali mai scoperti dall'essere umano e inesplorabili nella vita di chiu...