Academy of Bloodwynd

9. Caramelle.

«Certi sguardi andrebbero evitati, spostano equilibri.»

«Benvenuta nella nostra dimora cioccolatino.»

Aspettando che i battiti del mio cuore rallentino, incomincio ad osservare quello che ho intorno. Davanti a me, al posto dei corridoi di scuola, noto un grande divano in pelle nera (compreso il piccolo tavolino in vetro che giace in mezzo), posto sopra un grande tappeto dai toni del color porpora. Il parquet scuro, si abbina al camino in mattoni, dove sopra è posto un grande schermo plasma. Dall'altra parte del salotto, noto un grande tavolo (anch'esso nero) pieno di cianfrusaglie, lattine di birra e qualche palchetto di patatine mezzi vuoti.

Più avanti, oltre alla sala e un flipper posto nell'angolo più remoto della stanza, ammiro la cucina immacolata che splende di un bianco molto candito, come se nessuno ci abbia mai cucinato o anche solo messo piede lì. Nonostante fuori il pomeriggio regna, dentro questa casa sembra di percepire la notte in arrivo, siccome le pareti scure risucchiano la luminosità e creano l'oscurità.

«Questa è casa vostra? Ma non avete una stanza nei dormitori della scuola?» domando ricevendo solo un'occhiata divertita da loro. Il fratello leggermente più basso fa per prendere parola, ma viene bloccato dall'altro, Nick mi sembra.

«Oh abbiamo provato a stare lì, ma come dire...siamo stati cacciati, anzi ce ne siamo voluti andare noi, anche perchè quelli del nostro piano non ci sopportavano e beh...il sentimento era reciproco. Perciò, appena siamo entrati a far parte degli Skyscanner, noi insieme agli altri, abbiamo deciso di far parte di una confraternita, almeno così possiamo fare anche tutto il casino che vogliamo e non c'è nessuno a romperci le scatole ogni benedetta volta.» guardo Nett per avere la conferma delle parole appena pronunciate dal gemello e noto che sorride pienamente daccordo ricordando qualcosa di a me totolmente ignoto.
Aspetta un momento...se sono in una delle confrternite che ho visto con Piper quel giorno all'innaugurazione, quindi presumo che loro non siano gli unici ad abitare qui.

«Gli altri? C'è qualcun'altro che conivide con voi questa confraternita?» Okay posso sembrare una stupida, visto che mi è appena stato raccontato da uno degli Erinni che ci sono altre persone qui, ma voglio solamente averne la conferma.

«Si certo, gli altri componenti degli Skyscanner ovvero Reval, Damen e Diana, ma lei non vuole neanche restare un giorno intero qui, visto che questo posto (a detta sua) sembra un porcile maschile e quindi preferisce stare in quel buco che chiama dormitorio.» Tutto sommato la nostra camera anche se piccola rispecchia la sicurezza, la serenità e il posto sicuro di entrambe. D'altronde si dice sempre che nella botte piccola risiede sempre il vino buono.

«Va bene...ma ora potete dirmi perchè mi avete portato qui?» spero che qualunque cosa mi chiedano sia sbrigativa, perché non ho miniamente intenzione di imbattermi in due occhi che non fanno altro di inghiottirmi e temere delle mie peggiori insicurezze.

«Ora arriva il bello, dunq-...» inizia a parlare, ma viene interrotto da Nett che fino ad adesso si stava ingozzando di patatine e non so neanche quando ha iniziato a mangiarle.

«Zitto fratello! hai avuto il tuo turno, ora tocca a me.» finisce di mangiare i residui rimasti nel sacchetto per poi accartocciarlo e buttarlo su divano.

«Finalmente, aspettavo questo momento da stamattina! da dove inizio però...ah giusto! Tu sai che ci sono varie creature in questo mondo e di solito le combattiamo pure.» mi ossserva per vedere se è tutto chiaro e io gli faccio segno di continuare.

«Questa volta però, l'abbiamo trovata nel seminterrato di questa casa, ma non è una delle comuni creature che incontriamo in missione e fidati ce ne sono parecchie. La cosa ci è sembrata sospetta e abbiamo deciso di osservarla meglio e quanto mai non l'avessimo fatto, ci è praticaente volta addosso ed ha provato ad attacarci.» i peli delle braccia, incominciano a rizzarsi dai brividi che sto provando ascoltanto tutto ciò.