Prologo

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             -sɪᴀᴍᴏ ᴅᴜᴇ ᴍᴇᴛᴇᴏʀᴇ ɴᴇʟ ᴄɪᴇʟᴏ sᴄᴜʀᴏ ᴅᴇsᴛɪɴᴀᴛᴇ ᴀ sᴄᴏɴᴛʀᴀʀsɪ, sᴇᴍᴘʀᴇ

Tutti noi abbiamo un portafortuna. Un oggettino che trasciniamo con noi da tutte le parti, quella cosa che ci accompagna il giorno di un esame importante, al primo appuntamento con il ragazzo che ci piace da anni, oppure, ancora più semplicemente, nella vita di tutti i giorni.

Il mio portafortuna è una collanina; una collanina il cui ciondolo rappresenta l'iniziale del mio nome: Iustitia. Ma la cosa che rende quest'oggetto tanto importante per me è la storia che c'è dietro che scolpisce un sorriso sul volto di qualsiasi persona io la racconti.

Al quinto compleanno di mia zia Irina, la sorella minore di mia mamma, la mamma le regalò questa collana in oro dicendole le seguenti parole: <<Questa è un portafortuna, portala sempre al collo e poi, quando la prima femmina della famiglia Fallong compierà cinque anni, dalla a lei. Solo allora la dovrai togliere!> e mia zia, per quanto piccola, comprese le parole di mia mamma Ginevra e, al mio quinto compleanno, mi prese in disparte e agganciò la collanina al mio collo recitandomi le stesse parole, forse modificandole leggermente. Possiamo quindi dire che la mia è una questione di eredità, così come tutto il resto che mi circonda.

Ho sedici anni e mi piace pensare a cosa si possa provare a dare il primo bacio, quale emozioni susciti camminare sotto la pioggia e mano nella mano con il ragazzo di cui sei follemente innamorata. Cosa si prova a scappare da un negozio assieme agli amici dopo aver rubato dei sacchetti di patatine, mi piace immaginare a come sarebbe stata la mia vita se fossi senza pensieri tutti i giorni. Pensavo che vivere nel mondo dei sogni fosse da bambini, ma col tempo ho capito che rimanere bambini è meglio che essere divorati dai leoni.

Mi chiamo Iustitia Fallong e questa è la mia storia!

𝓘𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓟𝓸𝓻𝓽𝓪𝓯𝓸𝓻𝓽𝓾𝓷𝓪🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora