Capitolo 16: AH... LA COSCIENZA...

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Quando mi staccai dalle sue morbide labbra, una delle prime cose che avvertii fu un formicolio intenso sulle mie di labbra e il cuore che incominciava a battere a un ritmo normale.

Chiusi gli occhi mentre mi girai dall'altra parte, per uno strano motivo non riuscivo a guardarlo negli occhi... "Che cosa hai combinato Iustitia?" mi riproverò la mia coscienza "E' questo che fanno le brave ragazze?! Si lasciano andare con uno sconosciuto!" Maledetta coscienza

"E' solo un bacio... Non è niente di grave, cosa mia può fare un bacio a stampo?" pensai, cercando di convincermi.

Tra noi calò il silenzio e la ruota si fermò dal girare facendo girare la mia testa e il mio cuore.

<<Wow...>> fu l'esclamazione di Leo.

Sentivo ancora le sue labbra scudo sulle mie, il profumo dolce e amaro della sua felpa che mi copriva le spalle mi annegava le narici.

Non riuscivo più a guardarlo negli occhi, non volevo perdermi di nuova in quella voragine smeraldina.

Mi alzai di colpo dal posto e feci per scendere quando lui mi afferrò per i fianchi: <<Ehiehiehi... Aspetta!>>

<<Io... mi dispiace, non so cosa mi sia saltato in mente>> mi scusai e mi scaraventai nella folla alla ricerca della mia migliore amica che, per quel che sapevo, poteva anche essere partita per la Scozia assieme a Dae.

Sentivo i passi e le parole di Leonardo rincorrermi da dietro: <<Iustitia! Ehi, parliamone!>>

"Dovresti almeno ascoltarlo"

Mi faceva male la testa

"Non puoi scappare così dai tuoi fatti, devi affrontarli!"

Perché l'avevo fatto? Non riuscivo a spiegarmelo...

"FERMATI E DIGLI CHE LO AMI!" e in quel preciso istante mi sentii il polso afferrato da una mano calda che poco prima era sui miei fianchi.

<<Iustitia... Dobbiamo parlare>> Leonardo aveva il fiatone e mi stringeva ancora a sé

<<Non dobbiamo parlare di niente, ok?! Io non ti conosco, tu non mi conosci, ho fatto una cazzata e mi dispiace... io non dovevo>> dissi in un colpo solo

<<Sei solo tu che la pensi così. Se questa è stata una cazzata, allora è la migliore cazzata della storia!>>

Per quegli occhi verdi mi sarei sciolta sotto la luna.

<<Lo so, sei spaventata ma non devi esserlo... Io... I-Io ti amo! Ti amo l'ho detto una sola volta: qui, adesso e davanti alla ragazza che più amo al mondo. Davanti alla miglior principessa Disney del secolo, davanti alla ragazza che fin dal primo giorno mi ha fatto perdere la testa. Sei tu quella che ho scelto e non mi farò da parte! Lo vedo da come mi guardi, lo sento ogni volta che mi passi accanto che anche tu provi lo stesso per me... Allora cos'è che ti ferma?>>

Oh cazzo! A quelle parole, le sue pupille si dilatarono più di prima.

<<Leo...>> balbettai. Non potevo, non ora, dirgli che quello che mi fermava era la paura. La paura di non essere più la figlia perfetta per i miei genitori, la paura di avere un cuore spezzato è la cosa più dolorosa che possa capitare a qualsiasi individuo presente sul pianeta terra.

<<Non voglio una dedica, non voglio un castello, non voglio niente che mi possa portare a superare Biden a livello finanziario... Voglio solo che tu dica che mi ami. Io lo so già, sono già riuscito a leggere il tuo cuore e ho anche capito che c'è qualcosa che ti ferma da me e non riesco a capire cosa...>> Leonardo mi guardò come se cercasse di interpretare il Codice Da Vinci.

<<Anche se fosse come dici tu... >> e lo è <<... io non sono pronta a una relazione...>> dissi tirando il polso dalla sua carezzevole presa.

"E' la verità, Iustitia?" se esistesse un modo per spegnere la coscienza, la mia sarebbe spenta 24 ore su 24.

Lui mi guardò, in un silenzio che mi trafisse il cuore.

<<Devo trovare KatieBell...>> conclusi voltandomi con le lacrime che mi offuscavano la vista

<<Io ti aspetterò!>> sentì gridare Leo con un nodo alla gola.

Mi asciugai immediatamente le lacrime che scivolarono lungo la mia guancia, non era quello che mi avevano insegnato. Non mi avevo insegnato a piangere, mi avevano sempre detto di essere forte perché è il ciclo vitale. Tutti gli esseri umani piangono, ma solo i più forti riescono ad asciugarsi le lacrime prima di farsi vedere nudi nelle nostre debolezze.

Avvistai Kate, dopo essermi fatta un bel giretto di pista, seduta su un muretto e intenta a parlare con Dae.

<<Ei Iustitia!>> mi salutò lei

<<Ciao, mi dispiace interrompere ma dobbiamo andare Kate.>> dissi nel tono più dolce possibile.

E' così difficile nascondere le proprie emozioni. Cercare di ridere e scherzare quando senti le lacrime che stanno solo aspettando la luce lampeggiante del semaforo verde e il nodo alla gola ti stringe sempre più fino a farti male.

<<Dove hai lasciato Leonardo? L'hanno rapito in cavalieri di Notre Dame?>> disse Dae ironico

<<Lo trovi in giro, ti consiglio di chiamarlo>> risposi frettolosa facendo cenno a Kate di sbrigarsi.

Stavamo camminando verso l'autogrill dove avevamo lasciato l'auto parcheggiata. Non volevo stringere ancora una volta quel busto, per quella sera ne avevo avuto abbastanza.

<<Ti vedo alquanto silenziosa...>>

<<L'ho baciato!>> affermai senza togliere gli occhi dalla strada che stava percorrendo

<<COOOOOSAAAAA?!>> esaltò Kate

<<Quello che hai sentito.>>

<<Ma è fantastico! Questo vuol dire che...>> Kate lasciò continuare me la frase

<<Questo non significa niente Kate. Io l'ho rifiutato. Lui mi ha detto che mi ama, che mi aspetterà ma io... non sono sicura di quello che ho fatto>> ammisi

<<Perché?>> fu la sua domanda.

"Lo vorrei sapere anche io il perché"

<<Non sono pronta per una relazione>> cercai di essere già convincente che mai

<<No, questo è quello che hai detto a lui. Io voglio sapere quello che ti dice il cuore. c'entrano mamma e papà?>> io e Kate ci conosciamo da più di otto anni, mi conosceva più di quanto io possa conoscere me stessa.

<<C'entra l'orgoglio della mia famiglia. La fiducia che hanno posto su di me! Io sono l'erede della famiglia Fallong, dell'azienda e di tutto. Non posso mandare tutto all'aria solo per un ragazzo!>>

<<Però manderesti all'aria la tua giovane vita per occuparti di problemi da adulti.>>

"Ha ragione la ragazza" quante volte la coscienza ci confonde le idee?

<<Per ora voglio rimanere così... senza altro a cui pensare se non alla scuola e al mio futuro.>> dissi con un tono deciso, mentre il mio cuore continuava a darmi pugni per le tante cazzate che stavano uscendo dalla mia bocca.

<<Pensaci: un giorno qualcuno colorerà il tuo cuore, ti porterà sulle nuvole, volerete insieme. Ci sarà qualcuno che colmerà il tuo cuore e, allora, tu non potrai più ribellarti perchè sarà il cuore a non permettertelo. Non puoi nascondere per sempre le tue ferite sotto ad un sorriso.>>

Per tutto il tragitto verso casa, in macchina, Kate mi raccontò della sua serata con Dae dopo aver abbandonato me e Leo. La mia migliore amica era così contenta, trapelava gioia ed entusiasmo da tutti i pori, che contagio anche me con il suo umore, tanto che, fino a casa, non pensai più a Leo.

Verso le nove e mezza, stavo accostando la macchina vicino al dialetto di casa James.

Kate aprì lo sportello e prima di scendere esclamò: <<Carina la felpa! Ha stile il ragazzo!>>

DIO! LA FELPA!!! Me ne sono completamente dimenticata!

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