Capitolo 14: "TI FIDI DI ME?"

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Ero aggrappata al suo busto come un koala riposa aggrappato ad un grosso eucalipto.

Stavamo sfrecciando tra le macchine, dietro KB e Dae, con il vento che ci accarezzava i capelli e il sole arancione che batteva su di noi. Non mi ero mai permessa di toccargli nemmeno la mano, non avevi mai avuto un vero e proprio contatto fisico con lui dalla notte del gioco e ora questo contatto così... così... mi faceva rimanere senza fiato e anche senza parole.

Ciò mi provocava quella strana sensazione... Il suo profumo mi allagava le narici, sarei rimasta lì per sempre se non fosse...

<<Per quanto piacevole, siamo arrivati principessa!>> disse aiutandomi a scendere e a togliere il casco pesantissimo per me.

Da lì si riusciva a vedere il mare, le onde che si incontravano con gli scogli a fine tragitto; nel mentre, il tramonto stava calando la sua tenda ed il cielo si tingeva di colori tenui e caldi.

Camminammo lungo la strada, fermandoci a varie tappe: la macchina dello zucchero filato, offerto gentilmente da Dae e poi, la parte più bella: le giostre!

So essere più matura della First Lady, ma bastano solo dello zucchero filato e delle giostre che sono capace di tornare indietro nel tempo di un bel po' di anni.

Seconda tappa: gli autoscontri!

Io e Leo, in una macchinetta rossa super fashion, ci divertivamo ad andare a sbattere contro Dae e Kate, e loro, ovviamente ricambiavano. Abbiamo fatto "Botta e risposta" per più di un'oretta buona mentre i bambini intorno e i loro genitori ci guardavano sconcertati attendendo il loro turno. 

Terza fermata: "Tiro a segno" 

Vi lascio indovinare: chi  è riuscita a portarsi a casa un mega orsetto di peluche? Ma naturalmente la sottoscritta e non solo, sono tornata a casa con un polpo di  peluche regalatomi da Leonardo dove aver vinto dopo vari tentativi.

<<C'è la farò per te e per il mio orgoglio!>> ripeteva ad ogni colpo sparato a vuoto. Persino da arrabbiato era bellissimo. O, per lo meno, il suo viso ti faceva incantare; non sto qua a raccontarvi il sorriso che gli si dipinse un volto quando raggiunse il suo obiettivo. Senza rendermene conto gli saltai in braccio, abbracciandolo contenta per la sua vittoria! La sua stretta era così forte e possente e il suo corpo era caldo e forte. Credo che ormai non ci sia più da girarci intorno, ho paura di essermi innamorata... questa stupida influenza chiamata "amore" alla fine ha colpito anche me credo... ma non ne sono certa.

<<Andiamo sulle montagne russe?>> propose Kate dopo una luuuunghissima passeggiata per le diverse bancarelle.

<<No Kate dai... finiamo la serata in maniera tranquilla, per una volta>> ribattei camminandole affianco

<<Io direi che potremmo anche farci un salto lì>> disse Dae lanciando un'occhiata alla mia amica

<<Io sono condivido ciò che ha detto Iustitia>> mi sostenne Leonardo

<<Ok, bene, allora, visto che siamo due contro due>> disse Kate <<Ci dividiamo! Io e Dae andiamo su quella montagna russa...>> indicò con l'indice un mostro enorme che solo a vederlo mi veniva male << ...mentre voi andate per i fatti vostri>>

<<Ok, ci sto!>> esclamò senza esitare Leo mentre Kate fece un sorrisino soddisfatto.

<<No aspettate!>>

<<Ma tu hai sempre da ridire?>> mi fece eco Dae ironico.

<<Intendo dire che siamo usciti insieme ok?! Avete proposto un'uscita a quattro, voi, e ora "ognuno per conto suo"?>> dissi mimando le virgolette

<<A me non dispiace>> afferma Leo alzando le mani in segno di sera e beccandosi una bella fulminata con il mio sguardo. Forse la cosa che più mi spaventava era rimanere sola con Leonardo, fare scena muta oppure, ancor più imbarazzante, fare qualche bella figura delle mie.

<<Okay andiamo!>> esclamò Kate afferrando Dae per il braccio e trascinandolo dietro di sé.

<<KatieBell!>> le urlai dietro

<<Divertitevi!>> rispose lei girandosi appena per farmi capire che il suo scopo era quello di abbandonarci lì da soli.

Alla mie spalle Leo stava ridendo: <<Lo trovi divertente?>> lo fulminai con lo sguardo

<<Assolutamente no, capo!>> rispose facendosi di colpo serio. Mi sorrise il cuoricino.

Odiavo quando Kate faceva di testa sua ma non potevo di certo legarmela al polso come fosse un palloncino e trascinarla dietro per tutto il luna park!

<<Eh così siamo rimasti solo noi!>> mi fece notare ironicamente Leonardo.

<<Sei un brave osservatore>> lo canzonai io

<<Giuro che non ti mangio>> scherzò Leo facendo un passo indietro

<<E ora cosa combiniamo?>> gli domandai mentre ci guardammo intorno.

Dopo vari giretti intorno a delle bancarelle di dolciumi Leo esclamò:<<Mi è venuto in mente un posto... Ti fidi di me?>>

<<Come?>> che domanda era? Certo che...

<<Ti fidi di me?>> ripeté la domanda allungando la mano verso di me. Io evitavo di rispondergli, anche perchè non sapevo la risposta esatta, e mi limitai solamente ad afferrargli la mano, lasciandomi condurre dal suo corpo.

𝓘𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓟𝓸𝓻𝓽𝓪𝓯𝓸𝓻𝓽𝓾𝓷𝓪🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora