D i e c i

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"Bene, Hyung, è ora che io vada in classe." Gli disse il piccolo omega lasciando la mano del maggiore, che lo teneva con forza.

"Posso lasciarti alla porta?" chiese, prendendo di nuovo la soffice mano del ragazzo, il più basso negò.

"No hyung." Osò dire e lasciò di nuovo la sua mano con uno sforzo, perché ora era lui quello che non voleva lasciarla andare. "E se Suran Noona lo vedesse?" Gli chiese con un tono di rimprovero, e in più sentì un sapore amaro in bocca mentre lo diceva.

Yoongi si accigliò. Non era affatto attratto da quella beta, per niente, nemmeno nei suoi sogni avrebbe avuto qualcosa a che fare con lei, o ci avrebbe anche solo pensato. Per lui sarebbe stato strano -oltre che imbarazzante- pensare a lei come qualcosa di più di una semplice amica o compagna di classe. Jimin da parte sua la apprezzava troppo, perché era la prima ragazza che gli aveva parlato da quando era entrato al liceo, ma qualcosa lo infastidiva quando si avvicinava al maggiore. Nonostante ciò a Yoongi era abbastanza indifferente, infatti, le rispondeva a monosillabi.

"Hai ragione." Era d'accordo. "Vieni." Tirò il più giovane vicino al suo petto, mise le mani delicatamente sulle grandi guance dell'omega. Il più grande sorrise, chiuse gli occhi e gli diede un bacio sulla fronte, era un tocco molto delicato.

Avevano questa abitudine. Come quando Jimin indossava una delle sue felpe preferite del suo hyung solo per indossare qualcosa che gli piacesse, pur sapendo che Yoongi indossasse qualcosa che neutralizzava il suo profumo. La sua essenza era impregnata su quella stoffa quando era a casa o usciva di casa per andare al cinema.

L'alpha si separò lentamente, amando il piacevole calore che sprigionava la pelle dell'omega. Dopo l'amorevole bacio da parte di Yoongi verso il suo piccolo, si separarono lentamente, tanto che Jimin finì per dargli un abbraccio forte. Gli studenti in quel corridoio li guardavano. Non era raro, c'erano volte in cui attiravano davvero molta attenzione.

"Ora puoi andare." Gli disse incoraggiandolo a staccarsi dal suo petto.

"Grazie Hyung." L'omega si avvicinò e gli diede un timido bacio sulla guancia, per poi scappare dritto nella sua aula.

••••••

"Jimin." Il minore sentì che gli stavano parlavano all'orecchio, facendolo svegliare dal suo pisolino. I suoi occhi erano pensati e le sue labbra erano secche. Fece una smorfia sentendosi a disagio.

Guardò l'aula notando come fosse quasi vuota. Alcuni erano seduti sui banchi a parlare con altri compagni, altri mangiavano o usavano il cellulare. Se il professore di orientamento non fosse stato sulla scrivania morente -cioè, più addormentato che sveglio-, avrebbe pensato che avessero del tempo libero. Chaneyol si indicò il polso, facendogli intendere che volesse sapere l'ora. Il suo amico era goffo e imprudente in casi come questi.

"Mancano 20 minuti alla fine delle lezioni Hyung." Si appoggiò di nuovo sullo zaino, coprendosi con la giacca di pelle che lo riparava dal freddo. "Lasciami dormire ancora un po'. " Chiese con una voce soffocata.

"Ti sveglierò per la pausa." L'alpha si tolse la giacca e la mise sopra quella dell'omega in modo protettivo.

Jimin ringraziò per quella comoda e calda possibilità di dormire.

Chanyeol era confuso. Di chi era l'odore che aveva sul suo piccolo compagno di classe? Era un po' geloso, ma non sapeva bene perché. Continuava a ringhiare, ma si ricordò che doveva calmarsi.

Mentre Jimin contava pecore e banane, c'era un ragazzo al suo fianco, che stava per strapparsi i capelli. Ripassava alcuni appunti dalla lezione di chimica di un'altra compagna, ma lui era lì, senza capire e stare attento a tutto. Decise di prendersi cura di sè stesso su richiesta del suo lupo.

Il giovane non odiava la materia, odiava solamente non riuscire a capire cose che per altri del suo gruppo erano facili. Era solo che la procedura gli risultava rivoltante.

Si udì il tintinnio della campanella nell'istituto. L'alpha osservò il ragazzo dormire, un'immagine davvero tenera, peccato doversela tenere per sé in quel momento. Cominciò a provare a svegliare dolcemente Jimin, qualcosa che non riuscì a fare.

"Park..." Mosse un po' la spalla per svegliarlo. "Park, devi svegliarti." Disse stringendogli la spalla con un po' di forza e cullandolo un po'. "Devi mangiare qualcosa, dai." Iniziò a disperarsi quando non riuscì a svegliarsi, non sapeva che il piccolo avesse il sonno pesante.

L'alpha si arrese, era meglio andare a comprare da mangiare per entrambi e mangiare insieme. Uscì dalla stanza lasciando l'omega addormentato da solo. Sperò che in quei minuti d'assenza stesse bene, ma prendersi cura della sua salute veniva prima. L'alimentazione era un fattore importante.

Nel frattempo, Yoongi si trovava fuori dall'aula a guardare cosa stesse facendo l'alpha con il suo migliore amico. Sapeva che Jimin aveva il sonno pesante se non riposava abbastanza. Si sentì in colpa anche lui. Forse la notte scorsa non gli aveva dato abbastanza spazio nel suo comodo letto, oppure non era riuscito a dormire a causa del freddo, forse era il fatto che non avessero cenato o probabilmente era malato. C'erano molte opzioni e questo lo faceva solo arrabbiare di più. Per un attimo si calmò.

Quando vide che Chanyeol era lontano dall'aula, entrò per controllare che l'omega fosse a posto. Sentì il profumo di Jimin un po' più forte e dolce. Era malato? Il suo alpha ululava in segno di protesta, non era una buona cosa.

Si sedette al posto dell'alpha che era appena uscito, avvicinò la sua sedia al ragazzo addormentato e iniziò a controllare Jimin. Aveva la giacca del ragazzo alto sulle spalle e la spostò per controllargli il viso. Osservò ogni dettaglio del minore. Occhi, guance, labbra, naso e le sue manine da bambino, che aveva appoggiato sulle braccia per dargli conforto durante il sonno. Si sentì una persona cattiva in quel momento. Quando sarebbero tornati a casa lo avrebbe lasciato dormire per un po', in più gli avrebbe preparato da mangiare qualcosa di caldo e non gli avrebbe permesso di alzarsi dal letto finché non si fosse sentito meglio.

"Jimin." Gli toccò il naso con l'indice, era un gesto gentile. "È ora di svegliarsi piccolo." Lo chiamò affettuosamente, il ché era raro.

"Mhm...?" Un suono fece confondere il minore. "Cosa?" Chiese, il minore e da un momento all'altro si sentì le guance bruciare.

Era uno scherzo?

Il suo Hyung gli aveva leccato l'orecchio. Era una cosa carina se pensavano che fosse qualcosa di comune e affettuoso tra i loro lupi. Inoltre, erano molto intimi, non era la cosa più strana che avessero fatto.

"Sei sveglio?" Chiese l'alpha sorridendo.

"Non farlo di nuovo Hyung!" Urlò alterato l'omega, iniziando a pulire la saliva che gli aveva lasciato il maggiore il quel posto particolare.

Non avrebbe mai immaginato che il suo Hyung facesse una cosa del genere. Quell'umidità lo faceva sentire strano. Non era turbato, ma provava disgusto, era antigienico.

"Smettila." Lo zittì il maggiore. "Non è così male." Roteò gli occhi annoiato.

"Fa schifo Hyung." Mise il broncio sembrando troppo carino con le sue guance rosee. "Solo..." Avrebbe balbettato se avesse continuato a parlare.

"Se fosse stato Chanyeol a farlo, a quest'ora saresti eccitato." Rispose un po' seccato e brusco. "Ora vado, ci vediamo dopo." Si alzò e se ne andò lasciando l'omega da solo.

Che cosa aveva fatto?

Sentì il suo cuoricino battere troppo velocemente.

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LedithMontes

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