Capitolo 11✔

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Mi sono appena svegliata per via del caldo.
Siamo a Luglio e si soffoca.

Mi giro per vedere se Dylan era sveglio ma lo trovo che sbava sul letto.
Devo dire però che anche in questa situazione mantiene il suo fascino.
Non so come faccia ad essere sempre perfetto, sempre bello.

Prendo il telefono e leggo quel maledetto nome. Quel nome che vorrei che non ci fosse mai sul mio telefono e nella mia vita.
Sbuffo e leggo il messaggio.

Alessandro
Nicole vorrei invitarti a cena a casa mia per fare pace..... Ti prego, accetta.

Ma davvero crede che io lo perdonerò? Mi ha picchiata, ha tradito mia madre, mi controllava la vita, si sfogava con me quando tornava a casa ubriaco,....
Ogni volta che ci penso i miei occhi si riempiono di lacrime, come in questo momento.
Non riesco a controllarmi. Lo odio con tutto il mio cuore.

Io
Perché non rifai la cosa che hai fatto anni fa?
Dimenticami.

Gli invio il messaggio per poi buttare il telefono sul comodino facendo svegliare Dylan per il rumore. Che idiota!
N: "Cazzo scusa!" dico asciugandomi velocemente le lacrime.
D: "Amore tutto ok?" Mi chiede mettendosi su un fianco per guardarmi meglio.
Io li faccio si con la testa perché se dicevo solo una parola sarei scoppiata a piangere.
D: "Vieni qui.." mi prende il viso tra le mani e mi bacia capendo che ero distrutta.
Appena ci stacchiamo lui mi abbraccia ed io scoppio.
D: "Ehy ehy shhhh... Ci sono io..." cerca di tranquillizzarmi lui.

N: "N-non volevo svegliarti" gli dico sciogliendo l'abbraccio per guardarlo meglio occhi.
D: "ehy non preoccuparti" mi dice lui spostandomi i capelli dietro all'orecchio.
Io li sorrido e poi mi butto sulle sue labbra.

Quando ci stacchiamo lui mi fa mettere la testa sopra il suo petto facendomi addormentare.

POV DYLAN

Non volevo chiederle perché stava piangendo altrimenti l'avrei fatta stare male.

Si era addormentata sul mio petto e la cosa mi faceva sorridere come un'abete.

Dopo un po' di esitazione decido di prendere il suo telefono per controllare cosa aveva visto.

Metto la password 260891, la mia data di nascita, e appena si sblocca leggo la chat aperta di whatsapp.

Questo stronzo la stava facendo soffrire e mi stava davvero sul cazzo. Che razza di persona di merda è?

Odio quello che ha fatto a Nicole e spero di non vederlo in giro perché altrimenti li faccio davvero male.

POV NICOLE

Non so quanto ho dormito, ma quando mi risveglio non trovo più Dylan vicino a me.
Mi giro e vedo l'orario alla sveglia: 10:35.

Mi alzo dal letto e vado in bagno ma appena entro vedo Dylan solo in box. Però.... Bella visuale... NICOLE CHE CAZZO STAI DICENDO! MA CHE PENSI?!

N: "Scusa io.." ero rimasta incatata a guardare i suoi pettorali. Cazzo quanto è bono.
D: "Ti piace quello che vedi?" Mi chiede avvicinandosi.
Il fiato inizia a farsi corto quando lui mi sbatte al muro.
N: "Che vuoi fare?" li chiedo io quasi con il fiatone.

Le nostre facce sono a un centimetro di distanza, anche di meno, e i nostri sguardi sono incrociati fra loro.
Non potevo resistere.
Mi avvicinò velocemente facendo combaciare le nostre labbra in un bacio passionale.

Lui mi prende in braccio portandomi in camera e buttandomi sul letto sempre baciandoci.
Lui mi passa la mano per la gamba, iniziando da sotto ad arrivare sopra, fino ad arrivare a una cicatrice. Mi alzo velocemente e mi allontano.

D: "Tutto ok?" Mi chiede lui.
N: "Io... Scusa è che....." non volevo dirglielo. Ormai questa cosa l'avevo superata..... Non mi aveva mai toccato in quel punto fortunatamente, fino ad oggi.
D: "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Mi chiede avvicinandosi.
N: "No... Lascia stare..."
D: "Amore non lascio stare... Dimmi che cos'è successo... Per favore..." mi implora avvicinandosi lentamente. Aveva paura che il problema era lui e che non volevo più avvicinarmi a lui, si vedeva dal suo sguardo. Stava camminando davvero piano e gli occhi gli si stavano riempiendo di lacrime.

Mi avvicino velocemente e mi butto tra le sue braccia e lui mi stringe forte a sé.
N: "il problema non sei tu.... Sono io"
D: "mi vuoi dire che succede?" Mi chiede allontanandosi leggermente per vedermi in faccia.
N: "Io....mi hai.... Toccato in un punto.... Debole" non sapevo come spiegarlo. Mi faceva male ricordarlo.
D: "Amore ti prego spiegati meglio.... In che senso debole? Non ti devo toccare più?" Mi chiede con le lacrime agli occhi.

POV DYLAN

Lei diceva che le avevo toccato un punto debole ma io avevo paura che non volesse più toccata da me, che non volesse più stare con me....

N:" No amore, assolutamente... È che... Mi hai toccato... una cicatrice..." mi spiega lei prendendomi il viso tra le mani.
D: "Che cicatrice?"
N: "Una cicatrice che mi sono fatta da piccola..." mi risponde lei.
D: "E come te la sei fatta?" le chiedo io. Mi nasconde qualcosa e devo scoprirlo. Sono preoccupato.

N: "Perché tutte queste domande?" Mi chiede nervosa.
D: "Perché sei la mia ragazza e non voglio che ci siano segreti, soprattutto su queste cose" le dico calmo.
N: "Me l'ha fatta mio padre..."
D: "Come te l'ha fatta?" Ci avrei giurato, sapevo che era stato quello.
N: "Dylan dobbiamo per forza parlare di questo?" Mi chiede quasi sul punto di piangere. Non dovevo insistere.

D: "Hai ragione scusa io... Volevo solo..."
N: "Tranquillo..." mi dice con gli occhi lucidi.
D: "Perdonami"
N: "Senti, hai ragione tu. Devi sapere perché mi sono alzata velocemente tutto ad un tratto mentre ci stavamo baciando."
D: "Non sei obbligata, ho sbagliato ad insistere"
N: "Mio padre tornava quasi sempre ubriaco. Un giorno è tornato a casa con una bottiglia di Vodka in mano e quando mi ha vista ha iniziato a sfogarsi con me per tutte le cose che li capitavano.... Era davvero ubriaco... Stava urlando e poi ha tirato la bottiglia atterra... Facendo entrare un pezzo di vetro nella gamba e.... Ho dovuto toglierlo con un intervento.... Perché si era ficcato in profondità.. " mi spiega con le lacrime agli occhi.

Le prendo il viso nelle mani e la bacio.
Lei mette le braccia dietro il mio collo ed io la avvicino a me dai fianchi.

Ci facciamo un po' di coccole nel letto e poi ci addormentiamo

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