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Un anno dopo

Trieste, Italia




E così c'è stato un lieto fine, eh?

Così pare, dato che io e Step siamo riusciti a trovare un lavoro che ci ha permesso di iniziare a pagare subito un affitto. Sono al settimo cielo, perché ho ottenuto una cosa migliore della felicità: la serenità.

Un sentimento più stabile, più affidabile e duraturo.

Trieste è una delle città-stato più ricche d'Europa. Talmente ben amministrata da non essere neanche definibile uno "skuoll": qui tutto è molto più pulito e rifornito, il tasso di mortalità è significativamente più basso e di lavoro ce n'è, e ben retribuito.

Ed è tutto merito di Stefano. Io mi sono limitato a seguirlo e basta, praticamente.

Anche adesso lo seguo, dalla doccia al letto del nostro appartamento. Nostro sì, pagato a metà, come una qualsiasi coppia convivente.

Completamente nudi, ci buttiamo sul materasso e io crollo tra le sue braccia. Inizio a percorrere col dito ogni disegno che trovo sul suo corpo abbronzato.

"Un giorno mi spiegherai cosa significano tutti questi scarabocchi."

Lui mi dà un pizzicotto sul fianco, piccato. "Scarabocchi? E poi perché non me li chiedi ora, i significati?"

"Perché ora voglio baciarti". Rotolo sopra di lui e lo schiaccio col mio peso, che da un anno a questa parte è aumentato.

Mangio molto meglio e regolarmente, l'attività fisica ha scolpito il mio corpo in modo vagamente simile al suo. Mi sono perfino fatto crescere un velo di barba, cosa che mi rende un po' più virile ai suoi occhi.

Lo schiocco delle nostre labbra è prima secco, poi diventa sempre più umido man mano che divoro questa bocca impertinente.

Mi sono innamorato come un cretino qualsiasi di un romanzo qualsiasi, alla fine.

E magari è pure sbagliato, diseducativo, magari dovrei desiderare di meglio dalla vita, ma no. Stefano è tutto quello che ho ed è tanto, per uno come me. Quindi...

Ho imparato ad aggrapparmi alla vita con le unghie e anche senza.

Ho imparato a vivere con una persona spinosa, un po' bipolare e arrogante. Ho imparato ad amare un uomo ermetico, spesso freddo, apparentemente senza spessore e a tratti indigesto... ma con un cuore grande.

Ho imparato ad amare un cuore di plastica.


Fine

Cuore di plasticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora