III - Will

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Era una cosa sbagliata voler aiutare il ragazzo che ti piace?
Will aveva provato a conoscerlo, ma l'altro sembra non volerlo neanche vedere. Non era il tipo di ragazzo che andava lì vicino, flettendo i muscoli e ammiccando, non gli piaceva farlo, pensava che fossero tutti degli idioti quelli così. Will semplicemente parlava con lui, voleva sempre medicarlo quando ce n'era bisogno e non permetteva a nessun altro di farlo. É vero, erano diversi: sole e oscurità. Ma in fondo anche Nico Di Angelo aveva un cuore, cuore che aveva rubato quello di William Solace.

So che sembra strano. Insomma, siamo completamente diversi; ma è proprio questa diversità che mi attrae, voglio scoprire i segreti del suo carattere fino in fondo, voglio amarlo per tutta la mia vita.
Per questo ho provato a conoscerlo: mi sono innamorato.

-Avanti, Nico!-
-Solace, VAI VIA-
-Avanti, solo una!-
Will e Nico stavano litigando al tavolo della mensa perché per conoscere meglio il figlio di Ade, l'altro aveva provato a rubargli una patatina fritta del McDonald. Non l'avesse mai fatto! Nico amava il suo Happy Meal più di qualsiasi altra cosa, e se prendevi anche solo una briciola del suo panino... be' l'unica cosa che potevi fare era scappare. Così Will cominciò a correre, con Nico che lo rincorreva urlando
-Torna subito qui! Solace, la pagherai!- alla fine Will riuscì a farlo arrivare al laghetto delle canoe, e lì si fermò di colpo. Peccato per Nico: aveva accumulato molta velocità, e non riuscì a rallentare; cadde dritto nell'acqua.
-Oh dei!- il figlio di Apollo si precipitò ad aiutarlo, scusandosi in mille lingue.
-Non fa niente! Smetti di scusarti però, mi stai facendo venire la nausea!- sotto lo sguardo sorpreso di Nico, Will scoppiò a ridere
-Scu-scusa- disse, tra le risate
-Cosa c'è di così divertente?- chiese il figlio di Ade, con voce arrabbiata. Gli riuscì male: sorrideva anche lui. Alla fine Will riuscì a calmarsi, e accompagnò Nico alla sua cabina, la cena ormai dimenticata.
-Non mi serve che mi aiuti- disse il figlio di Ade, ma Will non ne volle sapere
-Sono il tuo dottore, devo accertarmi che tu non prenda un raffreddore Signor Tenebra- disse all'altro
-Non chiamarmi Signor Tenebra!- ringhiò lui di risposta, ma si fece accompagnare. Arrivati alla cabina 13, Nico indossò degli abiti asciutti, poi lasciò entrare Will.
-Ehm... Nico- esordì lui, mentre l'altro si lavava i denti
-Mmmh?- uscì un mugugno dal bagno, dato che il ragazzo aveva uno spazzolino in bocca.
-Volevo chiederti... vuveniavedereifuochdartcunme?- gli uscì qualcosa di incomprensibile, e Nico sputò nel lavandino. Si sentì un rumore d'acqua corrente e un'altro sputo, poi Nico uscì dal bagno.
-Ripeti? Non ho capito una parola di quello che hai detto- Will prese un gran respiro
-Volevo chiederti se volevi venire a vedere i fuochi d'artificio con me, stasera. Cioè, adesso. Cioè, tra mezz'ora. Sono tra mezz'ora- si maledisse per essersi incastrato con le parole, ma fu sollevato dal fatto che Nico non rispose acidamente:
-Mmh... non ho mai visto i fuochi d'artificio, e non sono mai uscito con qualcuno. Ma c'è sempre una prima volta. D'accordo, Solace, verrò con te- il cuore di Will fece una capriola
-Possiamo già andare se vuoi!- disse, con un po' troppa foga. Il figlio di Ade aggrottò un sopracciglio
-Cioè, voglio dire... se vuoi possiamo andare adesso, così prendiamo i posti migliori- Nico sorrise
-D'accordo, Solace, andiamo- lo prese per mano (il cuore di Will perse qualche battito) e lo trascinò alla spiaggia.

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