IV - Percy

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Era la serata perfetta: Percy aveva invitato la sua ragazza, Annabeth, a vedere i fuochi d'artificio, e tutte le altre coppie del campo lo avevano fatto. C'era persino Nico Di Angelo, il figlio di Ade. Ed era venuto con... Will Solace?! Percy rimase sbigottito, non se l'aspettava.
Aspetterò tutta la notte se devo, ma voglio vedere un bacio si disse. Peccato che non fu quello che sperava.

Durante i fuochi d'artificio Percy ed Annabeth restarono abbracciati. Ad un certo punto lui notò che la sua ragazza stava morendo di ipotermia, quindi le diede la felpa
-No, Testa D'Alghe, poi avrai freddo- gli diceva, ma lui non la ascoltò e le diede lo stesso la felpa. Annabeth lo baciò e gli sussurrò
-Grazie-
Guardarono il resto in silenzio per tutta la notte, fino a che l'ultimo fu scoppiato creando strisce nel cielo di luce azzurra. Era perfetto: Percy era abbracciato con la ragazza che amava di più al mondo sulla spiaggia, dove le onde incontravano la sabbia e all'orizzonte il cielo toccava il mare. Le braccia di Morfeo avevano accolto tutti i loro amici, erano rimasti solo Percy e Annabeth lì. Sentirono una risata. Non erano soli. Percy si girò e vide Will e Nico chiacchierare. Wow; il figlio di Apollo faceva magie: Nico rideva con gusto. In fondo Percy era contento: quel ragazzo era sempre stato da solo, non aveva mai voluto conoscere nessuno. Will gli avrebbe fatto bene. Tornò a guardare il mare con Annabeth.
-È tutto bellissimo- disse lei a un certo punto -Non vorrei essere da nessun'altra parte se non con te adesso- mi guardò, e i suoi occhi grigio tempesta mi sciolsero. La abbracciai ancora più stretta, e lasciai che poggiasse la sua testa sulla mia spalla. Eravamo lì, tranquilli, a cullarci come bambini nelle braccia di una madre quando Percy sentì delle labbra sulle sue, premute con passione e forza. Delle mani lo presero da dietro la testa, tra i capelli. Il figlio di Poseidone non riuscì a staccarsi, anche se voleva. Non erano le labbra di Annabeth, lo sapeva. Quando finalmente la persona che l'aveva aveva baciato (o meglio, aggredito con le labbra) si staccò, Percy riconobbe degli occhi neri e capelli arruffati dello stesso colore
-Nico?! Per Zeus! Cosa stavi facendo?!- Percy si alzò, lasciando una Annabeth tanto sbalordita quanto schifata seduta sulla sabbia. Nico invece sorrideva
-Percy. Finalmente! Dimmi che è piaciuto anche a te- si avvicinò a Percy e continuò -Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, ma ora che l'ho trovato non perderò l'occasione. Percy io ti amo. Mi sono innamorato quando ti ho conosciuto la prima volta, quando ero ancora un piccolo ragazzino che giocava con le carte di Mitomagia. Te lo ricordi? Ma ora sono cresciuto, ho accettato me stesso, e ho trovato il coraggio di dirtelo, di dirti che ti amo- Nico si avvicinò a Percy e cercò di baciarlo ancora, ma non ci riuscì perché lui indietreggiò, ma sorrise a Nico
-Sentì, Nico... sei un bravo ragazzo, davvero, ma... ecco... non mi piacciono i ragazzi. Io amo Annabeth- la voce di Percy risuonò fredda, e si sentì un po' in colpa, ma non poteva cambiare chi era, non poteva far finta di amare qualcun altro se non Annabeth.
-Mi dispiace- disse
-N-non importa- rispose Nico -Ma grazie per quel bel bacio- e se ne andò, lasciandosi dietro una confusa Annabeth e un ancor più confuso Percy.

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