X - Will

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Will era felice
Strano, dato che stavano andando in missione per salvare suo padre dalle grinfie di un pazzo maniaco.
Eppure Nico riusciva a trasmettergli quell'ebbrezza, quella felicità che neanche Will stesso riusciva a capire.
-Will siamo quasi arrivati, dobbiamo avere un piano- disse Nico, strappando via Will dai suoi pensieri
-Cosa? Ah si... beh, il mio piano è sempre stato quello di non avere un piano, quindi possiamo anche incamminarci- disse Will, sereno, e nonostante Nico fosse stupito dalla reazione del biondo, lo seguì. La Signora O'Leary era già svanita nell'ombra, poiché non poteva trasportarli dentro al territorio protetto dalla barriera magica.

Will non era mai stato lì dove stavano andando, e in un certo senso era contento di visitarlo per la prima volta, anche se lo faceva per salvare suo padre. Arrivati vicino all'entrata si accovacciarono dietro a un cespuglio. C'erano due guardie alla porta.
-Come facciamo adesso?- bisbigliò Will
-Tranquillo, ci penso io- disse Nico. E andò incontro alle guardie.
-Sei pazzo?!- sibilò il biondo. Stava mandando in frantumi la missione, come avrebbero fatto a salvare suo padre? Sguainò la spada e stava per attaccare le guardie quando vide una delle due guardie abbracciare Nico, e l'altra guardare dalla sua parte. Solo a quel punto uscì dal nascondiglio.

Avvicinandosi si accorse che le "guardie" erano innocue: Hazel e Frank proteggevano l'entrata del Campo Giove.
-Hazel! Frank! Ciao! Che fortuna che abbiamo avuto a trovare voi di guardia! Vero, Nico?- disse Will. Calò un silenzio imbarazzato, interrotto solo dai sussurri di Nico e Hazel che però Will sentiva benissimo
-Non gliel'hai detto?-
-Evidentemente no!-
-E perché scusa?!-
-Non lo so!-
-Ma allora...-
-Ok qualcuno vuole dirmi che succede?!- li interruppe Will, impaziente. Nico guardò i suoi piedi
-Non ti avevo...- bofonchiò il figlio di Ade
-Non ho capito un accidente, Nico!- disse l'altro
-Non ti avevo detto che Hazel e Frank erano d'accordo con me- disse chiaramente Nico, ma tenne gli occhi bassi. Will rimase sconvolto. Perché non gli aveva detto che non avrebbero avuto problemi ad entrare? Insomma, era suo padre che stavano andando a salvare, era una cosa importante! Il rapporto che aveva con Nico era importante, lui era importante, e Nico aveva buttato via il suo affetto così, quando Will l'aveva sempre accettato, aveva sempre cercato di aiutarlo.
-Perché?!- disse. Nico non rispose
-NICO DIMMI PERCHÈ!- urlò il biondo, con le lacrime agli occhi. Si sentiva stupido, piangere così per un nonnulla, ma si sentiva anche ferito, e suo padre era in pericolo.
-Non lo so... forse... forse volevo fare l'eroe davanti a te, forse volevo che tu mi notassi. All'inizio avevamo deciso di mettere in scena un atto di eroismo da parte mia: avrei fatto finta di stendere le guardie che in realtà erano Hazel e Frank. Loro si sarebbero girati a faccia in giù così tu non li avresti riconosciuti.
Poi Hazel sarebbe tornata creando un tunnel sotterraneo, col quale ci avrebbe portato al tempio di Apollo, dove pensiamo che sia nascosto appunto tuo padre. Mi dispiace-
Will era esterrefatto
Non capiva perché Nico volesse farsi notare da lui. Cioè, erano in una missione insieme, erano amici, perché voleva farsi notare? Non capiva, anche se ammetteva a se stesso di essere onorato, e felice. E vedeva Nico come un piccolo cucciolo di panda che cerca attenzioni. Lo abbracciò. Si staccò subito, perché capì quanto fosse stupido e quando sentì il corpo di Nico irrigidirsi.
-Scusa- disse -È che... ti perdono. Ora andiamo a salvare mio padre, Neeks- Will sorrise, e anche Nico sembrò felice. Abbozzò un sorriso
-Sì- disse -Andiamo. Hazel, tocca a te-
Ci girammo tutti verso la ragazza, che si concentrò e chiuse gli occhi. I sassi per terra cominciarono a tremare, e a pochi metri da noi si formò un buco che si allargò sempre di più fino a diventare abbastanza grande da far passare una persona. Will spalancò gli occhi, stupito.
-Wow- sussurrò -Ricordami di non farti mai arrabbiare- Hazel arrossì impercettibilmente, poi si avviò verso il tunnel che aveva creato
-Vado io per prima, così vi guido- disse, e scomparì nel buio. Dopo di lei andò Nico, poi io e infine Frank. Sottoterra faceva freddo, ed era umido. Will era in pantaloncini e maglietta, moriva di freddo. Nico si girò e vide che tremava. Si tolse la giacca da aviatore e gliela mise sulle spalle.
-Tieni- disse -Ti terrà caldo. Io sono abituato all'aria degli Inferi- Will arrossì un poco, e gli sorrise. Nico ricambiò, e riprese a camminare.
Will pensava a quello che avrebbero affrontato una volta arrivati, a cosa avrebbe detto a quel lurido verme che aveva rapito suo padre, ma soprattutto a come togliere quelle catene.

Dopo quelle che parvero ore Hazel annunciò:
-Siamo arrivati-

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