Capitolo diciotto

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-Che cazzo stai facendo?-

Harry si volto verso di lui con occhi spalancati, poi sospira.

-Porca troia, mi hai spaventato.-

Sono le quattro di notte, e Louis non ha dormito per niente.
E non perché non avesse sonno (ne ha davvero tanto) ma perché sentiva Harry girarsi mille volte nelle coperte, sbuffare, sospirare ed emettere piccole lamentele.

Poi, all'improvviso, ha deciso di alzarsi e andare in bagno. Non è tornato dopo mezz'ora, così Louis si è avvicinato snervato e ha trovato la porta aperta, mentre il riccio era intento a guardarsi allo specchio decisamente stanco.

-Non riesco a dormire se continui a lamentarti!- esclama, tenendo però la voce bassa.
Non vuole che si sveglino anche tutti gli altri.

Sembra star per ribattere con qualcos'altro, ma poi si ammutolisce e borbotta un "scusami".

-Non è come il letto di casa di Niall, ma non mi sembra così tanto scomodo.- decide di calmarsi, cercando di capire che gli prende.
Harry sembra davvero tanto stanco.

-Non è per il letto, non dormo mai.-

Louis alza un sopralluogo e incrocia le braccia. -Cosa? Dopo il tuo costume di Halloween sei diventato davvero un vampiro o qualcosa del genere?-

Riesce a vedere un piccolo sorriso, ma poi svanisce.
Wow, ha davvero fatto sorridere Harry Styles in quello stato? Sorprendente, ma non che gli interessi più di tanto.

Lo guarda dritto negli occhi, e il liscio sembra rabbrividire.
I suoi occhi sono rossi e le occhiaie sono scure e profonde.

-Non dormo senza le pillole.- oh? -E a volte preferisco non prenderle.-

Okay, Louis ha davvero tante domande, ma non sa se fargliele davvero.
Certo, è curioso, molto, ma non pensa che Harry si metta a spiegargli tutti i suoi problemi. Già dopo aver detto dei genitori gli sembrava molto, ma in ogni caso farebbe la stessa cosa quindi non si preoccupa più di tanto.

-Preferiresti morire dal sonno fino a svenire o ricevere degli effetti collaterali?-

Harry fa una smorfia, probabilmente non sa neanche cosa rispondere.
Sono entrambe orribili come opzioni.

-Vorrei solo poterle non prenderle e dormire tranquillamente.- dice invece.

Ma sa che è impossibile.
È da anni che le prende, e l'unica cosa che fanno oltre ad addormentarlo è provocargli dolori, fisici e non.
Fa tutto schifo.

Il più grande sta cercando una risposta per aiutarlo, ma non ha idea di come fare.

-Perché non riesci senza?- tenta a chiedere.

Dal suo sguardo non sembra voler rispondere, ma lo fa comunque dopo qualche secondo di esitazione.
Lo sta ancora guardando dritto negli occhi ma non riesce neanche a capire quale siano le emozioni che sa provando.

Louis odia guardare dritto negli occhi le persone.
Gli mette ansia, così a volte guarda al centro degli occhi e altre volte sposta lo sguardo a disagio.
Si sente un idiota, ma non è il momento di pensarci.

-I miei genitori sono morti mentre tornavano da un viaggio a notte fonda.- Dio, Louis non ha idea di cosa dire o fare. Harry sta soffrendo e se ne sta accorgendo solo ora. Si sente quasi in colpa di averlo capito solo adesso. -Mia sorella mi ha svegliato all'improvviso urlando e piangendo dopo la chiamata con l'ospedale, io...- si ferma.

Non riesce a dormire per quello?
Ha una specie di trauma psicologico che lo blocca dal dormire?
Non può neanche avere idea di come si senta.

Dusk till Dawn; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora