In un mondo dove ogni Alpha ha il proprio Omega, riusciranno Eren e Levi a superare ciò che il destino li mette davanti?
~Nei suoi occhi di quel colore così particolare che sfumava dal grigio al blu, io, vedevo i girasoli di Van Gogh~
[Tratto dalla...
LEVI POV. Il giorno dopo fui dimesso e Grisha, diede indicazioni a me e Eren su come curare le ferite sulle braccia.
Da lì in poi il tempo passò, forse, anche tropo velocemente. Due anni passarono come un fulmine ed io finalmente mi diplomai. Eren era salito sempre di più di grado, all'interno della galleria d'arte, e quando il proprietario andò in pensione decise di lasciarla nelle sue mani.
Io invece, subito dopo il diploma venni contattato da una casa editrice di manga, dove si complimentavano con me per delle mie bozze e mi chiedevano di illustrare sotto forma di manga, storie già scritte.
Ovviamente accettai e così, iniziai a lavorare con loro.
Vivevamo sempre nella stessa casa e per adesso sembrava andare tutto per il meglio. Certo i litigi non mancavano ma risolvevamo sempre.
Quella mattina ero stanchissimo. Non ero riuscito a chiudere occhio. Una cosa ronzava nella mia testa forse da troppo.
Misty:* dovremmo parlagliene. Sono convinta che sarà d'accordo*
Levi:* ora vedrò Misty*
Quando alle 7 la sveglia di Eren suonò, lo svegliai con un bacio.
Levi:" buongiorno amore"
Eren:" mi piace questo risveglio. Buongiorno anche te, ma dimmi cosa c'è che non va...lo sento dal tuo odore"
Sospirai, magari non sarebbe stato d'accordo.
Levi:" e-ecco...i-io"
Eren guardò l'orologio per poi sobbalzare.
Eren:" amore mio scusami. Devo andare, oggi arriva un quadro e devo essere lì prima"
Si alzò per poi vestirsi velocemente e uscire di casa, solo dopo avermi lasciato un bacio a fior di labbra.
Sospirai. Non ero riuscito a parlargli.
Quel giorno, quindi, ero da solo a casa, Eren era alla galleria.
Ero in cucina a lavare i piatti quando una fitta al basso ventre mi fece piegare in avanti. Credo che mi fosse appena arrivato il calore.
EREN POV. Ero appena rientrato da lavoro. Aprì la porta di casa e un odore dolciastro arrivò alle mie narici. Capì subito che quello era l'odore di Levi quando era in calore.
Lasciai la giacca e la cravatta sul divano e poi, salì al piano di sopra. Controllai in camera ma era vuota. Così mi diressi in bagno, dove sentivo lo scroscio dell'acqua che si infrangeva sul piatto doccia.
Trovai il mio Omega sotto una cascata di acqua fredda, forse per sbollire. Aveva una mano appoggiata alle piastrelle, mentre con l'altra cercava di darsi sollievo. Aveva i fianchi in fuori e questo mi dava una bellissima visuale del suo sedere.
Quando il corvino si accorse di me tolse la mano che teneva tra le gambe e la poggiò al muro, sporgendo ancora di più il bacino.
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Levi:" ti prego~...p-pensaci tu"
Iniziai a sbottonarmi la camicia.
Eren:" lo farò sempre, puoi starne certo"
Una volta completamente nudo, entrai nel box doccia e iniziai a passare la mia mano insaponata su tutto il corpo del minore, che ad ogni mia carezza, tremava dall'eccitazione.
Iniziai a baciarlo sotto lo scroscio d'acqua ed il corvino si aggrappò al mio collo tirando su anche una gamba che io tenni con una mano.
Uscimmo dalla doccia e presi due panni, giusto per non bagnare completamente il letto ed i miei vestiti, visto che probabilmente sul letto era posto il nido.
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Continuammo a baciarci fino a raggiungere la nostra camera. Tolsi nuovamente gli asciugamani e mi sdraiai sopra Levi sul letto.
Iniziai a cospargerlo di baci ovunque: dal viso al collo, dal collo al petto fino alla sua intimità già più che eccitata.
Passai la lingua su tutta la lunghezza senza prenderlo in bocca. Intanto Levi aveva piegato una gamba e inarcato la schiena. Tracciai le vene sporgenti e dopo mi soffermai sulla cappella, facendo dei movimenti circolari. Lo presi completamente in bocca ed iniziai a succhiare nel mentre che muovevo la lingua.
Levi:" ah~ ... Eren"
Aumentai la velocità e poco dopo il mio compagno si riversò nella bocca.
Levi:" mh~" Inarcò la schiena portando la testa all'indietro e strinse i miei capelli.
Mi rifiondai sulle sue labbra, nella quale avvenne un bacio passionale, bisognoso.
Le nostre erezioni erano a contato e, questa frizione, aumentò ancora di più l'eccitazione. Levi si posizionò a pancia in giù sollevando i fianchi. La sua entrata era piena di umori, ragion per cui mi venne da pensare che questo calore era molto più forte dei precedenti.
Entrai dentro di lui completamente e lo presi per i fianchi.
Levi:" ah~" A Levi scappò un gemito di piacere.
Iniziai a muovermi abbastanza velocemente e, i suoni delle nostre pelli ad ogni stoccata, risuonarono nella stanza.
Passai la mia mano sulla schiena di Levi. La curva che formava la spina dorsale quando eravamo in quella posizione era così sexy.
Mi piegai e andai a cospargere il collo di Levi di baci, nel mentre che continuavo con le spinte.
Eren:" ti amo ti amo ti amo~" Dissi in un sospiro.
Dentro Levi mi trovavo sempre in paradiso. Era così caldo e mi stringeva con tutte le sue forze. Tornai su con il busto e aumentai le spinte, sempre più veloci, sempre più mirate.
Levi:" S-si~ Eren ah~"
Eren:" sto per venire amore mio" Dissi con il respiro affannato.
Levi:" a-anch'io~"
Dopo altre poche, ma potenti e precise, stoccate venimmo entrambi.
Il nodo si formò, ed io, mi posizionai di fianco al corvino, che si addormentò sul mio petto.