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EREN POV.
Sentì aprire la botola e scendere le scale. Dopo di che accese la luce e io mi fiondai su di lui, buttandolo a terra di schiena e bloccandolo con il mio peso.

Eren:" ti sei divertito a giocare a guardie e ladri?"

Il ragazzo mi guardò in modo davvero molto strano.

Flock:" sei venuto a riprendertelo? Dopo tutto ciò che ci ha fatto? Dopo che ti ha portato via da me?"

Eren:" non c'è nessun noi. Io lo amo ed è il mio Mate"

Il ragazzo iniziò a piangere.

Flock:" ti ho sempre amato ormai sono quasi 6 anni"

Eren:" siamo due Alpha! Ed io amo lui"

Loki:* ma che cazzo di problemi hai*
Ringhiava, era incazzato nero.

Otis:* mi dispiace, io non ho mai voluto tutto ciò. So cosa si prova a non poter stare accanto al proprio Mate. Lo so benissimo. Anni fa lo trovammo. Era bellissimo. Ma Flock mi portò via da lui. Voleva Eren solo Eren. Perdonami Loki*

Il mio Alpha era incredulo, era praticamente impossibile non essere attratti dal proprio Mate. Si sentì male solo al pensiero di essere obbligato a non poter stare accanto alla sua metà.

Mi alzai e dissi ad Hanji di mandare la polizia e un ambulanza. Mi girai per andare dal mio Omega ed in quel momento, Flock si alzò di scatto con un coltello in mano e si avventò su di me. Aspettai l'impatto ed il dolore, era troppo vicino, non ce l'avrei fatta a schivarlo o a difendermi.

L'impatto però non arrivò mai. Solo un colpo di pistola. Mi girai nella direzione in cui si trovavano i due, credendo di trovare Erwin con una pistola fumante in mano, ma non fu così. Colui che aveva la pistola in mano era Levi.

Levi:" m-mi dispiace"

Disse per poi fare cadere l'arma a terra e svenire.

Mi avventai su di lui. Sentí in quel preciso istante le sirene della polizia e dell'ambulanza.

Lo presi in collo e lo portai di corsa di sopra, dove una equipe medica lo portò di corsa al pronto soccorso.

Lo seguì in macchina subito dopo che io ed Erwin spiegammo l'accaduto alla polizia.

LEVI POV.
Aprì gli occhi ed il colore bianco invase la mia visuale.

Mi guardai intorno e capì di ritrovarmi in una stanza d'ospedale. Sentì poi una presenza sulla mia mano. Eren era con la testa china sul letto mentre, con la mano, stringeva la mia.

Aveva i capelli raccolti in un disordinato chignon e due chiazze scure sotto gli occhi, ma era comunque bellissimo. Lì strinsi di rimando la mano iniziando con l'altra ad accarezzargli la testa.

Improvvisamente entrarono nella stanza anche Erwin ed Hanji con tre caffè in mano. Mi guardarono increduli ed io li feci un leggero sorriso. La castana si fiondò su di me abbracciandomi e svegliando il mio compagno che, appena svegliato e abbastanza incazzato, non si accorse nemmeno che fossi sveglio.

Eren:" Hanji ma che cazzo fai? Lo so che ti manca, manca a me però..."
Non finì la frase che si accorse che lo guardavo.

Levi:" ciao"
Dissi sorridendo e stringendoli la mano.

Eren:" sei sveglio. L-levi sei sveglio. Ti sei svegliato!"
Iniziò a saltellare per tutta la stanza per poi fiondarsi ta le mie braccia baciandomi dolcemente.

Erwin:" bentornato tra noi. Vado a chiamare il medico"

Dopo poco ritornò, con al seguito la fotocopia di Eren, però più grande. Lo guardai stranito per poi guardare il castano.

Il dottore si avvicinò per poi presentarsi.

Grisha:" Grisha Jaeger. Piacere di conoscerti Levi, sono il padre di Eren"

Levi:" piacere signor Jeager"

Grisha:" chiamami pure Grisha. Avrei preferito conoscerti in altre circostanze ma almeno non ti ho conosciuto al funerale. Comunque non hai ferite troppo gravi se non quelle su entrambe le braccia. Come puoi vedere ora sono completamente fasciate e dovranno rimanere così, minimo, fino alla fine dell'estate, è importante che tu non ci prenda il sole. Dovrai cambiare le garze tutte le sere e ti prescriverò una pomata. Domani potresti tornare già a casa"

Eren ringraziò il padre e dopo di che ci lasciarono da soli all'interno della stanza.

Eren:" come stai?"
Chiese sedendosi dove si trovava prima.

Levi:" per quanto io mi sia svegliato da poco, sono ancora abbastanza stanco"

Eren:" allora riposa"
Disse lasciandomi un bacio sulla fronte.

Levi:" anche tu sei stanco. Lo sento chiaramente. Qui ci stiamo bene anche in due e se mi tieni tra le tue braccia starò anche meglio"
Risposi spostandomi da un lato del lettino.

Eren si posizionò al mio fianco e mi accoccolai tra le sue braccia.

Eren:" ti amo"

Levi:" anch'io, e mi sono reso conto di avertelo detto troppo poco spesso"

Lo baciai e dopo di che chiusi gli occhi. Mi addormentai cullato dal rumore dei battiti del cuore di Eren.

Ora che mi era nuovamente vicino era di nuovo una Notte Stellata.

I Girasoli Di Van Gogh (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora