I Girasoli Di Van Gogh (Ereri)

~18

LEVI POV.
Quella mattina eravamo a pranzo dagli Ackerman, mentre la sera saremmo stati a cena dagli Jeager.

Eren mi teneva la mano e così, suonai il campanello. Mia madre venne ad aprirci e, appena ci vide, si fiondò ad abbracciarci entrambi. Dietro la donna, poté vedere mio zio.

Kenny:" yo...Levi"
Disse per poi abbracciarmi.

Salutò poi anche Eren e dopo di che, entrammo.

Prima di poterci mettere a tavola, mancava ancora un po', così ci sedemmo in sala a parlare.

Kuchel:" dimmi Eren, come va con la galleria?"

Eren:" va tutto alla grande"
Rispose con il sorriso sulle labbra.

Kenny:" siete troppo allegri, che avete fatto?"

Levi:" Kenny!"

Kuchel:" oh andiamo, non sono mica tutti come te"

Kenny:" si, ma proprio per questo riesco a riconoscere quando c'è qualcosa sotto. Forza sputate il rospo"

Io ed Eren ci guardammo per poi sorridere.

Levi:" sono incinta"
Dissi sorridendo e portando una mano al ventre ancora piatto.

Mia madre era incredula ma felice, glielo leggevo ne gli occhi. Quello che mi preoccupava di più era Kenny. Si era zittito, e lui non stava mai zitto.

Eren:" Kenny?"

Mio zio, tutto a un tratto, si fiondò addosso al mio compagno facendolo sdraiare a terra.

Kenny:" sarà meglio per te che tu non faccia soffrire mio nipote. È come un figlio per me e se mai dovesse accadere che torni da me, anche solo con una lacrima versata, ti taglierò le palle e te le legherò al collo. Tutto chiaro?"

Eren annuì leggermente spaventato. Dopo di che mio zio si rialzò da sopra di lui.

Kenny:" ok, aspettate adesso sclero. O mio Dio sarò...cosa sarò?"

Kuchel:" tecnicamente io nonna e tu bis zio"

Kenny:" fotte sega della parentela.... sarò nonno!"

Mia madre diede una mano al mio compagno e si scusò per il comportamemto di suo fratello mentre, quest'ultimo, mi venne ad abbracciare fortissimo.

Il pranzo andò bene, se non che, per qualsiasi cosa, mio zio diceva che non dovevo sforzarmi.

Raggiungemmo poi la casa Jeager. Quando arrivammo trovammo ad aspettarci sulla porta Grisha, Carla e Zeke.

Entrammo e, prima di cena, ci mettemmo a parlare in sala.

I genitori e il fratello di Eren iniziarono a raccontarmi alcuni episodi avvenuti quando era piccolo. La madre poi tirò fuori persino un album fotografico.