6) Take your shirt off

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Will's POV

Uscii dalla stanza del figlio di Nemesi.

Liam. Le condizioni di quel ragazzo erano pessime. Le probabilità che ce la facesse erano più basse di quanto immaginassi. Ma non posso perdere la speranza.

Will Solace non perde mai la speranza.

Ma chi voglio prendere in giro. Il Will Solace che tutti conoscono non perde mai la speranza.

Devo farcela. Non posso perdere un altro paziente. Non lascerò che accada.

Domani lo sottoporrò all'operazione. Certo, anche in questo caso le probabilità di riuscita sono poco sopra lo 0, ma se lo lasciassi così non ce la farà lo stesso.

Ce la farà.

Era quasi ora di cena ormai. Ciò significava dover vedere Nico. Ero quasi tentato dal chiedere a qualche mio fratello di visitarlo, ma non potevo. Avevo detto che mi sarei occupato io di lui e così devo fare.

Mi feci coraggio e aprii la porta.

Lo vidi accanto alla finestra. Stava guardando i semidei che si divertivano fuori.

Mi ricordai di quando anche lui era uno di loro, felice e spensierato.

«Sei qui per la visita?» chiese senza neanche voltarsi. Come aveva fatto a sentirmi? Non avevo fatto letteralmente nessun rumore. Quel ragazzo ha avuto troppe esperienze nella sua vita.

«Ehm, io- sì.» per quale altro motivo potrei essere qui?

«Facciamo in fretta dai.» la sua voce era vuota, senza emozione.

Perché faceva così male? Will smettila di fare il sentimentale. Non puoi aspettarti chissà cosa.

«Ok, ho bisogno che tu ti tolga la maglietta.» annunciai. Era la prima volta che gli facevo una tale richiesta. Ma era necessario. Probabilmente questa sarebbe stata l'ultima visita che avremmo fatto.

Ormai le condizioni di Nico erano tornate alla normalità, probabilmente domani pomeriggio potrà tornare alla sua casa.

Anche questo faceva male. Will smettila di essere ridicolo.

Vidi il panico impossessarsi del suo sguardo. Non so perché ma ebbi l'impressione che la cosa non lo mettesse molto a suo agio.

«È proprio indispensabile?» chiese. Cercò di non mostrare nessuna espressione, ma i suoi occhi lo tradivano.

«Sì, Mister Morte.» Non volevo obbligarlo a fare niente, ma era veramente necessario.

«V-va bene» acconsentì. Riluttante si tolse la maglietta e cercò di coprirsi in qualche modo senza farmi capire che si stava coprendo. Come se fosse naturale chiudersi a riccio.

Mi chiesi perché si vergognasse tanto. Non aveva letteralmente nulla di cui vergognarsi. Era bellissimo.

Il suo torace era ricoperto di segni, niente che già non mi aspettassi. 

Non era muscoloso come Jason, ad esempio, ma era comunque perfetto.

«Will ci sei?» Qualcuno mi dica che non mi sono veramente incantato a guardarlo. Oh, dei vi prego, ditemi che non è veramente successo.

Qualcosa mi diede l'impressione che lo stavo veramente fissando.

«Uhm sì, stavo cercando di capire se quei segni che hai sul petto avessero bisogno di qualche trattamento ma mi sembra che resteranno lì per sempre.» E il Colonnello Will salva la situazione un'altra volta con successo.

Golden - SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora