Capitolo 11 - Mister Patriottismo

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~ Zero ~

Si trovavano ancora nella navicella dello S

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Si trovavano ancora nella navicella dello S.H.I.E.L.D quando questa venne momentaneamente parcheggiata nel bel mezzo della foresta alle spalle del manicomio e il sole iniziò a sorgere lentamente. Il cielo che si estendeva infinito sopra le chiome degli alberi della boscaglia passò da un blu intenso ad uno più chiaro, segno che il mattino sarebbe presto arrivato.
Erano le cinque in punto e cinque erano anche le tazzine di caffè che Tony aveva consumato nell'arco di quelle poche ore. Clint ne guardò la pila sul tavolino con le mani poggiate sulle ginocchia delle sue gambe e subito dopo si concentrò sugli occhi stanchi dell'uomo di fianco a lui.

"Dopo tutto questo caffè dubito che dormire rientrerà nei tuoi programmi questa sera."

Tony emise un grugnito stanco e infastidito prima di alzarsi e stiracchiarsi, facendo scrocchiare le ossa delle braccia.

"Non voglio più sentir parlare di missioni notturne, e questo vale per tutti voi. Chiaro?" Disse l'uomo indicando i suoi compagni uno ad uno, nonostante alcuni di loro sembravano avere un'aria più stanca della sua. Infatti, Natasha era stata la prima a prendere sonno non appena aveva parcheggiato la navicella con l'aiuto di Bruce e ora dormiva tranquilla seduta su di una poltroncina usando, in maniera arrangiata, una giacca come coperta.

Dopo aver masticato a vuoto un paio di volte, Tony si voltò nella direzione opposta a quella a cui aveva guardato fino a quel momento e si soffermò a fissare il corpo della giovane ancora adagiato sul divanetto, nella stessa posizione di qualche ora prima.
Da quando aveva perso i sensi dopo quell'incontro ravvicinato con Iron Man e aver visto i vestiti di "Andrew" smaterializzarsi davanti ai suoi occhi, Lydia non si era più risvegliata, destando l'attenzione di tutti all'interno di quella navicella. Steve aveva posato due dita sul suo polso per controllare che fosse ancora viva e tirò un sospiro di sollievo non appena sentì la pelle della ragazza pulsare contro i propri polpastrelli. Nonostante la sua situazione non sembrasse essere tragica, Bruce aveva preferito tenerla sotto controllo verificando il suo battito ogni ora. Ciò che lo preoccupava era il fatto che lei ancora non aprisse gli occhi o sembrasse essere in procinto di risvegliarsi da quello stato di trance. Ma ogni volta che tutti sembravano crederla spacciata, il respiro caldo di lei colpiva le dita di Tony quando le avvicinava alla bocca per controllare che fosse ancora in vita.

"Sono preoccupato." Disse Thor alzandosi da sedere e camminando verso il corpo di Lydia.
Lo guardava avvicinando a lei le dita della mano senza mai sfiorarla nemmeno con le punte.

"Ancora non si risveglia... e se fosse grave?"

Bruce si stiracchiò cercando di lisciarsi la camicia. "La porteremo in ospedale allora... ma non è detto che ci sia da preoccuparsi. Insomma... vedere Iron Man davanti ai suoi occhi deve averla parecchio emozionata." Disse il dottor Banner cercando di alleggerire la situazione.

"La sua reazione la considero più che lecita ma preferirei non vivere con il peso di avere il cadavere di una innocente sulla coscienza." Replicò Tony mentre lo sguardo di Thor si fece serio e pensieroso.
Il Dio del tuono si sedette sul materasso e portò le mani chiuse a pugno vicino alla bocca, evidentemente turbato da qualcosa.
"Qualcosa non va?" Domandò Steve incrociando le braccia e rivolgendosi al suo compagno. Gli occhi di Thor si incontrarono con quelli altrettanto chiari di Steve e lo squadrarono per qualche istante. Era chiaro ed evidente che nonostante gli Avengers fossero riusciti nel loro intento, per Thor ci fosse ancora qualcosa che non andava e che non lo faceva stare tranquillo. Suo fratello si trovava finalmente con lui dopo molto tempo, ma sapeva che tutto non si sarebbe arrestato con solo un abbraccio e una pacca sulla spalla. Doveva cercare di capire cosa avesse fatto durante tutto questo tempo ed era certo che Loki non gli avrebbe detto tutta la verità. Ormai lo sapeva, lo conosceva e mai e poi mai avrebbe potuto vivere con il dubbio di un imminente pericolo che avrebbe potuto mandare a monte la pace su Asgard e tra i nove regni.
Prima di fare ritorno a casa avrebbe voluto avere delle informazioni in più sulla situazione di Loki e nessuno poteva aiutarlo in questo se non colei che sembrava lo avesse aiutato a fuggire, ma non se lo svenimento di Lydia fosse passato al coma o peggio, se lei si fosse spenta.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora