Capitolo 44 - Devi imparare ad accettare

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~ Lydia ~

Nella mia mente era calata la nebbia. Riuscivo a concentrarmi solo sulle sue labbra e sulla mia volontà di volerle assaporare anche solo per sentire gli schiocchi provocati dal nostro bacio.
Loki era fermo davanti a me e non diceva una parola.
Uno strano senso di ansia si fece largo nel mio petto e mi strinse, facendomi sentire soffocata.
Mi sembrava quasi di udire ancora l'eco delle mie parole vibrare tra le mura di quel posto. Ma era solo immaginazione, perché c'era silenzio. Un silenzio che mi avrebbe fatta ammattire.
Non ne potevo più di tutta quella quiete sebbene il caos che cercassi era proprio dentro la mia e la sua testa.

Gli occhi lucidi di Loki mi squadrarono dalla testa ai piedi, le sue sopracciglia rimasero corrugate.

"Che cosa hai detto?"

Quella domanda mi aveva fatto accapponare la pelle dall'inquietudine.

Accarezzai dolcemente il suo naso con il mio e, appena lo feci, lui si allontanò. Compì un passo indietro e spezzò il nostro contatto, lasciando che le mani scivolassero lentamente dalla mia presa.
La presa di cui avevo tanto bisogno.

"Che ti amo..."

Gli dissi cercando di abbozzare un lieve sorriso e non pensare al perché stesse facendo tutto questo. Ma era difficile. Troppo difficile.

"Non sai cosa stai dicendo."

Disse scuotendo la testa in negazione.
E il mio cuore perse un battito.

"No Loki, lo so eccome. Non mi permetterei mai di parlare a sproposito!"

Lui si allontanò ancora, mimava continuamente un No con il suo capo e si agitava sempre di più.

"Devi imparare a distinguere quando la compassione parla attraverso la bocca o meno."

Mi diede le spalle.

"Come?"

"Hai sentito."

"E tu devi imparare ad accettare il fatto che qualcuno possa amarti davvero!"

Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo cercando di non crollare davanti a lui. Ma anche questo sembrava essere una vera impresa. Sentivo il petto pesante. Mi stringeva di nuovo e in un batter d'occhio ebbi la sensazione di aver rovinato tutto.
Volevo tornare a qualche attimo prima, a quando ancora eravamo nella sua stanza e lui si prendeva gioco di me per il mio essere così imbarazzata. Ma sapevo che non sarebbe mai stato possibile.
Il tempo sembrava essersi fermato e proprio quando lui stette per ribattere a ciò che gli avevo detto, il portone del salone si aprì.

La sagoma di Odino creava ombra sul pavimento e in un batter d'occhio mi salì il cuore in gola.
Ma lo sguardo stanco di Loki diede vita alla mia preoccupazione, concretizzandola.

"Grazie al cielo non sono stato privato anche della vista dell'altro occhio."

Era da tempo che non lo vedevo e non avevo nemmeno mai avvertito il bisogno di sapere come stesse.

"Non c'è inganno che possa tenere a tutto questo. E sdegno più grande nel rendermi conto che le cose non sono dove dovrebbero essere."

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora