~ Lydia ~
Mi fermai vicino ad una roccia piegandomi in avanti e poggiando le mani sulle ginocchia, la fronte leggermente sudata e il fiato corto. Avevamo corso a lungo e senza una meta precisa. L'unico obbiettivo fissato nella mia testa era allontanarci dal manicomio il prima possibile e prima che qualcuno potesse accorgersi dell'assenza di Andrew.
Lui si trovava dietro di me altrettanto sfinito, con i capelli neri spettinati e le labbra tirate per riprendere fiato. Anche lui era piegato in avanti ma, invece di stare in piedi vicino a me aveva preferito sedersi su quella roccia per dare ai muscoli delle sue gambe un attimo di tregua.
Se avessi avuto la macchina sarebbe stato tutto più semplice ma non avrei mai potuto parcheggiarla davanti alla struttura. Qualcuno l'avrebbe notata e avrebbe sicuramente iniziato a porsi delle domande che ci avrebbero messo soltanto in difficoltà."Come ti senti Andrew?" Gli domandai avvicinandomi a lui.
Andrew mi guardò con i suoi occhi incredibilmente azzurri e deglutì.
"Non avevo mai corso così tanto..." sospirò alzandosi lentamente. Le mani accarezzarono le sue cosce e portò la testa indietro prima che il vento che colpiva la zona non si fece improvvisamente più forte, seguito da uno strano rumore metallico. Alzai lo sguardo verso l'alto seguita da Andrew e vidi con grande stupore, levarsi sopra le nostre teste, una navicella simile a quella dei servizi segreti che avevo visto nei film tantissime volte.
Era nera e sulla sua superficie erano poste delle striature di colore blu che la rendevano particolarmente appariscente nel buio del cielo notturno.
Corrucciai le sopracciglia e mi avvicinai ad Andrew intimorita, quasi nella speranza che lui potesse darmi un minimo di protezione. Ma quando i miei occhi si posarono sul suo viso, notai che era stupito tanto quanto me, al punto da guardarmi interrogativo per qualche istante e riprendere a fissare quell'oggetto sopra di noi. Ma chi erano questi tizi? E cosa stavano cercando da noi?"Loki, metti le mani in alto e non compiere gesti azzardati."
Dall'astronave sentii provenire la voce metallica di una donna. Parlava in maniera piuttosto decisa e si stava rivolgendo ad Andrew chiamandolo con un altro nome. Con le sopracciglia più corrucciate di prima, spostai lo sguardo su di lui e lo vidi guardarmi altrettanto interrogativo una seconda volta. Ero spaventata... di nuovo. Non era una novità ormai che fossi intimorita da qualcosa, ma di tutta questa situazione non sapevo più che cosa pensare.
Cercai di decifrare in maniera più minuziosa possibile l'espressione di Andrew per cercare di capire in che altro guaio ci stessimo cacciando. Ma, non appena incontrai di nuovo il suo sguardo, riuscii quasi a vedere me stessa nelle sue iridi azzurre. Andrew era spaventato e intimorito, mi guardava come un cane bastonato e lui stesso non faceva che manifestarmi le stesse emozioni che stavo attraversando io in quel momento."Loki, mani in alto e non compiere mosse azzardate."
Ripetè la voce metallica di quella donna non notando nessuna reazione da parte di Andrew. Continuava a chiamarlo in quel modo: Loki. Ma io non sapevo chi fosse Loki. Sapevo solo che di fianco a me c'era Andrew Kahnwald e nessuno che portasse quel nome così strano.
Le nocche della mia mano toccarono per qualche istante quelle di Andrew e lo vidi indietreggiare terrorizzato.
Mi avvicinai di nuovo a lui prendendogli di nuovo la mano e sentendo quanto morbida fosse la sua pelle. Temevo che avesse avuto una reazione non molto positiva a tutto quello stress e se avesse avuto una crisi, sarebbe stato un problema cercare di fargli recuperare il buon senso."I-io non so chi siano..." balbettò preoccupato.
"Non so perché continuino a chiamarmi in quel modo... io-... non lo so..." mi sussurrò con voce spezzata mentre si portò una mano a coprirsi la faccia, l'altra continuavo a stringergliela io. E qualcosa mi disse che avremmo dovuto ricominciare a correre.
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Beauty and the Beast || Loki Laufeyson
FanficI giganti di ghiaccio hanno anche un cuore di ghiaccio, un cuore che non ha mai conosciuto affetto in vita propria... e non si poteva negare che Loki fosse uno di loro. Uno di quegli esseri spregevoli con l'anima dannata, che non avevano idea di che...