Capitolo 54 - I grandi uomini

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~ Zero ~

Walter camminava guardando dritto davanti a sé, senza lasciarsi distrarre dal resto.
Camminava come se fosse in procinto di raggiungere il suo obiettivo pur sapendo che così non sarebbe stato. Almeno al momento. Da maniacale pianificatore aveva previsto tutto ciò che avrebbe coronato la sua vittoria come una cornice e mancavano ancora diversi elementi già inseriti nel suo disegno. Grida di dolore, ad esempio. Era ancora tutto troppo tranquillo, troppo rigido, troppo innaturale.

"Attendo i tuoi ringraziamenti Loki. Ti ho salvato da un probabile omicidio e mi tieni il muso?"

Gli piaceva provocarlo e vedere quanto ce la mettesse tutta per mantenere il suo autocontrollo. Fu l'unica volta in cui si voltò a fissare il Dio, provando il profondo desiderio di svestirlo per vedere se avesse ancora addosso i segni della sua tortura.

Certo che li aveva.
Non sarebbero venuti via nemmeno a distanza di anni.

Ma Loki non parlava.
E Gregory lo studiava costantemente da cima a fondo.

"Se mi avessi rivelato prima questa questione del Bifrost non sarebbe stato necessario attendere la Convergenza."

I loro passi riecheggiavano nel corridoio vuoto.

"Non essere idiota. È stato già abbastanza complicato farti arrivare qui in quel modo ma portarci tutti i tuoi uomini sarebbe stato pressoché impossibile."

Gregory si sistemò gli occhiali sul naso spingendoli in alto con il dito indice. Pendeva dalle labbra di Walter e controllò rapidamente il monitor del suo dispositivo non appena la luce del sole all'esterno sembrò farsi più scura.
Loki ci gettò una rapida occhiata rimanendo rigido come un pezzo di legno. I suoi occhi seguirono il movimento lento delle piccole sfere rappresentate sullo schermo e, nel giro di pochi secondi, decretò la sua fine sentendosi un peso nel petto e un groppo alla gola.

"È iniziata, signore."

Le parole dello scienziato caddero dalla sua bocca come ghigliottina.

"I nostri uomini stanno sondando il territorio per individuare i portali ma, come cercavo di dirle, temo che si possa creare un po' di scompiglio. Nessun civile manterrebbe la calma durante un'operazione militare in corso."

Furono poche parole in grado di catturare la sua attenzione e di spingerlo fuori da quella conversazione perché non stava capendo.

"Operazione militare?"

Le sue sopracciglia formarono una curva dura sulla fronte.
Walter trattenne un sorriso e gli parlò con ovvietà.

"I mille ottocento venti soldati a cui ho ordinato di raggiungermi su Asgard."

Mille ottocento venti.
Il cielo fuori divenne sempre più scuro e gli occhi di Loki si assottigliarono in due fessure mentre cercava di ricordare in quale momento della tortura Walter avesse menzionato i mille ottocento venti soldati di cui stava parlando in quel momento.
Forse mentre veniva messo di testa sotto l'acqua per minuti interminabili finché non iniziavano a fischiargli le orecchie. O forse mentre le scariche elettriche gli attraversavano il corpo quando era legato a quella dannata sedia.

Pensò a suo fratello e guardò fuori.
Asgard era ancora in pace e Loki sentì un fremito lungo le gambe.

"Non dire sciocchezze. Non è il momento degli scherzi. Avevamo accordato che si sarebbe trattato di una cosa veloce."

Il cielo era nero.

Walter si allentò la giacca sbottonando il bottone con un rapido movimento di dita e sentendosi subito dopo un po' più libero.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora