~ Loki ~
I momenti di silenzio tombale erano quelli che davano inizio alla corsa a perdifiato dei pensieri nella mia testa. E io odiavo correre.
Odiavo il silenzio e odiavo le corse. Odiavo l'affanno alla fine di ognuna di esse e la sensazione di bruciore nel petto per il troppo sforzo. Detestavo tutto questo, avrei dovuto iniziare io stesso una corsa matta e disperata per trovare una soluzione a questo problema. Ma mi ero arreso. Mi accadeva spesso, sempre a dire il vero, e non c'era modo per fermarlo se non accettarlo e aspettare che quei pensieri si dissipassero come fumo. Da un momento all'altro. Senza forzare nulla.Le prigioni sembravano avere un aspetto diverso dal solito e non soltanto perché il Traditore e il Giustiziere erano morti. Più davo uno sguardo a quel posto maledetto e più mi rendevo conto di come tutti i prigionieri che erano stati rinchiusi lì dentro si fossero dimezzati.
Non che gli altri carcerati fossero molto di compagnia, ma pensare che eravamo rimasti solo in dieci... o in dodici, non fece che aumentare il senso di solitudine che percepivo facilmente stando chiuso tra quelle quattro mura.La mia mano si levò in aria, lanciando e riafferrando con maestria il coperchio della caraffa di metallo sistemata sul tavolino alla mia destra.
In un modo o nell'altro avrei dovuto impiegare il mio tempo.
Lo lanciai di nuovo, convinto che mi sarebbe caduto e che si sarebbe schiantato al suolo. Mi sentii infastidito al solo immaginarmi quel rumore forte e cupo che, per fortuna, non udii mai.
La mia mano afferrò di nuovo il coperchietto. Il mio braccio rimase levato in aria per qualche secondo, come se il tempo si fosse fermato. Il tap del metallo contro il palmo della mia mano ruppe il silenzio mantenuto fino a quel momento ma, quella quiete venne squarciata da qualcosa di molto più rumoroso. E con essa, anche alla mia corsa venne segnato un capolinea. I miei dannati pensieri si ridussero a brandelli, svanendo come fumo.
"Nostra madre chiede di te."
Sbuffai un sorriso nonostante non ci trovassi niente di troppo esilarante. Thor stava impalato davanti al campo di forza della mia prigione, ai suoi piedi una ciotola piena d'acqua e un panno spiegazzato.
"Portale i miei ossequi. Tu invece hai pensato bene di consumare i tuoi preziosi sandali per scendere fino a qui."
Sentii le mie parole assumere l'amarezza del cianuro e riempirsi di ogni forma d'astio possibile. Per un secondo mi parve di sentire un sapore acre in fondo alla gola, ma era soltanto impressione. Probabilmente iniziavo ad impazzire per davvero.
"Così come tu stai pensando bene di versarmi addosso tutto il tuo veleno."
Premetti le labbra e chiusi gli occhi senza alzarmi da quel materasso. "A ognuno il suo. Mi pare piuttosto equo, no?"
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Beauty and the Beast || Loki Laufeyson
FanfictionI giganti di ghiaccio hanno anche un cuore di ghiaccio, un cuore che non ha mai conosciuto affetto in vita propria... e non si poteva negare che Loki fosse uno di loro. Uno di quegli esseri spregevoli con l'anima dannata, che non avevano idea di che...