Capitolo 26 - Maledetto pallone gonfiato

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~ Zero ~

L'espressione rabbiosa di quell'uomo fece bloccare il respiro nella gola dei due Avengers e continuava a guardarli con le braccia incrociate. Anche dal furgone, il resto della compagnia restava muto, nell'attesa di vedere come si sarebbero svolti gli eventi. Aveva ragione Stark - pensò Steve - C'è sempre qualche problema.

"Si può sapere chi diavolo siete e chi vi ha fatto entrare?" Domandò l'uomo portandosi le mani nelle tasche del suo camice bianco.
Gli occhi di Thor ricaddero sulla targhetta appesa al taschino delle penne del camice. Si chiamava Mark Ross e, subito dopo aver letto quel nome, il suo cervello iniziò ad elaborare una soluzione per venir fuori da quell'intoppo.

"Ascolti... signor Ross..." iniziò Thor "Non ha di che preoccuparsi. Siamo qui perché ci è stato chiesto di ritirare delle cose, dei documenti."

Mark scosse la testa trattenendo un sorriso, evidentemente si divertiva a mettere gli altri in difficoltà.
"Non posso rilasciare documenti appartenenti al personale o ai pazienti senza nessun permesso. A maggior ragione se a richiederli sono degli sconosciuti."

Thor e Steve si scambiarono uno sguardo complice cercando di non tentennare troppo. Steve si sistemò gli occhiali sul naso e Thor prese parola. "Dobbiamo ritirare le carte di Lydia Pierce. Sono suo fratello."
Il medico li guardò con insistenza, essendo sempre più convinto del fatto che qualcosa non andava. Sebbene volesse dare a quegli intrusi la sensazione di star cascando nei loro giochetti, la ruga di espressione sulla sua fronte lo tradiva e gli dava tutta l'aria di essere un diffidente.

"E lui?" Chiese poi indicando Steve.

Il capitano tentennò leggermente, alzando gli occhi al cielo. Non poteva credere a quello che stava per dire. "Il ragazzo, sono il ragazzo di Lydia." Le sue guance si tinsero teneramente di rosso e cercò di nascondere quella bizzarra reazione abbassando la testa e sistemandosi il cappellino.

"Bella mossa ragazzi, complimenti!"

Commentò divertito Clint mentre la sua voce venne immediatamente sovrastata da quella di Mark.

"Nome?" Chiese insistentemente.

"Non sognatevi nemmeno di dire il vostro."

Disse duramente Natasha e Steve si alterò leggermente. Sarebbe stato tutto più semplice se si fossero presentati con le vesti da Avengers e la scusa di dover effettuare dei controlli per scardinare ogni pericolo, ma quell'idea tanto semplice e che avrebbe potuto far risparmiare tanto di quel tempo a tutti loro, non era venuta a lui così come a nessun altro a tempo debito.

"T-Trevor Pierce e... e S-ss-..." cominciò il capitano, guardando Thor, mentre la sua credibilità iniziava ad essere pari a zero "...Stephen Berry!"

Mark alzò le sopracciglia e rimase com le braccia conserte.

"Trevor Pierce e Stephen Berry? Voi non me la raccontate giusta. Iniziate a tirare fuori i vostri di documenti, io chiamo la polizia." Disse il medico iniziando a frugare nella tasca dei pantaloni per prendere il cellulare.
Thor e Steve si guardarono allarmati e anche gli altri membri nel veicolo non si potevano dire certo più tranquilli.

"Ragazzi, non possiamo tornare alla base a mani vuote. Sbrigatevi! Trovate una soluzione!" Quasi strillò Bruce mettendo fretta ai suoi compagni.
Thor iniziò a muoversi sul posto, incerto sul da farsi. Aveva addosso troppa pressione e non era per niente una cosa positiva.

Beauty and the Beast || Loki Laufeyson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora